Postato su 2015-03-30 In Alleanza solidale con Papa Francesco

I mandarini per Papa Francisco

per Leti y Martín Pereira, Paraguay

Nelle piccole cose di tutti i giorni, nostra Madre la Vergine Santissima ci concede le bendizioni più grandi, o come diceva Don João Pozzobon “La Madre ha già messo a posto tutto”. Siamo Leti y Martín Pereira, sposati da quasi 8 anni, da Asunsiòn, genitori di Mariana, la bambina dei mandarini per il Papa, che stà per compiere cinque anni, e di Juan Martìn di 11 mesi. Siamo missionari della Campagna della Madonna Pellegrina di Shoenstatt e siamo anche parte della Federazione Apostolica delle famiglie (nel corso 25). Martìn, ingeniere agronomo, lavora alla produzione agricola del campo di famiglia. Lì si trovano diversi alberi d’arance e mandarini, ma senza scopo commerciale. Quando crescono i frutti li raccogliamo e li regaliamo alla famiglia, amici, vicini, al pediatra dei bambini… le portiamo anche ad alcune case famiglia ed al carcere minorile.

Prendiamo come apostolato l’organizzazione del pellegrinaggio della Campagna della Madonna Pellegrina a Santa Maria, Brasil,che si organizza una volta all’anno. Mia moglie ed io andavamo sempre insieme, pure dopo la nascita di Mariana, quindi anche lei viene da quando è nata. Lo stesso abbiamo fatto nel 2014 dopo la nascita di Juan Martìn, siamo andati

La nostra Schoenstatt è quì, a Tupãrenda

En Santa MariaPer i festeggiamenti del giubileo del movimento, eravamo titubanti se andare in Germania a vivere la grande festa del giubileo internazionale o se rimanere con la nostra comunità in Paraguay. Ci abbiamo pensato molto, poi alla fine ci siamo decisi: “la nostra Shoenstatt è qui, in Tupãrenda, ormai non c’erano più dubbi, e restiamo a lavorare per la nostra festa nell’ anno del giubileo! Ci siamo incaricati di ricevere e di censire tutte le immagini pellegrine della campagna della Madonna pellegrina di tutti e tre i santuari che ci sono in questo paese: in totale ci sono circa 10.500 immagini pellegrine nel Paraguay.

Anch’io voglio che il Papa mi alzi, e voglio portargli in regalo i mandarini”

Per capire la storia dei mandarini dobbiamo andare un po’ indietro nel tempo.

A metà del 2013 ci fù la Giornata Mondiale della Gioventù a Río de Janeiro.

Avevamo molta voglia di andare a vedere il Papa, ovviamente saremo andati in famiglia. Poi, abbiamo pensato di non andarci per via della grande quantità di gente che ci sarebbe stata, e per le difficoltà che avremo avuto con una bambina piccola. Ci siamo detti “non importa, ci troveremo con il Papa più avanti”, e ci siamo accontentati di vedere tutto l’evento in televisione. In quei giorni si è visto quando il Papa entra in una “favela” di Rìo di Janeiro, solleva un bambino e lo bacia. Mariana, che in quel momento aveva 3 anni, ci disse urlando: “guardate, guardate il Papa ha alzato un bambino” e continuò, “anch’io voglio che il Papa mi alzi, e voglio portargli in regalo i mandarini”. Che gesto generoso e innocente, pensa di portare un regalo al Papa, vuole portargli dei frutti!

E’ stato molto veloce il segno della MTA. Quella domenica ci siamo riuniti con la famiglia nella casa dei nonni di Pereira. Era invitato a pranzo un sacerdote di Shoenstatt che non conoscevamo, il P. Gerardo Carcar (di Cordoba) che era di visita in Paraguay. Ci hanno chiesto d’andare a cercare il Padre nel santuario giovane. Quando siamo arrivati alla casa dove eravamo invitati, abbiamo parlato molto della campagna della Madonna Pallegrina e altre cose del movimento. A pranzo, abbiamo raccontato la simpatica reazione di Mariana nel vedere il Papa e dei suoi mandarini. Tutti abbiamo riso e dopo abbiamo cambiato conversazione. Dopo pranzo abbiamo portato di ritorno P. Gerardo, e strada facendo ci disse: “mi è piaciuta la storia di Mariana e i mandarini” e continuò: “andiamo a portare i mandarini al Papa”. Sorpresi, noi abbiamo chiesto come poteva essere possibile, e P. Gerardo aggiunse: “si, voglio che Mariana porti i mandarini al Papa, potete portarla a Roma?” ci raccontò che da poco gli avevano assegnato l’organizzazione dell’udienza del 25 ottobre a Roma con motivo: il giubileo del movimento. In più, aggiunse, il motivo per cui voleva far conoscere la bambina al Papa quel giorno, è che Padre Kentenich una volta seminò in terra fertile e che fino ad oggi continua a dare molti frutti nel mondo, quindi calza bene con la storia dei mandarini. Immaginate? Nostra figlia sarà insieme al Papa, a Roma, stentevamo a crederci che fosse vero, ci sembrava un sogno.

