Postato su 2014-07-24 In Comunicazione

Messaggio del Praesidium Generale per il Giubileo del Centenario 1914-2014

red. Durante il suo convegno a porte chiuse della fine di giugno a Roma, il Praesidium Generale ha redatto un Messaggio per il Giubileo 2014 che è diretto sia al Movimento di Schoenstatt che ad un vasto pubblico. Il Messaggio originale è stato redatto in tedesco e tradotto in spagnolo, portoghese, inglese e croato. Qui di seguito pubblichiamo il Messaggio del Praesidium Generale con una traduzione propria in italiano.

Messaggio per il Giubileo del Centenario 2014

 

Nell’Anno del Giubileo ci colleghiamo, da tutti i continenti, con il Luogo della nostra Fondazione: il Santuario della Madre Tre Volte Ammirabile di Schoenstatt. Diamo testimonianza della presenza operante di Maria e volgiamo lo sguardo a 100 anni di storia di guida della Divina Provvidenza. Ringraziamo per la copiosa fecondità delle semplici origini. Ringraziamo perché il Santuario ci è stato trasmesso dalla Comunità dei Pallottini come Dono Giubilare.

Il nostro Fondatore, P. Josef Kentenich, ha percepito la Voce sommessa di Dio in mezzo al dramma storico-universale della prima guerra mondiale. Nel grande capovolgimento storico egli ha riconosciuto che Dio, attraverso Maria, voleva dare inizio a qualcosa di nuovo. Ha confidato ciecamente in quest’iniziativa divina e per essa ha donato tutta la sua vita. I giovani studenti dei Pallottini hanno intrapreso questo passo di fede insieme a lui. Questa è l’Ora della nostra Fondazione. Noi chiamiamo questa modesta ed isolata conclusione di alleanza del 18 Ottobre 1914 “La Nostra Alleanza d’Amore”.

Da quell’Ora di Fondazione viviamo la guida del Dio della Vita e della Storia. Dio ci ha parlato per decenni ripetutamente attraverso gli sviluppi dei tempi, gli eventi della Chiesa e le ispirazioni dei cuori di molti uomini. Il Dio della Provvidenza ci ha posto di fronte a molte sfide. La fede del nostro Fondatore e della Famiglia di Schoenstatt è stata messa spesso alla prova e portata così a maturazione. Riconoscenti richiamiamo alla memoria la vita e l’azione dei nostri testimoni di fede del periodo di fondazione e dei primi 100 anni. Questi sono per noi guida e modello esemplare sul nostro cammino.

L’Alleanza d’Amore è il germe da cui tutto matura, la leva sicura a partire dalla quale affrontiamo tutte le nostre audaci imprese e la Weltanschauung o visione del mondo che guida il nostro pensare ed agire. Quest’Alleanza conduce alle profondità della fede. Così molti sono stati portati ad un’espressa Alleanza con Cristo e all’Alleanza con lo Spirito Santo. È con particolare gioia che ora doniamo il simbolo della Pupilla del Padre alla Cappella di Grazie. Esso è espressione che nell’Alleanza con Maria cerchiamo in definitiva il rapporto con Dio in quanto Padre.

L’Alleanza d’Amore è la nostra forma del credere, del come ascoltiamo Dio, del come stiamo in comunione con Maria e del come seguiamo l’esempio di Cristo. Da quest’Alleanza plasmiamo la cultura della vita quotidiana e il nostro apostolato. Nei processi di capovolgimento in Chiesa e società percorriamo le vie dei legami. Viviamo la vitalità di quest’Alleanza in quattro esperienze centrali che come una corrente di vita rendono fertile il nostro Movimento:

Viviamo legati al Luogo che chiamiamo Santuario. Attraverso questi Luoghi siamo radicati interiormente e in comunione con i Santi. Coltiviamo a diversi livelli i legami ai Luoghi. Ciò crea il senso di essere di casa. Luoghi che diventano fonti di energia.

