Postato su 2013-08-18 In Francesco - Iniziative e gesti

Uno Schoenstatt che esce per la strada

ARGENTINA, mca. La Campagna dell’Argentina dimostra, attenta alle continue petizioni di Papa Francesco, sempre e quando incarni lo spirito di Joao e sia fedele alla sua origine, come dà risposta in tutti i sensi. Da questo il pericolo di modificare o tergiversare quello spirito che gli ha impresso Joao, così come è stato riflesso nel Documento di Consenso 1989 approvato dal Consiglio Generale: “La Campagna non è una metodologia pastorale efficiente. È un processo di vita sorto dalla irruzione di grazie del Santuario, una corrente radicata in una storia concreta, annodata inseparabilmente all’esistenza di Joao e al seme fecondo seminato da Padre Kentenich in questa terra e nel suo cuore”.

Offriamo a tutti, come ispirazione, la lettera di P. Guillermo Carmona, Assistente Spirituale Nazionale della Campagna, uno dei primi documenti se non il primo, al di fuori di Schoenstatt.org, per sintonizzare chiaramente con il richiamo ed esempio di Francesco e la vocazione missionaria di Schoenstatt. Ossia lo Schoenstatt con timbro del 2014 di Francesco ed un’Alleanza solidale con lui.

Cari Missionari della Campagna del Rosario,
Al celebrare la festa dell’Assunzione di Maria, giungo da voi per inviarvi un cordiale saluto ed alcune righe ispiratrici.

Voglio condividere un’inquietudine, che mi occupa la mente ed il cuore attualmente: “L’apporto della Campagna agli accenti pastorali ed ecclesiali di Papa Francesco”. Ho la certezza interiore che la nostra “sforzata Campagna” è una gran risposta ai desideri del Santo Padre. Inizierò domandandomi: “Quali sono le tracce della Chiesa che Francesco accentua specialmente? Poi le metterò riferendosi alla Campagna.

Anzitutto: è una Chiesa che esce al mondo. Chiesa Missionaria.

Lui ha affermato in una lettera ai vescovi argentini, in aprile:

Una Chiesa che non esce da sé stessa, prima o poi, si ammala a causa dell’aria viziata che respira stando nella sua stanza chiusa. È anche vero che a una Chiesa che esce allo scoperto può succedere quello che può avvenire a chiunque vada per strada: e cioè di avere un incidente. Ma, di fronte a questa alternativa, vi voglio dire francamente che preferisco mille volte una Chiesa ferita che una Chiesa ammalata. La malattia tipica della Chiesa chiusa è “l’auto riferimento”; guardare sé stessa, essere incurvata su sé stessa come quella donna del Vangelo [fa riferimento alla donna di cui il Vangelo dice: “C’era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva raddrizzarsi in nessun modo.” Lc 13,11,]. È una specie di narcisismo che ci spinge prima a una sorta di mondanità spirituale e di sofisticato clericalismo, e poi ci impedisce di sperimentare “la dolce e confortante gioia di evangelizzare”.

La Campagna è missionaria per eccellenza. I suoi portatori sono missionari e la sua essenza è uscire, come Maria, a visitare, a percorrere i luoghi, dove si ha bisogno di lei, per portare Gesù, la gioia, la redenzione e la grazia.

Secondo: è una Chiesa che va alla periferia.

Francesco già aveva questa linea pastorale, quando era Arcivescovo di Buenos Aires. La periferia deve intendersi in un senso geografico e spirituale: coloro che sono lontani dal centro. Ai sacerdoti, e ai Vescovi domandava se avevano “odore a pecora”…..Si deve andare a luoghi appartati della fede, e non restare nella sacrestia o negli uffici parrocchiali.

La Campagna va alla periferia in quel doppio senso: luoghi appartati, dove il sacerdote e gli agenti pastorali non arrivano. Ma anche visita coloro che sono lontani dalla Chiesa, che sono lontani dai sacramenti, ma che amano Maria e l’accolgono con amore di figli.

Terzo: è una Chiesa che non discrimina e, perciò, serve tutti.

Mi ha impressionato la risposta del Papa ad uno dei giornalisti, che nel suo viaggio di ritorno in Italia, gli ha domandato intorno agli omosessuali: “Chi sono io per giudicarli?”. La sua linea pastorale è celebrare il battesimo a coloro che lo desiderano, avvicinarsi alle coppie in nuova unione, cercare le pecore perdute: oggi più fuori che dentro l’ovile.

La Campagna si occupa di questa aspettativa del Papa. Non domanda se coloro che l´accolgono sono in situazione “regolare”. La Madonna ama tutti. Mi emoziona la Campagna, quando visita le carceri, le donne incinta perfino la gente di altre religioni, che sono aperte ad accoglierla.

Quarto: una Chiesa che dà testimonianza a tutti della sua Fede.

Una Chiesa che non tace, che non si ferma sul balcone a guardare, come ha chiesto ai giovani in Brasile. Una Chiesa che non si impaurisce davanti alle difficoltà del mondo e il rifiuto di qualcuno. Una Chiesa che serve la vita, che serve l’uomo e perciò Dio.

La Campagna è la “pastorale del futuro”, diceva Padre Kentenich ai sacerdoti tedeschi, quando gli domandavano intorno al tema. I missionari testimoniano la loro fede, non tacciono, sanno che Maria è la Gran Missionaria e che perciò, farà miracoli. Serve la vita nelle parrocchie (le mille Ave Maria, ad esempio) come fuori.

Quinto: è una Chiesa povera e che vive della povertà.

Non è necessario abbondare in spiegazioni. I molti gesti del Papa e le sue parole indicano un giro sostanziale in questo aspetto della Chiesa. Tra i missionari della Campagna, troviamo gente di tutte le condizioni sociali, in generale, gente umile ma con enorme fede, Il povero è quello che dipende da Dio, perché sa che solo Lui ha la vera ricchezza.

Sesto: una Chiesa impegnata con gli uomini.

Il Papa di nuovo ai vescovi argentini

“La malattia tipica della Chiesa chiusa è “l’auto referimento”; guardare sé stessa, essere incurvata su sé stessa come quella donna del Vangelo…..Desidero a voi questa gioia, che tante volte ci salva dal risentimento, dalla tristezza e dagli scapoloni clericali. Questa gioia ci aiuta ad essere ogni giorno più fecondi, spendendoci e sfibrandoci al servizio del santo popolo fedele di Dio”

La Campagna va prendendo sempre più sul serio questo impegno con tutti gli uomini, di tutte le condizioni e in tutte le sue circostanze. Guardate di questa luce le modalità, specialmente quelle che servono a coloro che sono soli e più bisognosi.

Settima: è una Chiesa mariana e perciò molto rispettosa verso tutti.

La predica del Papa ad Aparecida è una denso complesso mariano e di una tenerezza filiale che commuove. Maria deve essere nella nuova evangelizzazione, portando gioia, bontà, fiducia, dedicazione e stimolo, fedeltà generosa ed umile. “La Madonna ci insegnerà il cammino dell’umiltà e quel lavoro silenzioso e coraggioso che porta avanti lo zelo apostolico” (dalla stessa lettera ai vescovi)

La Campagna della Madonna Pellegrina porta a lei, attualizzando la Visitazione, Cana di Galilea, Nazareth e il Cenacolo. Ella è la gran protagonista!

Enormi coincidenze, certamente. Come non metterci al lavoro e sentirci motivati ogni giorno! Faccio mio il finale della lettera di Francesco, che ho menzionato in vari punti, per dirvi dal Santuario: Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa abbia cura di voi”.

Uniti a voi sempre,

P. Guillermo Carmona

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata

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