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PARAGUAY, da María Fischer • “L’iniziativa privata di una integrante della nostra famiglia nel contesto del anno giubilare, di costruire nel cuore di Paraguay infrastrutture basiche di case in modo che potessi no essere finite in seguito dai loro beneficiari, ci ha convinto, abbiamo pensato che era un bel regalo per sua Santità in Alleanza solidaria, con aiuto di amici e conosciuti, e consegnare cento case basiche a cento famiglie che vivono nella massima povertà. Loro sarebbero il ricordo vivo della nostra Alleanza d’amore con sua Santità…” Mi sono venutecontinua
PARAGUAY, DEQUENI • Quest’anno la Fondazione Dequení vuole offrire qualcosa in più che belli auguri natalizi ed è per questo motivo che crea la campagna solidaria di raccolta: “NAVIDAR 2015”. Si invita a donare prodotti alimentari: latte in polvere, nesquik, zucchero, biscotti, cerali, ecc. fino al 15 dicembre. Nei loro centri assistenziali Dequení da ai bambini una buona collazione in modo che possano cominciare la loro giornata con l’allegria di cui ne hanno bisogno. Gli alimenti raccolti saranno distribuiti in questi centri. Speriamo per questo Natale chedpiù di mille bambinicontinua
PARAGUAY, Dequeni: intervista a Andreza Ortigoza e Gloria Arrúa • “E’ importante che i servizi della fondazione siano sostenuti, seguano la crescita dei bambini, sia da stimolo per l’iniziativa professionale dei giovani e rinforzino il protagonismo dei gruppi comunitari” Andreza Ortigoza è la direttrice esecutiva della Fondazione e Gloria Arrúa, gerente sociale. Insieme riflettono su il futuro di Dequení. Gloria Arrúa con bambini di Dequeni Andreza sono 25 anni che è al servizio della fondazione, ha a carico più di 100 collaboratori con 21 progetti sociali e lavorano in 10continua
PARAGUAY, Fondazione Dequení: Intervista con Basilio Santacruz, responsabile della comunità El Carmen, in Arroyos ed Esteros, con motivo dei 30 anni di Dequení • Don Basilio è il tipo di persona che quando ti vede arrivare cammina verso di te per accorciare le distanze. Arriva sotto il cielo di Arroyos ed Esteros, scendendo per la strada che lo porta fino alle finestre fiorite del Centro Comunitario che lui ha costruito con le sue mani e allunga una mano per salutare “Peguahéke”, dice. E con la mano rimasta libera si togliecontinua