GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNO PER LA PACE •
“La offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan”, paesi africani entrambi colpiti da duri conflitti civili.
Come in altre occasioni simili, il Papa ha invitato anche “i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune”.
“Rivolgo un accorato appello perché anche noi ascoltiamo questo grido e, ciascuno nella propria coscienza, davanti a Dio, ci domandiamo: ‘Che cosa posso fare io per la pace?’ ”. Sicuramente possiamo pregare; ma non solo: ognuno può dire concretamente “no” alla violenza per quanto dipende da lui o da lei”.
Originale: spagnolo, 4.2.2018. Traduzione: Pamela Fabiano, Roma, Italia
Alla fine dell’Angelus, il Santo Padre ha ricordato che: “…le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!”. L’accorato appello di Francesco serva affinché anche noi ascoltiamo il grido di dolore domandandoci davanti a Dio: “Che cosa posso fare io per la pace?”.