Postato su 2011-10-12 In Colonna - P. José María García Sepúlveda

Mancano pochi giorni all’apertura dell’Anno del Santuario

P. José María García. Il 9 ottobre in molti santuari ed Edicole del mondo inizia la novena per il 18 ottobre, il giorno in cui migliaia di persone, in più di cento paesi del mondo, celebreranno l’Alleanza d’Amore con la Madre tre Volte Ammirabile di Schoenstatt, e il giorno, in cui comincerà il secondo anno del triennio di preparazione dell’Alleanza d’Amore: l’anno dedicato alla Corrente del Santuario. Nel Santuario Originale si celebrerà l’apertura internazionale alla vigilia del 18 ottobre, alle ore 21 del 17. Si trasmetterà in diretto via schoenstatt-tv.

 

L’apertura dell’Anno della Corrente del Santuario nel Santuario Originale unisce in un solo momento tutti i Santuari fra essi e con il Santuario Originale. La celebrazione nel Santuario Originale è stata preparata internazionalmente e sarà trasmessa in diretto via Internet, “uniti con tutti coloro che si sono consacrati a Te” (“Verso il cielo”, G. K.). È una celebrazione della Famiglia di Schoenstatt e tutti sono benvenuti. Naturalmente la Famiglia di Schoenstatt tedesca parteciperà in gran numero, ma si aspettano partecipanti da tutto il mondo, come ad esempio Ines Cutrone, di Buenos Aires, e Ana Mendizabal Aristi, di Bragado, che con orgoglio rappresenteranno l’Argentina. Saranno anche presenti Adrián e Aura Lachner, Andrea e Oscar Rosados, due coppie di Costa Rica.

Circa dalle ore 20,30, ora locale, schoenstatt-tv trasmetterà un riassunto dell’Anno della Corrente del Padre, e in seguito trasmetterà, come si è detto, l’atto di apertura dell’Anno della Corrente del Santuario (ore 21, ora locale)

La rete di Santuari

Il Santuario Originale è il centro di una rete mondiale di Santuari: duecento Santuari filiali con la propria rete di cappelle e Edicole, che si estende ai Santuari domestici, ai Santuari del lavoro, a luoghi d’impegno apostolico e, in varie circostanze della vita, fino ai Santuari del cuore.

Quando i cammini di pellegrinaggio si collegano con tutti i Santuari di tutto il mondo e le persone si comunicano tra loro, da Santuario del cuore a Santuario del cuore mediante l’Alleanza d’Amore, e dove la Madonna Pellegrina – esponente della Corrente missionaria – arriva dal Santuario, nasce una rete che abbraccia il mondo intero, in cui la distanza tiene un’incidenza sempre minore, e tutti possono entrare in contatto immediatamente con gli altri. Si crea allora una cultura di vincoli personale, che nascono dal cuore.

L’obiettivo dell’Anno della Corrente del Santuario è rafforzare questa rete di Santuari centrati nel Santuario Originale, da cui fluiscono e a cui ritornano tutte le grazie. Tutto si è originato in Schoenstatt e tutto ci riporta di nuovo lì. Il nuovo entusiasmo, che ci pervade per l’importanza del Santuario Originale attualmente, come un luogo di grazie e la presenza di quanto è santo tra noi, come un luogo dove Dio e le nazioni s’incontrano, come un luogo di fervore missionario, dà all’Anno della Corrente del Santuario un significato profondo.

Nei Santuari del mondo

Il 18 ottobre si terrà l’apertura dei Santuari del mondo, preparata da tempo con molta creatività in ogni paese e in molte diocesi.

In Argentina, ad esempio, il 60° anniversario del Santuario Nazionale cade nell’Anno della Corrente del Santuario. In un rito diffuso a tutta la Famiglia, l’apertura dell’Anno della Corrente del Santuario si concentra sulla meditazione di alcune citazioni centrali della conferenza del Padre in occasione della benedizione del Santuario a Nuevo Schoenstatt, il 20/1/1952.

A Memhoelz, Germania, pensano accendere fiaccole intorno al Santuario ed invitare la gente a seguire la trasmissione in diretto.

In Panamá, l’apertura dell’Anno del Santuario brilla con le prime Alleanze d’Amore del Ramo delle Madri, che hanno voluto suggellare la loro Alleanza in questo giorno.

