L’Assemblea dei Provenciali Gesuiti di Europa riunita in Roma ha ripetuto il suo impegno con i rifugiati e gli emigranti. In questo tema si è ripetuta dichiarazione intorno ad unspeciale richiamo alla solidarietà •
Cento mila rifugiati sono arrivati in Europa in questo anno in Europa da diversi paesi. Ci reca tanta tristezza le sofferenze che hanno patito. Siamo impressionati dalle notizie della morte di centinaia di persone al tentare di attraversare il Mediterraneo o asfissiati in autobus cercando di entrare in Europa.
Rifugiati
Coloro che fuggono vengono da paesi in guerra come la Siria, la Somalia, l’Eritrea, perciò debbono abbandonare le loro case, i loro amici e la famiglia. Cercano disperatamente di essere protetti, e si avventurano in viaggi molto pericolosi. La maggioranza vengono da paesi in guerra aperta. Meritano la protezione che normalmente si offre ai rifugiati e le conseguenze che ne derivano.
L’ ospitalità e la Generosità
Siamo coscienti del gran numero di rifugiati che hanno accolto paesi come il Libano, e la Turchia, riconosciamo la genorità di questa paesi e la tensione che crea nelle loro strutture swociali. Riconosciamo la gerosità di molti cittadini europei e della società civile. Molte persone, commossi dal dramma di coloro che arrivano, aprano le loro case e i loro cuori.
Nuove politiche
- L’attuale sistema di controllo delle frontiere non funziona. Questi controlli devono essere sostituiti in maniere dicure e legali per creare la protezone dell’Europa. Questo include visti concessi per motivi umanitari, metodi per riformare e riunificare la famiglia.
- “Abbiamo bisogno di più solidarietà in Europa. I metodi di ospitalità e condizioni di entrata ai paesie, non si dovrebbero lasciare solo ai paesi concreto che sono all’avanguardia come succede adesso. Si ha bisogno di un sistema europeo di ospitalita più giusto ed efficace. In questa situazione sono fundamentali l’ospitalità e le buone politiche d’integrazione
- È sorprendente come alcuni politici usano la situazion attuale cercando reddito elettororali, creando la paura invece di prendere iniziative coraggiose o intraprendere nuove politiche.
La risposta Gesuita
Vogliamo ricordare specialmente il lavoro fatto in questi momenti difficili ai nostri compagni e ai loro colloboratori, nel Servizio Gesuita a Rifugiati (SGR) in Europa. Specialmente ammiriamo le nuove iniziative del (SGR) in Grecia e in Ungheria.
Vogliamo ricordare speciamente il lavoro fatto in questi ultimi anni da molti gesuiti sia con rifugiati sia con emigranti. Hanno promosso senza stancarsi, iniziative per stare loro vicini, accompagnarli, essere loro amici, ed accompagnarli nela cammino dell’integrazione per portare avani le loro vite. Hanno lavorato silenziosamente, con pochi mezzi e con riservatezza. Il loro lavoro è una testimoianza che l’integrazione è possible e che spesso le nostre paure non hanno ragione di essere, che culture e religioni possono conversare, che possiamo avvicinarci ad altri anche con le nostre differenze, ch e possiamo “chiamare amico” un altro. Una testimoianza così è più necessaria ora che mai.