AMÉRICA LATINA, Irene Brusquetti. “Quante volte nella storia del mondo è stato il piccolo, l’insignificante l’origine del grande, del più grande…” Parole di P. Kentenich che sembrano ripetersi nei partecipanti del primo Incontro di Centri Pedagogici Kentenichiani a Nuevo Schoenstatt, Argentina. Si può pubblicare qualcosa che ancora sta “nascendo”? Sì, come un regalo di Dio, così come Padre Kentenich quel 18 ottobre non ha mosso “obiezioni al scriverlo nella cronaca”. Verso il centenario dell’Alleanza, la Famiglia di Schoenstatt in tutto il mondo si è impegnata “all’applicazione e diffusione del pensiero di Padre Kentenich nel campo della pedagogia”. Quest’Incontro dei Centri Pedagogici Kentenichiani dell’Argentina, del Paraguay, Cile, Eçuador e Brasile segna un passo grande verso il compimento di questa meta.
Con l’obiettivo primordiale di condividere ricchezze e conoscere i punti forti di ciascuno dei Centri, si prepara a Nuevo Schoenstatt, Florencio Varela, Argentina, il primo Incontro di Centri pedagogici Kentenichiani. Dopo partecipare alla Giornata pedagogica organizzata dal CPJK dell’Argentina il 16 e il 17 agosto nel Santuario del Padre sotto la protezione della Mater, i rappresentanti dei Centri pedagogici Kentenichiani di alcuni paesi dell’America Latina – Eçuador, Cile, Paraguay, Argentina e Brasile – hanno iniziato questo importante e storico Incontro.
Luego de participar de la Jornada Pedagógica organizada por el CPJK de Argentina, el 16 y 17 de agosto en el Santuario del Padre y bajo la protección de la Mater, los representantes de los Centros Pedagógicos Kentenijianos de algunos países de América Latina – Ecuador, Chile, Paraguay, Argentina y Brasil – dan inicio a tan importante e histórico Encuentro.
Anzitutto hanno scambiato caratteristiche riguardanti l’origine, la struttura, la forma di amministrazione e finanziamento, le visioni e le missioni, i campi d’azione.
L’inizio del cammino pedagogico di Padre Kentenich
Al contempo hanno voluto potere pensare insieme qualche tipo di lavori e di condotta, con l’obiettivo di associarsi e anticiparsi al panorama e alle esigenze del futuro. Inoltre è stato un momento speciale dove hanno condiviso sogni e aspirazioni, rivolgendo lo sguardo al 2014 con speciale enfasi nel 2012, l’anno in cui si celebrano i 100 anni dell’Atto di Pre-fondazione del Movimento, che per tanti è il principio del cammino pedagogico di Padre Kentenich.
I partecipanti, perciò hanno elaborato la seguente dichiarazione:
1. 1. Ringraziamo Dio e la Madre all’averci riunito e a potere svolgere questo desiderio in comune.
2. 2. Riconosciamo quest’Incontro come una pietra miliare nella riflessione pedagogica intorno a nostro Padre e nella storia dei nostri centri.
3. Siamo coscienti che il futuro di quest’unione nella diversità ha bisogno di una forte dedicazione allo spirito, all’interpretazione dei segni dei tempi e ad una struttura dinamica che lo permetta.
4. 4. Desideriamo che le nostre commissioni direttive considerino l’intenzione di associarci, creando una richiesta comune che dia la possibilità di un’articolazione e un maggior sviluppo di ognuno dei centri – attuali e futuri – rispettando la loro originalità, così come le idee e i progetti.
Condividere quella luce per farla crescere e propagarla
“La nostra luce continua essendo oscurità se non la condividiamo con il prossimo”, perciò il condividere la nostra luce non la disperde, bensì la fa crescere. Giacché una candela accende l’altra e produce una luce più forte in una caverna oscura, si considera che se si permette alla luce dei loro centri pedagogici, ricevuta dal Padre, essere sempre disposta a dare, a permettere che questa luce illumini e si propaghi a tutti gli uomini, agli altri educatori, ai padri di famiglia ed ad altri centri, si potrà contribuire a quel cambiamento che tanto si desidera per il proprio paese, per l’America latina, per il mondo….Naturalmente attraverso le proposte pedagogiche di Giuseppe Kentenich, in costante dialogo con la realtà e con le principali scienze che si occupano della problematica educativa.
E proprio questo i partecipanti si sono imposti di trattare in quest’incontro: condividere quella luce che identifica e distingue ad ogni centro con gli altri, per farla crescere e propagarla senza perdere di vista che la nostra forza radica nell’Alleanza d’Amore con nostra Madre.
Come segno di fede, di lotta, comunione e vittoria
Si sono proposti un compito, con questi interrogativi, per condividere le risposte:
a) ) Che cosa posso offrire dal mio centro agli altri Centri?
b) Di che cosa abbiamo bisogno nel mio Centro?
c) ) Come posso arricchirmi nel mio Centro, da questa nuova struttura?
Hanno concluso l’Incontro con l’impegno di pregare la preghiera di consacrazione, chiedendo a Dio e alla Mater la loro compagnia, benedizione e di sedersi insieme a loro alle tavole di lavoro, affinché la forza iniziale di quest’Incontro si trasformi in un impulso continuo e così potere compiere con le sfide che si sono proposte.
Se despidieron fijando una nueva reunión para el próximo año, siendo la ciudad sede del siguiente encuentro Santiago de Chile.
Si sono salutati fissando una nuova riunione per l’anno prossimo, essendo la città sede del seguente Incontro Santiago del Cile.Desiderano che gli altri Centri pedagogici Kentenichiani che ci sono in altri paesi, si uniscano, nella misura che sia a loro possibile, a questo gran progetto, poiché pensano che potrebbe essere un grand’apporto a tutta la corrente della nuova fondazione del 2014, come segno di fede, lotta, comunione e vittoria!/p>
>>> Il Centro Pedagogico Giuseppe Kentenich (CPK) è un’associazione senza scopo di lucro, il cui obiettivo è trasmettere la pedagogia di P. Giuseppe. Kentenich nei diversi ambiti della società come risposta alle sfide dell’epoca, e così aiutare coloro che quotidianamente assumono il compito di essere artefici di un mondo nuovo, più umano, solidale e spirituale. Quest’obiettivo si concreta attraverso le Giornate pedagogiche, le conferenze e i corsi, i gruppi di studio del pensiero Kentenichiano, pubblicazioni (Riviste e libri) e assistenza ad istituti.
Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina
