Postato su 2009-09-04 In Vivere l’Alleanza

Il rinnovamento dell’incoronazione nel Santuario di Montahue, Concepción, Cile

Il Santuario de Schoenstatt di Montahue, Concepción, Cile  - Fotos: Jorge CarvajalCILE, Sr. Eugenia Maria. Il sabato 15 agosto, la festa dell’Assunzione di Maria, la Famiglia di Schoenstatt del Santuario di Santuario di Montahue ha ricordato i 35 anni d’incoronazione della Madonna, in una corrente di vita che ha unito i giovani, le famiglie, le signore, i sacerdoti, le Sorelle e i pellegrini.

 

Santuario di MontahueCiascuna famiglia è stata invitata a portare i suoi quadri con l’immagine incoronata o le loro corone per esprimere a Maria la gratitudine e il riconoscimento della sua poderosa intercessione davanti al trono di Dio. È stato un giorno di sole, di gioia familiare e testimonianza di fiducia in tempi di tante crisi economiche, sociali e familiari. Si è proclamata nuovamente la cara Madre: Regina del fondamento vivo, OGGI!

Junto a ello se celebraron los 50 años de bodas sacerdotales del P. Humberto Anwandter, primer sacerdote chileno de la nueva Comunidad de los Padres de Schoenstatt. La Familia de Montahue goza del privilegio de tenerlo como guía espiritual, y agradece a Dios por este testimonio de vida sacerdotal totalmente íntegra y fiel. La oración de todos en este día fue: “Que Dios nuestro Padre siga bendiciendo a nuestra Familia y a la Iglesia con un legión de auténticos sacerdotes”.

Il Santuario di Monthaue e il Fondatore

l'Immagine che io gli portavo era diversa, era speciale: era per il futuro Santuario di Montahue...Nell’estate cilena del 1968, P. Luis Ramirez si trovava in Germania, chiamato a partecipare ad una Giornata Internazionale di Assistenti spirituali e si era riunito con P. Kentenich, un incontro che diventerà storico per la Famiglia di Concepción. Lo stesso Padre Luis Ramirez lo racconta così: “Quando ho bussato alla porta mi ha risposto subito la voce del Padre invitandomi a passare. Era un giorno d’inverno tedesco, i primi giorni di febbraio del 1968, nella Casa centrale dei Padri di Schoenstatt, dove il Padre trascorreva alcuni giorni”.

“Mi ha accolto come lui era solito: con affetto, a completa disposizione della persona. Sicuramente lui aveva indovinato ciò che portavo avvolto sotto il braccio. Tanti che lo visitavano sempre gli chiedevano di benedire l’Immagine di nostra Madre, e lui lo faceva con devozione, con amore. A Lei aveva dedicato la sua vita; la sua missione consisteva in proclamare le sue glorie. Sempre, perciò, chiedeva che il portatore dell’Immagine fosse fedele alla Santissima Vergine, e ad Ella supplicava che si manifestasse Madre e Regina a chi voleva sentirla accanto mediante quell’Immagine.”.

“”Ma l’Immagine che io gli portavo era diversa, era speciale: era per il futuro Santuario di Montahue. Mentre la stendeva sulla tavola mi ha chiesto che raccontassi alla Famiglia che in quell’immagine si riunivano le correnti di vita che sorgevano da lei, dal luogo, dalla sua origine, dall’azione della Mater in quel luogo ‘tra i boschi e i fiumi.

Famiglia di MontahueCon la gioia che può sentire un figlio, gli ho raccontato tutto quanto potevo: di quel piccolo gruppo di fondatori che al principio si riunivano sul marciapiede di una strada, perché non possedevano un locale, appoggiati dalle visite sporadiche di assistenti spirituali che appena si fermavamo a Concepción, della fedeltà che manifestava la Famiglia fin dall’inizio. Dell’intensa vita di Famiglia che univa i membri dei diversi gruppi e che ci dava la gioia di condividere tutto dei primi cristiani. Della maniera come la Mater ci aveva portato ad una profonda integrazione nella Chiesa, mediante la partecipazione attiva al Sinodo della Archidiocesi, che rappresentava lo sforzo per applicare il Concilio Vaticano II alla realtà concreta di Concepción, una partecipazione che abbracciava un gran numero di membri della Famiglia. Dell’interesse e del sacrificio con il quale i membri della Famiglia avevano cercato un luogo, affinché la Madre installasse il suo trono di grazie, e come si era conquistato con lo sforzo di tutti: degli Istituti, degli adulti, della gioventù, e di simpatizzanti.

Il Padre aveva ascoltato con gioia e con molta attenzione. Erano tempi di fondazione, tempi che lui, come fondatore, apprezzava e riconosceva come momenti di grazie e fecondità. Ignoro quello che più gli aveva impressionato, ma durante un momento lungo era rimasto contemplando l’Immagine, sicuramente pregando, e poi aveva scritto con decisione e fermezza. Ho ammirato il grand’amore filiale che ha trasmesso ai suoi figli di Montahue, molto lontani per la distanza e molto vicini nel suo amore di Padre:

“Ella è la Gran Missionaria, Ella farà grandi miracoli”. MPHC. J.K.”

Recibe la corona...Queste parole profetiche sono rimaste così suggellate per Montahue. La Mater sarà, dal suo Santuario di Montahue la Gran Missionaria, che attirerà molti cuori per trasformarli nell’amore di Cristo”. Questo è il secondo messaggio personale del Padre Fondatore per la Famiglia di Concepción-Cile. Materialmente quest’Immagine è il primo oggetto proprio del Santuario e che oggi è sull’altare. Spiritualmente, per essere stata dedicata dal Padre Fondatore Giuseppe Kentenich.

Original: spagnolo
Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

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