Postato su 2009-08-30 In Vivere l’Alleanza

“Più vicino al mio papà” – “Più vicino a mio figlio”

Trascorrere un fine settimana accampando con il papàGERMANIA, Clemens Mann. Trascorrere un fine settimana accampando con il papà, conversare un po’ e superare qualche sfida insieme. Questo sogno si è avverato per otto coppie di padre e figlio della regione di Würzburg e Bamberg il fine settimana dal 10 al 12 luglio 2009 nel centro di Schoenstatt, Marienhoehe. L’obiettivo di questi giorni di convivenza era consolidare ed approfondire il rapporto tra padre e figlio.

Insieme...Durante tre giorni papà e figli, seguendo il motto “Sperimentare, riflettere e commentare insieme”, hanno condiviso una Giornata di accampamento, in cui hanno potuto approfondire i loro vincoli e conquistare una bella esperienza di famiglia. Padre Pfennig, con più di 20 anni di esperienza lavorando con giovani, ha diretto le attività del fine settimana. Il sabato padri e figli hanno affrontato una grande sfida. Di fronte ad un blocco di cemento dovevano “rappresentare il rapporto tra padre e figlio in una scultura”. Anzitutto dovevano commentare e pianificare il lavoro. Poi, con sega, trapano e lime terminare l’opera. I padri dovevano allontanarsi e lasciare che i figli lavorassero soli. In seguito la coppia doveva presentare la scultura. Una casa, due mani, un cuore con un compartimento segreto sono stati gli esempi delle opere terminate. Così hanno potuto condividere una gradevole giornata e riflettere sul lavoro che entrambi avevano realizzato.

Il tempo con il padre può trasformarsi in una pietra miliare

Tra le attività insieme si sono tenute per i padri discussioni intorno a quello che è essere padre. In questo contesto, come era da aspettarsi, anche il rapporto con i propri padri è stato un tema. In molti padri c’era ancora molta irritazione non superata. Come coltivare una buona relazione tra padre e figlio? Padre Pfennig aveva preparato alcuni consigli per rispondere a questa domanda: “I padri devono assumere il loro compito con più coscienza, scoprendo e dando valore alle abilità dei loro figli. Non sono i propri desideri che contano, ma i desideri dei loro figli. Il più importante è che l’interesse per il figlio sia maggiore del loro rendimento. Aiuto e amore è di quanto hanno bisogno i ragazzi, non eccessiva severità!”

Si sono trattati nelle discussioni anche temi attuali, come: quante ore deve passare mio figlio davanti alla televisione e il computer? P. Pfennig pensa che un’ora il giorno è più che sufficiente. Meglio se sono attività ricreative, come giocare mezz’ora a ping-pong o a qualsiasi altro gioco. Per i figli questo tempo insieme con il padre è un momento privilegiato, specialmente, quando il padre lavora molto fuori di casa. Così il rapporto si può considerare rinnovato e rinforzato, poiché senza una dedicazione da parte del padre, non funziona”.

Il tempo con il padre può trasformarsi in una pietra miliareTutti i suggerimenti e i punti di vista sono stati trattati la domenica nella conversazione tra padre e figlio, da “uomo ad uomo” Si è terminato con la Santa Messa nella cappella di Schoenstatt, dove i papà e i figli hanno ricevuto una benedizione speciale.

Ora non solo sei mio padre, bensì sei il mio amico”

La guida di P. Pfennig è stata molto feconda per i partecipanti. Il suo aiuto si è confermato nei commenti: “Ora non solo sei mio padre, bensì il mio amico”. Molti padri si sono dimostrati grati e contenti che ci siano opportunità simili, dove si può “approfondire il rapporto con i propri figli”. Nel Centro di Schoenstatt e di Würzburg si sta programmando per il 2010, ripetere quest’esperienza nel mese di luglio.

Original: Alemán Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

1 Responses

  1. Maria Tedeschi ha detto:

    Un’iniziativa ottima, che si dovrebbe ripetere nei Centri di Schoenstatt di altri paesi. Congratulazioni.

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