Maria Elena Vilches. Il 1° aprile è stato veramente un giorno di festa per la Famiglia di Schoenstatt di tutto il mondo. È l’inizio di una nuova tappa, che apre le porte a nuovi dialoghi e trattative, ma ora con una nuova prospettiva. Il Capitale di Grazie, offerto da generazioni durante tanti anni, comincia e si converte in un regalo, di cui si ringrazia costantemente.
Il giorno è cominciato con la Santa Messa della Domenica degli Ulivi ed è conclusa con la “prima” preghiera della sera e benedizione dal Santuario Originale. Molti pellegrini si sono riuniti dentro e fuori del Santuario, per partecipare a questo momento di grazie…. È stato un “giorno del Santuario”!
Una Famiglia unita intorno al gran tesoro, il nostro Santuario
P. Michael Marmann, il nuovo rettore del Santuario, ha presieduto la preghiera della sera. I seminaristi europei dei Padri di Schoenstatt si sono incaricati della musica, delle letture e petizioni. L’hanno fatto in differenti lingue apportando così all’internazionalità della celebrazione. Tutti i presenti hanno accompagnato con canti e preghiere e si respirava la sensazione “Siamo una Famiglia unita intorno al gran tesoro, il nostro Santuario”
Nos cum prole pia
Dopo aver ascoltato una lettura e le petizioni in differenti lingue, P. Marmann ha invitato tutti a rinnovare l’Alleanza d’Amore, ciascuno nella propria lingua. Alla fine ha ricordato come P. Kentenich ha salutato quasi 100 anni fa i congregati nella piccola Cappella ed ha usato le stesse parole per concludere la preghiera della sera: “Nos cum prole pia…”
Ti lodiamo, Signore, nel tuo Santuario
Le parole del canto finale hanno espresso il vero significato della celebrazione, e tutti hanno ripetuto: “Ti lodiamo Signore, nel tuo Santuario. Ti glorifichiamo Signore, per i tuoi grandi doni. Per tutto quello che ci doni nell’Alleanza d’Amore, ti ringraziamo”.
Leggere:
- Il nostro pezzettino di cielo, che ora infine possiamo dire NOSTRO!
- Anno della Corrente del Santuario
Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina
