Postato su 2014-10-04 In Dilexit ecclesiam

La fede della forza della fede popolare: impressioni della Festa del Signore e della Madonna del Miracolo

ARGENTINA, Osvaldo Martín. Vari membri del Movimento di Schoenstatt erano presenti ai festeggiamenti della Festa del Signore e della Madonna del Miracolo, che si celebra di anno in anno con gran devozione nella città di Salta in Argentina. Questa celebrazione convoca tutti gli anni migliaia di pellegrini da differenti luoghi del paese e dai paesi confinanti per ringraziare e chiedere al Signore e alla Madre, per tutte le grazie ricevute.

Circa 85000 pellegrini presenti

Una moltitudine di pellegrini si è avvicinata a Salta da alcuni giorni anteriori al 15 settembre, data in cui si festeggia questa festa, per onorareil Signore e nostra Madre Maria.

Si calcolano circa 85.000 persone che hanno accompagnato la processione per le strade della città. Dando una dimostrazione imponente di religiosità e di fede.

Circa più di due chilometri le immagini di Gesù (il Signore del Miracolo), e la Madonna del Miracolo, hanno percorsole diverse strade fino al parco 20 di Febbraio salutate con devozione da gente ammucchiate negli edifici, nei locali, nei terrapieni e parchi.

La processione è partita dalla Chiesa Cattedrale di Salta con in testa l’arcivescovo di Salta Mons. Mario Cargnello vescovo di diverse province, Mons Colombo, vescovo della provincia di La Rioja, Mons. Daniel Fernández, vescovo della provincia di Jujuy, tra centinaia di sacerdoti, religiose, seminaristi, il vice governatore della provincia ed importanti autorità civili e militari.

Dobbiamo reclamare più fonti di lavoro, che diano più autorità al più povero

Mons Cargnello, al giungere con le Immagini della Madonna Pellegrina al parco 20 di Febbraio e davanti ad una moltitudine imponente, si è rivolto ai pellegrini e autorità presenti ed ha sottolineato con enfasi che “dobbiamo reclamare più fonti di lavoro che diano più dignità al più povero, più rispetto per le leggi, per il diritto ad una educazione di qualità, di difesa dell’educazione religiosa, del bene comune e alla fraternità”.

Ha anche sottolineato che coloro che sono immersi nella droga, che “in nome del Signore e di sua Madre, lottino per uscire da quel flagello”

Inoltre l’Arcivescovo ha assicurato, che “non possiamo utilizzare, per il nostro impegno cristiano, i poveri al servizio dei nostri interessi personali o politici”. “Che la società riconosca e premi colui che lavora e non colui che specula, inganna o ruba”.

Ammirato per lo spirito di profonda religiosità

Le immagini del Signore e della Madonna del Miracolo, dopo questapredica di Mons. Cargnello, sono ritornate in processione alla Cattedrale, accompagnate dai fedeli che sventolavano i loro fazzoletti salutando.

Consultati alcuni partecipanti del Movimento di Schoenstatt, presenti alla processione e alle celebrazioni tra i quali P. Mario Cassone, hanno assicurato che erano ammirati dello spirito di profonda religiosità che si percepiva in tutta la gente.

Si è anche chiesto a Padre Marcello Gallardo, che era la prima volta che assisteva alle celebrazioni, e che si è dimostrato sorpreso e felice di constatare con quale fede la gente partecipava alle celebrazioni ed ha ripetuto che era stato un avvenimento di profonda devozione.

Una manifestazione di profonda fede

Inoltre hanno anche partecipato con gioia a questi festeggiamenti e alla processione Suor Maria, Suor Madelaine, con alcune coppie del Movimento. I coniugi Greppi e Zabala e altri ancora.

I coniugi Zabala, di Mendoza, che erano arrivati a Salta per assistere ad una riunione, sono rimasti alla festa di fede popolare, hanno commentato:

“Siamo arrivati a Salta il pomeriggio di giovedì 11 settembre. Non eravamo andati per assistere alla Festa del Miracolo, bensì per una giornata-riunione fissata mesi prima.

Nonostante fossimo unpo’ stanchi per la giornata di viaggio da Mendoza, ci ha vinto l’ansia di conoscere il Centro di Salta, dove arrivavamo per la prima volta. Ci alloggiavamo a Tres Cerrito, in casa di generosi fratelli schoenstattiani.

Abbiamo avuto la prima impressione al giungere al centro già di sera: tutti gli edifici illuminati intorno alla piazza principale. Abbiamo anche notato che c’era molta gente, quasi tutti guardando verso la Cattedrale.