Don João, vogliamo andare come famiglia insieme dal Papa

Nel settembre del 2013 abbiamo fatto il nostro pellegrinaggio annuale a Santa Marìa. Abbiamo lavorato molto nella organizzazione, siamo usciti con due pullman e 130 pellegrini. Lì, abbiamo vissuto giorni fantastici e di intenso lavoro. Il terzo giorno di pellegrinaggio abbiamo visitato la tomba del servo di Dio P. João Luiz Pozzobon, che ha fondato la Campagna della Madonna Pellegrina, ed è in processo di beatificazione. In questo posto gli abbiamo fatto una richiesta: “P. João,vogliamo andare come famiglia insieme dal Papa”. Ci siamo aggiunti tutti a Mariana, ora la richiesta era “andare in famiglia” e l’abbiamo messa in una urna.

A marzo del 2014, riceviamo una mail da David Perera, incaricato dell’organizzazione audiovisiva del giubileo, ci dice che verrà in Paraguay una troupe di produzione per documentare la “storia” dei mandarini. Che gioia! Era la prima volta che ci contattavano dopo la prima conversazione con P. Gerardo. Le prime persone a cui abbiamo raccontato il nostro viaggio a Shoenstatt e Roma del 12 ottobre, erano i Patiño, coordinatori della Campagna della Madonna Pellegrina in Paraguay. Loro erano felicissimi, ma ci hanno detto che non c’era nessun altro che potesse incaricarsi del censimento delle immagini in Paraguay, quindi era meglio se non partivamo…

Nel mese di luglio sono arrivati Alejandra e Boris, cileni, per riprendere con le telecamere i mandarini di Mariana per il Papa e le Missioni Famigliari di Shoenstatt in Paraguay. Mariana era felice, a quattro anni parlava tutto il giorno del Papa, diceva che il Papa era il suo amico e lei doveva portargli i mandarini. In quei giorni abbiamo chiamato David Perera: “non per fare pressione, ma dobbiamo lavorare in Paraguay per il 18 ottobre. Se non portiamo i mandarini al Papa meglio restare qui a lavorare” Per David è stato semplice risolvere la questione: “se dovete restare, restate fino al 18, il giorno seguente partite col volo diretto per Roma per l’udienza con il Papa, dopodichè, andate a Shoenstatt”. Problema risolto, quello faremo.

Con l’immagine Ausiliaria del Paraguay

150320-03-mandarinasPensavamo sempre:cosa farebbe P. João nei nostri panni? Certo, porteremo l’immagine ausiliaria nazionale della Campagna con noi, e cercheremo di farla benedire dal Papa, in modo tale che, attraverso questa immagine, tutti i missionari della campagna del Paraguay possano essere benedetti. Immaginate questo lungo viaggio? Con una bambina, un bebè di 7 mesi, le valigie e la grande immagine della Madonna Pellegrina?

Qualche mese prima del viaggio eravamo quasi pronti per andare a Roma, con un’emozione difficile da spiegare a parole, ma, ci avvisano che il video non lo faranno vedere nel momento in cui entrerà il Papa, ma lo proietteranno prima del suo ingresso, quindi Mariana non potrà portare i mandarini. Mariana, in quei giorni, non faceva altro che parlare di come lei pensava di portare i mandarini, ci ha fatto molta pena, quindi abbiamo dovuto dirle: “figlia sembra che non potrai portare i mandarini al Papa”. La sua risposta ci ha spezzato il cuore, rispose piangendo: “come non gli porteremo i mandarini? I mandarini sono importanti, hanno vitamine”. Con più forze e fiducia di prima abbiamo cominciato a pregare, abbiamo chiesto a P. João d’intercedere per noi con la Mater per poter fare andare tutta la nostra famiglia da Papa Francesco, in cambio gli abbiamo offerto di pregare tutti i giorni per la sua canonizzazione.

