Postato su 2015-08-08 In Dilexit ecclesiam

Una statua di San Giuseppe per la Cattedrale di L’Avana – un dono solidale per la visita del Papa a Cuba

CUBA/ARGENTINA, AICA e Osvaldo Martín •

Una statua di San Giuseppe di due metri e di quasi 80 kg sarà portata dalla Basilica di San José de Flores, Buenos Aires – il quartiere dov’è cresciuto Papa Francesco – alla Cattedrale di L’Avana, Cuba, dove sarà benedetta dal Papa nell’ambito del suo Viaggio Apostolico a Cuba, dal 19 al 22 settembre. Dietro questo gesto di solidarietà con il popolo cubano c’è la storia di un vicino di Flores, profondamente devoto a San Giuseppe, che ha mobilitato cielo e terra per vedere adempiuta la sua promessa.

L’iniziativa ha preso il suo corso in una vacanza di Jorge Langlois, contabile di professione, di 66 anni. Nel gennaio di quest’anno era andato a visitare L’Avana e la sua Cattedrale. Come faceva in ogni viaggio, ha cercato un’immagine o una statua di San Giuseppe per pregare, scoprendo però che in tutta la cattedrale non ce n’era una. Tornato in Argentina ha ordinato una statua, da una famosa fabbrica di immagini religiose nella città di Valentin Alsina e dopo lunghe trattative la statua è stata intronizzata nella Basilica di San José di Flores da Mons. Ernesto Giobando SJ, Vescovo Ausiliare di Buenos Aires.

Jorge è sposato e ha due figli e due nipoti. Dirige un ambulatorio che si occupa di pazienti con patologie dermatologiche come la psoriasi e la vitiligine. Ma nel 2001, durante la crisi economica che attraversava il paese, le cose non gli andavano bene. Si è rivolto perciò ad alcune suore per cercare lavoro. Queste gli hanno raccomandato di pregare il protettore della Sacra Famiglia e di dirgli: «Giuseppe, occupatene tu!». A pochi giorni dal fatto, egli ha ottenuto l’impiego tanto atteso. Da allora è diventato un gran devoto di San Giuseppe (a cui era legato già da prima) e riconosce in se stesso un uomo “con tanti debiti” verso il santo patriarca.

“La mia idea è che questo santo trasformi questo luogo in luogo di pellegrinaggio, per turisti e residenti, e dispensi le sue grazie come ha fatto con me nel corso della mia vita”, ha spiegato in un colloquio con l’AICA (Agenzia I. Cattolica Argentina).

L’inizio del progetto

IMG_6338Prima di lasciare L’Avana, Jorge ha percorso con il sagrestano tutta la Cattedrale. C’era proprio solo un quadro di San Giuseppe e per di più custodito in un posto accessibile esclusivamente ai sacerdoti. Una volta ritornato a casa si è messo in contatto con il parroco della cattedrale – dedicata all’Immacolata Concezione – Don Yosvani Carvajal Sureda, il quale ha accettato con gioia la proposta di accogliere una statua di San Giuseppe.

Dopo aver avuto il via libera dall’isola di Cuba, Jorge si è rivolto alla fabbrica di produzione di statue, dove lo ha accolto il titolare, che gli ha confermato di avere nel capannone una statua di San Giuseppe, alta quasi due metri. Jorge allora lo ha pregato di sistemarla un po’, per poterla mostrare alle autorità ecclesiastiche.

Dopo molto via vai e poco interesse da parte della Curia di Buenos Aires, Jorge si è rivolto alla Vicaria di Flores – su raccomandazione del gruppo delle Famiglie del Movimento di Schoenstatt, di cui fa parte già da molti anni. Nella Vicaria ha imparato a conoscere il Vescovo Ausiliare, Mons. Ernesto Giobando SJ, un gran devoto di San Giuseppe che è rimasto incantato dalla sua storia, dal suo impegno e dalla sua fede, il tutto riassunto nella frase: «Giuseppe, occupatene tu!».

Mentre Jorge continuava a trattare con il vescovo, il parroco della Chiesa della Madonna di Lourdes del rione di Flores ha intrapreso un viaggio a Roma, riuscendo a raccontare a Papa Francesco – subito dopo la Messa del mattino a Santa Marta – l’idea di portare una statua di San Giuseppe a La Havana. Questo parroco ha poi raccontato che il Papa, anche lui grande devoto del Santo, ha accettato con piacere la proposta di benedire la statua a Cuba. Cosa confermata da testimoni.

