Postato su 2015-11-25 In Alleanza solidale con Papa Francesco

Riguardando il Messaggio di Papa Francesco alla Famiglia di Schoenstatt – 5a parte: La Chiesa

di Sarah-Leah Pimentel, Sudafrica, membro della redazione di schoenstatt.org •

Portando a conclusione la serie di articoli sul messaggio di Papa Francesco alla Famiglia di Schoenstatt, riflettiamo ora sull’incoraggiamento per portare avanti la Missione di Schoenstatt nella Chiesa, l’ultima delle cinque parti dell’attività apostolica che il Movimento Internazionale di Schoenstatt prende con sé nel suo nuovo secolo.

Unità Eucaristica – “… perché siano, o Padre, una sola cosa, come noi.”

Papa Francesco inizia questa parte parlando della necessità di rinnovamento della Chiesa. Io ho cominciato dalla sua conclusione – i sacramenti.

Il Santo Padre ci invita, in prima linea, a mettere la propria casa alla presenza di Dio, partecipando ai sacramenti, in particolare all’Eucaristia e alla Riconciliazione.

L’Eucaristia, dice Papa Francesco, ci mette alla “presenza di Dio che rinnova l’Alleanza con noi.” In altre parole, se permettiamo di poter diventare un solo corpo con Cristo – che è una sola cosa con il Padre – allora diventiamo un solo corpo con Dio Padre e Gesù Cristo.

Prima di morire, Gesù prega per l’unità della Chiesa che deve essere ancora formata, chiedendole di essere unita come egli stesso è unito al Padre celeste (Gv 17, 11 e Gv 17, 21).

Riconciliazione come sentiero di unità

Papa Francesco sottolinea che la nostra fragilità ostacola spesso il cammino dell’unità. Non possiamo essere uniti l’un l’altro, se prima non siamo uniti con Dio. Peccato è tutto ciò che ci separa da Dio. Perciò, il Papa ci incoraggia ad avvalerci del Sacramento della Riconciliazione per poter scoprire e vincere – confessando le nostre colpe e debolezze – “l’azione del cattivo spirito che ci danneggia…” e ci divide.

Rafforzati dai sacramenti, possiamo rinnovare la nostra Alleanza d’Amore vicendevole – che è anche un’Alleanza di unità – e che a sua volta genera una Cultura di Incontro. L’Eucaristia e la Riconciliazione, dice il Santo Padre: “ci va portando alla santità sempre con questa cultura dell’incontro, con questa solidarietà, con questa creazione di vincoli.”

Rinnovamento del cuore

È in quest’incontro che avviene il rinnovamento, sia all’interno che al di fuori della Chiesa. Il Santo Padre parla dell’importanza del rinnovamento costante della Chiesa, avvertendoci che è molto più di un mero rinnovamento della sua forma e delle sue strutture. Infatti, ci avverte ancora di “stare attenti al funzionalismo” e ai piani “tanto esatti, tanto esatti”, perché questi portano a “bloccarti, a incapsularti”.

Il rinnovamento autentico di cui sta parlando il Santo Padre è il “rinnovamento del cuore.” Il rinnovamento del cuore è una trasformazione che scaturisce da una vita di profonda fedeltà e preghiera. Ci dà una grande libertà interiore per metterci “al servizio dell’altro, della libertà di spirito, della preghiera, della vocazione, dello zelo apostolico, dell’uscire.”

Lo zelo apostolico esige coraggio, specialmente quando sentiamo di essere soli nella nostra lotta per il cambiamento di noi stessi e della Chiesa. Il Santo Padre ci spinge perciò ad attingere la forza dai santi e dai molti uomini e donne santi, che nel corso dei secoli hanno portato nella Chiesa il più grande rinnovamento. Leggendo la vita dei santi si vedrà che essi sono passati spesso per barriere inimmaginabili e che la loro missione è perdurata solo per grazia di Dio.