I giorni 17, 18 e 19 di ottobre li abbiamo dedicati interamente alla Mater, nella casa dei pellegrini a Tupãrenda. Tutto è stato perfetto nei tre santuari, tutti i presenti erano allegri. Avevamo una grandissima gratitudine verso la Vergine Santissima per averci dato l’occasione di essere parte della generazione del centenario. Censimmo quasi 5.000 immagini pellegrine, e appena finito partimmo per il viaggio.Tuparenda, 18.10.2014

Rappresentando tutta la Campagna

Partiamo in viaggio per l’Italia in compagnia della Mater, però senza ormai molte illusioni di poter incontrare il Papa. Il 24 ottobre ricevemmo un avviso per posta elettronica:dovevamo presentarci quello stesso pomeriggio alle prove generali per l’udienza. Non potevamo crederci. Siamo usciti di corsa verso il Vaticano senza sapere bene cosa dovevamo fare. Arrivati davanti alle guardie dell’aula Paolo VI , abbiamo dato i nostri nomi e ci risposero: “qui c’è scritto Martin pellegrina, potete entrare.” Alle prove ci hanno detto che appena cominciava l’evento, tutta la nostra famiglia doveva entrare in processione con l’immagine originale della Campagna della Madonna Pellegrina, l’immagine che aveva portato P. João Pozzobon per 35 anni…incredibile…. quando gli abbiamo chiesto d’intercedere per noi non avremmo mai immaginato che lo facesse in quel modo, “che esagerato è P. Joao” dicevamo continuamente, “grazie P. Joao”. Fù un grande onore per noi rappresentare la Campagna della Madonna Pellegrina del mondo in quel momento, il giubileo, così importante per il movimento.

Finito le prove, abbiamo collaborato molto con l’organizzazione, siamo rimasti fino a mezza notte preparando il luogo. Come ringraziamento per la collaborazione, e per poter far benedire l’immagine del Paraguay, ci hanno offerto dei posti privilegiati, vicino all’entrata del Papa.

Arriva il grande giorno, molto nervosismo, allegria e timore… in quel momento ci sentivamo le persone più amate dalla Mater e da suo Figlio, noi portando Lei, Maria, per farla entrare insieme a tutta quella moltitudine di fedeli che erano andati a vederLa; abbiamo salito i gradini e l’abbiamo messa nel suo trono di Regina.

Solo un minuto ma sono sembrati dieci

Copyright: Foto Felici, Roma - permission given exclusively for schoenstatt.org

Arriva Papa Francesco… dopo aver salutato tanta gente lungo il corridoio che sembrava non finire mai, si avvicina a noi, ci guarda e gli diciamo: “Santo Padre, questa è la principale immagine del Paraguay”, la osserva attentamente e la benedice, è stato solo un secondo ma sono sembrati dieci minuti. In quel momento ci siamo ricordati di tanta gente, missionari, famiglie, comunità… missione compiuta abbiamo detto. Dopo il Papa ha dato un bacio a nostro figlio Juan Martìn. Quello è stato un regalo extra inviato dal cielo, ci siamo sentiti la famiglia più benedetta al mondo.

L’udienza, durata quasi due ore, è stata meravigliosa, ogni parola del Papa è stata bellissima, la sua gioia, si vedeva che era contento, come si sentiva a suo agio, in famiglia. Foto Felici, Roma - Copyrigjht. Permission given exclusively to schoenstattl.org

Dopo abbiamo pensato che eravamo lì grazie a Mariana ed al suo sogno di portare i mandarini al Papa, e il Papa non è riuscito a salutarla. Lei ha portato in mano per tutto il tempo i suoi mandarini. In più il Papa nell’udienza ha menzionato la storia di un paese e dei suoi mandarini, in quel momento Mariana ci ha detto di correre dal Papa a portarseli, ma arrivando di corsa una guardia svizzera l’ha fermata e lei è tornata indietro piangendo amaramente. Oggi guardando la foto di quel momento non possiamo evitare di vedere la tristezza della sua faccina: Martìn con l’immagine ausiliaria , Leti con Juan Martìn in braccio e Mariana sola con i suoi mandarini.

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Il Papa verrà in Paraguay

Tutti i giorni vissuti a Roma sono stati da sogno e rimarrano con noi per tutta la vita: abbiamo visto tanta gente di Shoenstatt da tutte le parti del mondo e ci salutavamo per strada come ci si conoscessimo da sempre. Questi giorni di festa schoenstatteana li vivremo ancora, forse con la canonizzazione del Padre Kentenich o di Padre João. Dio voglia che sia molto presto.

Tre giorni dopo vediamo attraverso le notizie del Papa che ci arrivano tramite cellulare, che Papa Francesco verrà in Paraguay!. La tenera risposta di nostra figlia è stata: “e il Papa ha inviato un messaggio a voi?”

Qualche giorno fa abbiamo scritto al Papa per raccontargli che tutti i giorni preghiamo per la sua forma fisica e spirituale e gli abbiamo detto anche, che i mandarini del Paraguay sono i più dolci al mondo, come la sua gente… e già che abbiamo parlato di forma fisica, come dice Mariana “ i mandarini sono molto importanti perchè hanno le vitamine”.

Originale: Tedesco. Traduzione: Gisela Ciola, Trento, Italia150320-05-mandarinas

 

 

 

 

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