Nella Cattedrale

Siamo entrati alla Cattedrale per salutare nostra Madre e suo Figlio e siamo rimasti di nuovo colpiti di vedere persone di tutte le età – bambini, giovani, adulti ed anziani – tanti in piedi e tanti inginocchiati pregando con lo sguardo inchiodato sui libretti che avevano in mano. Un silenzio commovente riempiva l’ambiente della Cattedrale, ci hanno spiegato che la gente era venuta a pregare la Novena del Miracolo. Anche noi ci siamo inginocchiati per ringraziare la Madonna di tanta devozione che percipavamoattorno a noi, in un mondo che a volte sembra abbia dimenticato Dio.

Quella stessa sera ci siamo resi conto che la Festa del Miracolo aveva un’”aria” speciale. Abbiamo comprato la Novena e siamo ritornati a casa leggendola.

Il giorno dopo siamo ritornati al centro e la nostra emozione è stata ancora più grande: a centro metri dalla piazza veniva camminando una quantità di pellegrini; con sirene e motociclette della polizia che aprivano il passo, e tutti che erano sui marciapiedi applaudendo, mentre i pellegrini avanzavano. Eravamo commossi al notare che tra i pellegrini c’erano anziani camminando sorridenti con il loro bastone e madri che cantavano portando in braccio i loro neonati, e giovani che avanzavano ballando contenti. Era quattro giorni che camminavano. Silvia siè emozionata fino alle lacrime e una signora che era al suo lato le ha detto: “è che noi di Salta abbiamo molta fede, e siamo molto devoti al Signore e alla Signora del Miracolo.

Un’esperienza indimenticabile

Avevamo previsto partire di ritorno a Mendoza verso il mezzogiorno di lunedì 22, ma rendendoci conto dell’importanza di questa celebrazione e davanti all’insistenza di tanti amici di Salta, abbiamo deciso restare un giorno di più. Non ci pentiremo mai. Quello che abbiamo vissuto quel lunedì, è stato indimenticabile.

Alla ora stabilita è uscita dalla Cattedrale la Croce della processione; poi la Madonna delle Lacrime e per ultimo il Signore del Miracolo. Ogni Immagine che si affacciava alla piazza era ricevuta con gran devozione. I presenti applaudivano e sventolavano i fazzoletti e le bandierine. Si notava l’amore di quel popolo per il Signore del Miracolo e Sua Madre.

Comenzamos a caminar en procesión por las calles dispuestas para esto, dirigiéndonos al monumento 20 de Febrero donde sería renovado el Pacto de Fidelidad con el Milagro. (¡OJO: FALTA TRADUCIR AL ITALIANO – SOLICITADO A MARÍA TEDESCHI)

Non riuscivamo a vedere con i nostri occhi l’enorme quantità della gente, più tardi abbiamo saputo che eravamo 900.000 i partecipanti alla processione: pellegrini – alcuni con stampelle, altri in sedia a rotelle – portavano stendardi, cartelli, bandiere, con iscrizioni. Abbiamo visto papà che avevano vestito i loro figli da angeli e quanti salutavano le immagini dai balconi delle case e edifici.

La preghiera del rosario e i canti creavano un ambiente di tanta devozione.

Migliaia e migliaia di petali di fiori al passare della Madonna

Così siamo giunti al monumento, dove l’Arcivescovo Cargnello, dopo avere pronunciato alcune parole che ci hanno commosso profondamente, ha pregato una preghiera di Rinnovamento del Patto di Fede. Poi si è cantato l’inno nazionale e l’Inno al Signore del Miracolo, mentre si iniziava il ritornoversola Cattedrale.

Quando eravamo vicini alla Cattedrale, a poche centinaia di metri, la gente ha cominciato ad affrettarsi; ci hanno spiegato che era per vedere entrare le immagini alla Cattedrale. Noi abbiamo corso, ma è valsa la pena: già nella piazza siamo rimasti circondati da un moltitudine che acclamava, con fazzoletti e bandierine alla Santissima Vergine e al Signore del Miracolo.

I nostri occhi si sono riempiti di nuovo di lacrime…Maria ritornava al suo altare e mentre avanzava migliaia e migliaia di petali di fiori cadevano intorno a Lei accompagnati dall’emotivo rintocco delle campane della Cattedrale: eravamo Chiesa la sua Chiesa, che l’acclamava e la ringraziava..

Alcuni dicevano che la festa del Miracolo è la Pasqua di Salta…..E sicuramente la Pasqua di tanti”

In quest’anno del Giubileo per i primi cento anni dell’Alleanza d’Amore, questo corrispondente ringrazia la Madre (nell’invocazione la Vergine del Miracolo), per avere potuto partecipare a questa festa.

Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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