Postato su 2014-11-30 In Francesco - messaggio

Papa Francesco: i grandi centri urbani, hanno bisogno di sentire la vicinanza e la misericordia divina

FRANCESCO – PASTORALE DELLE GRANDI CITTÀ, Mirima Diez Bosch/mda. Il Papa si preoccupa dell’evangelizzazione nelle grandi città, non solo come tema pastorale, bensì anche personale: è il primo Papa che viene in tempi moderni da una gran città. Le grandi metropoli del mondo non possono seguire come sono. La Chiesa ha bisogno di una presenza “rinnovata”, incisiva e profondamente “misericordiosa”, se vuole compiere la sua missione. Barcellona è stata in questi giorni il centro di queste riflessioni intorno alla pastorale delle megalopoli, luoghi in cui è urgente che si senta il Vangelo in maniera più creativa. Papa Francesco, in una lettera ai 22 cardinali partecipanti a Barcellona nella chiusura del Congresso di Pastorale delle Grandi città, ha segnalato alcuni punti importanti per intendere la pastorale urbana.

La lettera si è letta martedì nella Basilica della Sacra Famiglia, il simbolico, originale e immaginativo tempio costruito dall’architetto in corso di beatificazione Antoni Gaudi.

1. Sradicare la società frenetica. Il Papa ha ricordato in uno scritto che Dio “sa farsi incontrare, prende l’iniziativa per offrire il significato della vita vera a coloro che sono soli, disorientati o addolorati per le ferite provocate spesso da una società frenetica e poco solidale”

2. Affermare una Chiesa samaritana e periferica: “La Chiesa non considera una perdita uscire alle periferie, o cambiare gli schemi abituali”, scrive il Papa in una lettera al Cardinale di Barcellona in questa occasione. Il Cardinale ha detto in una sua omelia che “vogliamo uscire alle periferie geografiche ed esistenziali, e desideriamo che la Chiesa sia una Chiesa samaritana tra le nostre città del mondo”.

3. Dare impulso alla creatività evangelica. Anche il Papa dice: “Incoraggio tutti a seguire riflettendo, in maniera creativa, sulla maniera di affrontare il compito evangelizzatore nei grandi centri urbani, sempre più in espansione, e dove tutti hanno bisogno di sentire la vicinanza e la misericordia di Dio, che non li abbandona mai”.

4. Essere compagnia nella solitudine. Papa Francesco incoraggia alla Chiesa ad agire come una madre con i suoi figli, sempre disposta, affinché a loro “non manchi accoglienza per sentirsi integrati in una comunità, sia in circostanze di disgregazione, sia di freddo anonimato; che cresca in loro lo spirito di autentica solidarietà con tutti, soprattutto con i più bisognosi”.

L’atto nella Sacra Famiglia era la chiusura di un Congresso internazionale di pastorale delle grandi città, che ha tenuto due fasi, sempre in Barcellona, maggio e novembre, e che ha contato sulla presenza di 22 cardinali in Barcellona rappresentando quasi 200 milioni di cittadini del pianeta (109.759.000)

Prima dell’Atto nella Sacra Famiglia, in cui c’è stata una fantastica liturgia della parola accompagnata da musica e testimonianze, ci sono state sessioni di lavoro. Nelle quali Carlo M. Galli, teologo e autore di ‘Dio vive nella città’, seguendo la pastorale indicata da Papa Francesco, consigliava la Chiesa che “sia una casa che promuove il pluralismo della cittadinanza senza discriminazioni”.

Il Messaggio di Papa Francesco all’Arcivescovo di Barcellona, Cardinale Lluis Martinez Sistach


Caro Fratello,

Ti saluto con affetto in questo momento, mentre sono in corso le ultime tappe del Congresso Internazionale di Pastorale delle Grandi Città, che si celebra a Barcellona. E saluto anche gli organizzatori e i partecipanti alle diverse fasi del Congresso.

Sono lieto per gli sforzi realizzati e incoraggio tutti a continuare a riflettere, in maniera creativa, sul modo di affrontare il compito evangelizzatore nei grandi nuclei urbani, sempre più in espansione, e nei quali tutti hanno bisogno di sentire la vicinanza e la misericordia di Dio, che non li abbandona. Dio sa sempre farsi trovare, prende l’iniziativa per offrire il senso della vita vera a coloro che sono da soli, disorientati o addolorato per le ferite provocate spesso da una società frenetica e non solidale.

La Chiesa ha la missione di far arrivare la Buona Novella di Gesù Cristo e il Suo amore salvifico ai diversi ambienti, senza temere il pluralismo e senza cadere in alcuna discriminazione. Non considera una perdita andare nelle periferie o cambiare i soliti schemi, quando serve. Come ad una madre, quel che le interessa è il bene dei propri figli, senza risparmiare sforzi e sacrifici: che non manchi loro la luce del Vangelo per portare una vita feconda di speranza, di gioia e di pace; che non manchi loro l’accoglienza per sentirsi integrati in una comunità, sia in circostanze di disgregazione, sia nel freddo anonimato; che cresca in loro lo spirito di un’autentica solidarietà con tutti, specialmente con i più bisognosi.

Chiedo al Signore, affinché i lavori di questo Congresso illuminino l’azione pastorale nel momento attuale, e benedico di cuore i congressisti e coloro che partecipano nella solenne cerimonia che, in questa occasione, ha luogo nell’emblematico tempio della “Sagrada Família” a Barcellona.

Ti chiedo di pregare e di far pregare per me e per i frutti del mio servizio alla Chiesa, Gesù ti benedica e la Vergine Santa ti protegga.

Fraternalmente

Francesco

Fonte: www.aletelia.org / Radio Vaticana


Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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