Confidiamo nella figura paterna dell’uomo di Dio P. Kentenich. Il carisma del Fondatore vive in noi. Tale carisma dona unità, spirito di famiglia e l’entusiasmo della missione. Il suo carisma ci dà sicurezza nel pluralismo delle opinioni.

Coltiviamo un atteggiamento fondamentalmente missionario, di vita e di azione, nella Chiesa e nella società. Teniamo vivo il nostro spirito apostolico attraverso la testimonianza vissuta nelle relazioni pubbliche.

Chiamiamo il volto interiore del nostro Movimento una Famiglia. Nella molteplicità cerchiamo ciò che è in comune, affinché l’unità cresca. Una realtà questa che è dono e sfida permanente al nostro Insieme e alla cooperazione nell’Apostolato.

Guardando alla guida di Dio nei 100 anni della nostra storia, riconosciamo la nostra debolezza, le omissioni e i peccati. Ci presentiamo con umiltà davanti a Dio e facendo ciò seguiamo l’atteggiamento di Maria. Lei ha riconosciuto la propria piccolezza e ha aspettato tutto da Dio. Noi confessiamo davanti a Dio e reciprocamente di esserci resi responsabili nei confronti del nostro carisma. Chiediamo a Dio, ricco di misericordia, che ci accolga nuovamente. Vogliamo ritornare da lui e rinnovare il nostro primo amore.

Oggi rispondiamo all’amore fedele di Dio stringendo l’Alleanza d’Amore in comunione con tutto il mondo. È nostra la decisione, partendo dal rapporto con Maria, di dar forma alla vita e di vivere nella sequela di Cristo. Lei è l’immagine dell’Uomo Nuovo che confida totalmente in Dio, lei è consapevole della sua dignità e si dona interamente per amore in libertà e fortezza interiore. A lei affidiamo la nostra vita e la nostra missione.

Ci impegniamo per una nuova Cultura dell’Alleanza. La Cultura dell’Alleanza cerca relazioni e legami a tutti i livelli ed assume delle responsabilità. Attingendo dalla forza della Cultura dell’Alleanza diciamo un SI concreto ai cinque ambiti strategici sui quali si concentra attualmente il nostro impegno. Quest’impegno è illustrato nei progetti delle Tende dell’Alleanza del Giubileo: Gioventù, Famiglia, Pedagogia, Chiesa, Società. La Cultura dell’Alleanza è il nostro modo di rapportarci con l’emergenza dei legami e delle relazioni del mondo globalizzato che è improntato all’individualismo. Essa è la nostra prospettiva per il dialogo tra le Confessioni, le Culture e le Religioni.

Con quest’Alleanza prendiamo un’iniziativa missionaria che rinnoverà e trasformerà noi stessi, affinché serviamo meglio l’evangelizzazione del mondo contemporaneo. L’amore alla Chiesa supererà la ricerca di apprezzamento e di autoconservazione. Chiediamo a Maria di farci uscire da noi stessi per condurci fino alle periferie della società come nostro contributo ad una figura della Chiesa più credibile.

Con grande riconoscenza, il 18 Ottobre 2014 rinnoveremo ed attualizzeremo la Conclusione dell’Alleanza attraverso la nostra firma personale sul Documento storico dell’Atto di Fondazione.

Tendiamo oggi le mani verso i grandi obiettivi e ideali delle origini. La giovane generazione ci ispira a fare questo con il suo vivo fuoco interiore. Da deboli membri dell’Alleanza mettiamo tutto nelle mani della Madre di Dio. Facciamo nostre le parole dell’Atto di Fondazione: “Non preoccupatevi. Datemi prova che mi amate veramente.”

Schoenstatt, 18 luglio 2014

Per il Praesidium Generale

P. Heinrich Walter, Presidente

 

Originale: Tedesco Traduzione: Maria Congiu, Roma, Italia

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