La Missione di Padre Kentenich era cristocentrica

Come Famiglia di Schoenstatt dobbiamo guardare solo a Padre Kentenich. Anche se non è stato ancora proclamato santo dalla Chiesa, noi lo riconosciamo come un uomo santo, il cui sentiero verso la santità ha portato con sé anche il rinnovamento della Chiesa. Le sue azioni non erano mirate alla propria edificazione e infatti ha dovuto offrire molti sacrifici per la missione che la Madonna gli aveva affidato. Ogni cosa che faceva era per Dio e per la Chiesa. Questo è il motivo per cui sulla sua tomba sono scolpite le parole: Dilexit Ecclesiam.

Questa è la chiave: ogni attività apostolica dovrebbe essere fatta per amore del Corpo di Cristo. Prima di tutto Gesù è il centro di ogni opera apostolica, riprendendo il messaggio giubilare di Papa Francesco, secondo cui “Qualsiasi spiritualità, carisma, nella Chiesa, dal più vario ai più fecondi, deve essere tolto dal centro. Nel centro c’è Gesù Cristo.” Il Santo Padre ci avverte di stare attenti a non “de-centrare Gesù Cristo” quando espletiamo la nostra opera apostolica.

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La sofferenza dell’esilio è stata essenziale

Spesso ci lamentiamo dell’esilio di Padre Kentenich e del modo con cui è stato trattato dalla Chiesa, ma se guardiamo indietro, questo fu un tempo necessario per la vita del nostro movimento. La Chiesa ha il diritto di discernere la fonte di un carisma – di constatare che deriva veramente da Cristo e che non è solo un carisma personale.

Nel caso di Padre Kentenich, per chi appartiene alla Famiglia di Schoenstatt può essere stato chiaro che la fonte della sua missione era cristo centrica, ma per la Chiesa di Roma può non essere stato subito evidente. In parte è dipeso anche dal fatto che la chiamata profetica di Padre Kentenich per il rinnovamento interiore è avvenuta molti anni prima del Concilio Vaticano II e la Chiesa non era ancora pronta ad ascoltare questo messaggio.

Ma l’aspetto cristocentrico di Schoenstatt può essere stato adombrato da alcuni, all’interno del Movimento, che erano tentati di mettere al centro il fondatore, i metodi e le azioni pastorali di Schoenstatt. L’esilio era importante per la Famiglia di Schoenstatt, per riflettere e discernere che il carisma di Schoenstatt era più grande del proprio Fondatore e che vive in ognuno di noi, se facciamo di Gesù veramente la fonte del nostro obiettivo apostolico.

Come amo la Chiesa?

Possiamo pertanto chiederci: Come possiamo realizzare le nostre attività apostoliche nella Chiesa? Serviamo in modo così disinteressato che le nostre azioni manifestano Cristo? O siamo talvolta distratti dai nostri obiettivi per il nostro orgoglio, per il nostro bisogno di elaborare dei piani meticolosamente, che costano tempo ed energia e che potremmo impiegare meglio promuovendo legami di solidarietà e di incontro? Sono i nostri sforzi motivati dall’amore?

Noi rinnoveremo la Chiesa se saremo interiormente liberi di agire coraggiosamente, anche di fronte ad una forte opposizione.

Noi rinnoviamo la Chiesa ogni volta che iniziamo a rinnovare per prima cosa il nostro proprio cuore.

Il nostro più grande dono è che la Madonna ci forma e trasforma per poter essere una cosa sola con il Corpo di Cristo – sia attraverso la presenza viva di Gesù nell’Eucaristia che attraverso la Chiesa, che è il Corpo mistico di Cristo, presente nel nostro mondo odierno.

Perciò possiamo attingere incoraggiamento dalle parole conclusive di Papa Francesco al Movimento di Schoenstatt: “Così raccomando voi tutti alla Madre, affinché vi accompagni facendovi andare avanti in questo rinnovamento dell’Alleanza. Grazie.”

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Il libro è in vendita presso “Online-Shop” del Centro di Schoenstatt di Memhölz, Germania. E fornendo il codice ISBN in tutte le librerie

ISBN: 978-956-246-782-7

 

Anche come E-Book (Kindle, Android, iBook…)

 

 

 

 

 

 

 

Originale: Inglese. Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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