PER LA PACE IN TERRA SANTA, org. Dopo il forte richiamo lanciato la domenica scorsa per seguire pregando per la pace in Terra Santa, il Santo Padre ha telefonato personalmente il 18 luglio al Presidente Shimon Peres e al Presidente Mahmud Abbas, condividendo le sue gravissime preoccupazioni per la situazione attuale di conflitto, che è sorta in forma particolare nella zona di Garza, e che in un clima di crescente odio, ostilità e sofferenza per i due popoli, sta seminando numerosissime vittime e creando una situazione di grave emergenza umanitaria.
Il Santo Padre ha condiviso con i suoi interlocutori, che considera “uomini di pace che vogliono la pace”, la necessità di continuare pregando e di sforzarsi per fare “che tutte le parti impegnate e coloro che ne hanno la responsabilità politica a livello locale ed internazionale, si impegnino a far terminare qualsiasi ostilità, lavorando a favore di una pausa, della pace e della riconciliazione dei cuori”.
Inoltre ha loro espresso, secondo informa il Vaticano, “la sua gravissima preoccupazione” per i conflitti in Terra Santa e la situazione a Gaza che, “in un clima di crescente ostilità, odio e sofferenza da parte dei due popoli, semina numerose vittime creando una grave situazione di emergenza umanitaria.”
La Santa Sede ha informato che il Papa ha loro assicurato, come ha fatto nel suo viaggio a Terra Santa e durante la invocazione alla pace dello scorso 8 giugno, in cui hanno partecipato gli entrambi presidenti, “la sua preghiera continua e quella di tutta la Chiesa per la pace.
Fonte: RD, Radio Vaticano
Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina
