Postato su 2013-11-28 In Francesco - Iniziative e gesti

La gioia del Vangelo – Con gioia andiamo in pellegrinaggio… missionari di questo secolo

org. Ci è stato donato il programma di Papa Francesco così come lo conosciamo dalle sue prediche a Santa Marta, dagli Angelus, dalle conferenze della GMG in Brasile, dalle sue parole a Lampedusa, ad Assisi … il messaggio di “un padre coraggioso e senza complessi per costruire una cultura dell’incontro, del dialogo, dell’alleanza”, programma che meditiamo settimana per settimana nella nostra pagina, con le parole di Papa Francesco ai pellegrini 2014, e che di giorno in giorno motiva sempre più persone a chiedersi: “Facciamo nostro il rinnovamento della Chiesa che Papa Francesco propone e personifica? Siamo all’altezza di Papa Francesco?”

Ora ce l’abbiamo in forma concisa, marcato dalla gioia e dalla misericordia, dalle porte aperte e l’appello a uscire per andare nelle periferie, a lottare per la giustizia e la verità e per un nuovo ordine sociale, a non delegare la responsabilità per il mondo di Dio a “qualcuno”, ma ad assumersene il compito.

“Stavo leggendo alcune parti dell’ Evangelii Gaudium ed è sorprendente quali temi si tocchino. La semplicità con cui espone ogni singolo aspetto, fa di questa esortazione apostolica un vero documento per orientarsi nel proprio comportamento come cristiani. Mi è piaciuto molto come sa usare il modo con cui dobbiamo trattarci tra persone di diverse religioni. Dobbiamo essere rispettosi del credo!”, commenta Rudi Sauter di Costa Rica. Alcuni protagonisti del Congresso Ibero-Americano di Imprenditori e Dirigenti Schoenstattiani stanno lavorando su una lettura del Congresso alla luce della “Gioia del Vangelo”

“La gioia del Vangelo che riempie la vita della comunità dei discepoli è una gioia missionaria.” (GE 1,21)

“Fra due ore ho una riunione con i “madrugadores” (I Mattinieri) per portare avanti l’organizzazione del nostro Incontro 2014. Uno dei temi è la redazione di una preghiera che includa, nella sua finalità, la Preghiera del Giubileo 2014… Vedendo questa preghiera, credo che Papa Francesco abbia lavorato per noi!”, commenta Juan Barbosa dopo aver ricevuto la Preghiera a Maria, che conclude il testo che Papa Francesco ha offerto oggi alla sua Chiesa.

E ha ragione, al di là di questa preghiera tanto semplice quanto affascinante. È stato come un segno di conferma di tutto il lavoro svolto nella Conferenza 2014, quando nel 2011 Papa Benedetto annunziava l’Anno della Fede come anno di evangelizzazione, facendolo coincidere, quasi fino al giorno, con l’anno della corrente missionaria di Schoenstatt e il pellegrinaggio verso la “Grazia 2014”. Ed ora, a due giorni dalla chiusura dell’Anno della Fede e dell’Inizio dell’Anno Giubilare, a pochi giorni dall’Avvento, arriva questo messaggio della Gioia del Vangelo…

Con gioia andiamo in pellegrinaggio …, dice la Preghiera del Giubileo. Con la gioia del Magnificat, con l’umiltà e la semplicità dei pellegrini, chiedendo la grazia dall’alto e l’impegno del proprio cuore ad essere missionari di questo secolo. Poiché “la gioia del Vangelo che riempie la vita della comunità dei discepoli è una gioia missionaria.” (GE I, 21)

E a questo scopo non ci serve una «semplice amministrazione». Costituiamo in tutte le regioni della terra uno «stato di missione permanente», come ci dice Papa Francesco.

Con gioia andiamo in pellegrinaggio, con lui, verso il Santuario aperto, “la casa aperta del Padre”. Senza paura e sapendo che, come abbiamo imparato nel CIEES a Costa Rica, la Chiesa, il santuario, la casa aperta del Padre siamo noi, e solo noi; in alleanza con Maria “Perché ogni volta che guardiamo Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto. In lei vediamo che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di maltrattare gli altri per sentirsi importanti. Guardando a lei scopriamo che colei che lodava Dio perché «ha rovesciato i potenti dai troni» e «ha rimandato i ricchi a mani vuote» (Lc 1, 52-53) è la stessa che assicura calore domestico alla nostra ricerca di giustizia.” (GE 288)

“Le chiediamo che con la sua preghiera materna ci aiuti affinché la Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo. È il Risorto che ci dice, con una potenza che ci riempie di immensa fiducia e di fermissima speranza: « Io faccio nuove tutte le cose » (Ap 21,5). Con Maria avanziamo fiduciosi verso questa promessa, e diciamole:

Vergine e Madre Maria,
tu che, mossa dallo Spirito,
hai accolto il Verbo della vita
nella profondità della tua umile fede,
totalmente donata all’Eterno,
aiutaci a dire il nostro “sì”
nell’urgenza, più imperiosa che mai,
di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.

Tu, ricolma della presenza di Cristo,
hai portato la gioia a Giovanni il Battista,
facendolo esultare nel seno di sua madre.
Tu, trasalendo di giubilo,
hai cantato le meraviglie del Signore.
Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce
con una fede incrollabile,
e ricevesti la gioiosa consolazione della risurrezione,
hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito
perché nascesse la Chiesa evangelizzatrice.

Ottienici ora un nuovo ardore di risorti
per portare a tutti il Vangelo della vita
che vince la morte.
Dacci la santa audacia di cercare nuove strade
perché giunga a tutti
il dono della bellezza che non si spegne.

Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione,
madre dell’amore, sposa delle nozze eterne,
intercedi per la Chiesa, della quale sei l’icona purissima,
perché mai si rinchiuda e mai si fermi
nella sua passione per instaurare il Regno.

Stella della nuova evangelizzazione,
aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione,
del servizio, della fede ardente e generosa,
della giustizia e dell’amore verso i poveri,
perché la gioia del Vangelo
giunga sino ai confini della terra
e nessuna periferia sia priva della sua luce.

Madre del Vangelo vivente,
sorgente di gioia per i piccoli,
prega per noi.
Amen. Alleluia.”

(GE 288 Conclusione)

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