Domenica, 20 Settembre, Papa Francesco celebrerà la santa Messa sulla Plaza de la Revolución e subito dopo avrà un incontro con persone di Vita Consacrata all’interno della Cattedrale di L’Avana. In questo momento si stanno facendo speculazioni su come avverrà la benedizione. Jorge andrà a Cuba per far sì che la statua arrivi bene e per vedere se avrà l’occasione di essere presente al momento in cui il Papa poserà la sua mano su questo San Giuseppe, come gesto di fraternità con i fedeli di Cuba. Non è ancora sicuro se potrà raccontare la storia anche al Papa e presenziare alla benedizione.

Come pellegrino attraverso Buenos Aires

Estampita-1Anche il parroco di San Josè de Flores, Gabriel Marronetti, ha preso parte all’iniziativa di Langlois suggerendogli che la statua – che si poteva vedere nella Basilica da martedì, 23 giugno – dovrebbe essere portata in pellegrinaggio anche in altre chiese di Buenos Aires. Ma non andrà da sola: verranno distribuite immaginette con una preghiera dedicata a San Giuseppe e scritta appositamente per quest’occasione.

Ecco il testo della preghiera:

“San Giuseppe, noi vogliamo accompagnarti, seguire spiritualmente i tuoi passi in questo pellegrinaggio della tua immagine a Cuba. Quanti fratelli e sorelle cubani stanno là ad aspettarti, pieni di fede e di speranza nella tua protezione paterna! Per disegno di Dio fosti Custode della Vergine Maria e di suo Figlio e per questo ti preghiamo con fede di custodire anche tutti noi. Gesù non ti può negare niente, perciò intercedi presso di lui per le necessità che ci affliggono. Aiutaci ad annunziare il Vangelo, testimoniando l’infinita misericordia del Padre verso i suoi figli. Grazie per la tua protezione e benedici il popolo cubano. Amen.

Fonte: AICA

Nella Cattedrale di Buenos Aires e a Nuevo Schoenstatt

In questi giorni la statua di San Giuseppe si trova nella Cattedrale di Buenos Aires e ai primi di agosto sarà portata a “Nuevo Schoenstatt, Florencio Varela”, perché sia venerata fino al momento della partenza per Cuba, creando così un altro legame, un nuovo legame tra Schoenstatt e Cuba – dove Padre Carlos Cox e alcuni giovani cileni avevano sparso, circa 15 anni fa, i primi semi di Schoenstatt e dove il Rettore, Don Egon M. Zillekens della Germania, solo pochi giorni fa, ha presenziato, insieme a Don Massimiliano Bartel di Argentina, alla fondazione della Federazione-Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt in questo paese.

Non è certo una coincidenza che la statua di San Giuseppe stia per molte settimane a Nuovo Schoenstatt. Jorge e Liliana Langlois fanno parte del Movimento delle Famiglie di Schoenstatt a Buenos Aires, e questo già da molto tempo e con molto impegno.

Guidano un gruppo della Lega-Famiglie e fanno anche parte del gruppo che organizza ogni anno la “Cena Solidale”, allo scopo di raccogliere fondi per il “Laboratorio di San Giuseppe” (Taller San José), per la Casa del Bambino dedicata a “Padre Josef Kentenich”, per le “Volontarie di Maria” e per il lavoro dei Padri di Schoenstatt.

“Lavoriamo insieme per l’organizzazione di questa cena da 6 anni e Jorge aiuta davvero ovunque si tratti del Movimento di Schoenstatt”, racconta Osvaldo Martin del team di schoenstatt.org. “Ed è allo stesso tempo un gran devoto di San Giuseppe, che ci ha entusiasmato tutti ad abbellire questa statua. Perciò, su richiesta e suggerimento di Padre Guillermo Carmona, la statua di 1, 85 metri e 80 kg sarà collocata per diverse settimane nel Santuario di Nuevo Schoenstatt.

“Comunque sia, tutto il Movimento di Schoenstatt di Buenos Aires è entrato a far parte, tutto d’improvviso, dell’avventura dei Langlois e sta offrendo contributi al capitale di grazie perché il trasporto della statua a Cuba abbia buon esito”.

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Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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