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VATICANO, María Fischer • Si sono già incontrati una volta, sempre nel contesto del servizio ai giovani privati della libertà. Era accaduto nel 2015, sulla Costanera di Asunción, quando padre Pedro era, insieme ad un giovane detenuto del carcere minorile di Itauguá, sulla predella con Papa Francesco. Ora Papa Francesco e P. Pedro si sono incontrati in Vaticano al termine del congresso internazionale “Lo Sviluppo umano integrale e la pastorale penitenziaria cattolica. Incontro dei responsabili regionali e nazionali della pastorale penitenziaria”. “Il Papa si è preso molto tempo per parlarecontinua
VATICANO/PARAGUAY, Pamela Fabiano e Maria Fischer • Il 7 e 8 novembre 2019, presso gli uffici del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, si tiene l’incontro internazionale “Sviluppo umano integrale e la Pastorale Penitenziaria Cattolica “. P. Pedro Kühlcke, Paraguay, Padre di Schoenstatt, è stato invitato a questo incontro per affrontare insieme le sfide della pastorale delle carceri, in quanto lavora da anni nel ministero pastorale in una prigione per minori e con la “Casa Madre di Tuparenda”, un programma di reinserimento sociale e sviluppo degli adolescenti detenuti,continua
CILE, Luis Valdebenito Celedón • Il Gruppo degli Uomini di Los Ángeles fin dall’inizio ha scelto di esercitare un apostolato concreto e molto meritorio. Tutti i sabati, dalle 10.00 alle 12.00 visita il Centro di Detenzione Preventiva (CDP) di Mulchén. Ad oggi, circa 15/20 detenuti – su 150 detenuti – hanno ricevuto il beneficio di questo apostolato. — Nel mese di dicembre, Monsignor Felipe Bacarreza ha celebrato la cresima per 20 detenuti all’interno della Cappella del Centro di Detenzione Preventiva. Alla cerimonia hanno assistito autorità della polizia, familiari dei cresimaticontinua
PARAGUAY, redatto da Ana María Acha, presidentessa di “FundaProva” (Fondazione per la promozione dei valori e la prevenzione della violenza)• Dal mio esordio come legislatrice nel 2003 fino alla conclusione del mio mandato come Presidentessa della commissione dei Diritti Umani della Camera dei Senatori nel 2013, ho sempre sentito che dovevo dare priorità ad una mia speciale preoccupazione verso i detenuti del paese. Questo perché non sono mai riuscita a immaginarmi un luogo dove si potesse raggiungere un degrado maggiore dell’essere umano così come avviene nei penitenziari della Repubblica. Icontinua