Un luogo d’incontro con Dio e di evangelizzazione

Ciò che significa l’Anno della Corrente del Santuario si riassume nel prologo del libro con testi di Padre Kentenich intorno al Santuario:

“Era il 22 agosto 2010. Un pezzetto di carta stropicciato e polveroso, con grandi lettere di colore rosso brillante, ha ridato la speranza ad una nazione, a tutto il mondo, ed è stato filmato da migliaia di cameramen, ed è apparso a grandi titoli su tutti i giornali del mondo. Un pezzetto di carta stropicciato e polveroso, piccolo ed affatto elegante, proveniente da 33 minatori rinchiusi a 700 m. di profondità sotto terra, informando le loro famiglie e il mondo: “stiamo bene nel rifugio i 33”. Questo è quello che hanno scritto P. José Maria García e Suor M. Luciane Machens. E seguono più avanti:

Se come Famiglia di Schoenstatt celebreremo 100 anni dell’Alleanza d’Amore il 18 ottobre 2014, speriamo che susciti un grand’interesse nei mezzi di comunicazione a livello mondiale. “Ma non sarà il numero di cinepresa puntate su di noi che deciderà – così ha scritto P. Eduardo Auza prima dell’inaugurazione del Triennio al 2014 –bensì gli occhi del mondo fisseranno il loro sguardo su quanto è scritto nei nostri cuori e sulla nostra fronte: “stiamo bene nel rifugio, nel Santuario, tutti assieme. Questo è il forte impulso di rinnovamento che la nostra Famiglia vuole vivere e dedicare alla Chiesa e al mondo”. È l’impulso che la nostra Famiglia di Schoenstatt in tutto il mondo vuole dare a partire dall’Anno della Corrente del Padre all’Anno della Corrente del Santuario, nell’anno in cui nostro Padre, fondatore e profeta guarda i fondamenti della nostra Alleanza d’Amore come missione e vuole renderla ancora più profonda. Il Santuario, piccolo, modesto e a prima vista poco maestoso, che è nato nel cuore di P. Kentenich, quando aveva appena 8 anni nel giorno della sua consacrazione, e che prende forma il 18 ottobre 1914, è il nostro “pezzetto di carta” cui le cinepresa del mondo si dirigeranno, quando celebreremo tutti uniti i cento anni dell’Alleanza d’Amore.

Un unico Santuario che abbraccia tutto il mondo, un unico Santuario che sana santifica ad un mondo globalizzato, secolarizzato, senza personalità: poiché si è estesa una rete di Santuari che copre il mondo…e improvvisamente dalle strade, dal centro della città, dal posto di lavoro, dalle carceri, dagli ospedali, dagli orfanotrofi, dagli asili, dalle chiese, dalle zone di guerra, si può correre verso le porte aperte di un Santuario – un Santuario di mattoni, un’Edicola sul cammino, un Santuario domestico, un Santuario del cuore – un Santuario globale, collegato, senza frontiere e molto personale

Un Santuario che, in qualsiasi delle sue forme, è un luogo d’incontro con Dio, un centro di evangelizzazione, un Santuario che vive – dal Santuario Originale fino al Santuario del cuore – degli apporti di ciascuno e di tutti, un Santuario dove la vita si converte in Vangelo e il Vangelo in vita. E come se questa rete globale non fosse sufficiente, la Madonna Pellegrina lo porta alla gente, al mondo (il che fa parte già della corrente Missionaria). Nulla senza di Te, nulla senza di noi.

“Siamo congregati nel Santuario, i nostri cuori ardono d’amore per la Madre Tre volte Ammirabile, che per noi vuole costruire il suo Regno”, pregava Padre Kentenich non 700 m. sotto terra, bensì nel campo di concentramento di Dachau. Ci fa molto bene stare tutti insieme nel Santuario: tutte le età, tutte le nazioni, tutte le comunità, tutti i progetti, tutte le forme di Santuario, che vivono un’unica Alleanza d’Amore. Così è cominciato Schoenstatt, presenza e forza plasmatrice che sviluppano all’inizio, il 18 ottobre, come Santuario vivo; in ogni Dachau e nel cammino al Giubileo dell’Alleanza d’Amore, la nostra missione. Poiché il mondo, gli uomini, che aspettano quanto il buon Dio mediante Padre Kentenich ha dato, devono trovare e sperimentare in Schoenstatt – in ciascuno e nel Schoenstatt Internazionale – il Santuario vivo. E devono poter dire: Stiamo bene nel Santuario, tutti insieme…

Alla fine della Corrente del Santuario, Schoenstatt e il mondo, il mondo concreto che ciascuno crea, si deve trasformare di più in Santuario…”

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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