Postato su 2018-10-08 In La Chiesa - il Papa

P. Juan Pablo Catoggio: Comunicato su Mons. Francisco José Cox

Pubblichiamo il comunicato del P. Juan Pablo Catoggio, Superiore Generale dell’Istituto dei Padri di Schoenstatt, su Francisco José Cox, arcivescovo emerito di La Serena e membro dell’Istituto dei Padri di Schoenstatt, riguardo alle denunce formalizzate di recente davanti alla giustizia civile e canonica, e diffuse sui mezzi di comunicazione cileni e tedeschi.

 

Comunicato su Mons. Francisco José Cox

In occasione della recente formalizzazione delle accuse da parte di autorità civili ed ecclesiastiche, pubblicate sui mezzi di comunicazione cileni, contro Francisco José Cox, arcivescovo emerito di La Serena e membro del nostro Istituto, comunichiamo quanto segue:

  1. Fin da periodo in cui si trovava a La Serena, eravamo a conoscenza di diverse testimonianze – sia pubblicate sui media che ascoltate in conversazioni e incontri – che riferivano di abusi commessi da parte di Francisco José Cox. Solo grazie alla formazione ricevuta in seguito su come prevenire gli abusi e accompagnare le vittime, ci siamo resi conto di non aver risposto in quel momento in maniera adeguata alla gravità della situazione. Anche la Congregazione per i Vescovi, dalla quale Cox dipendeva a causa della sua dignità episcopale, potrà valutare oggi il suo modo di procedere in quel momento.
  2. Il vescovo Francisco José Cox rinunciò alla diocesi di La Serena nel 1997, si occupò di vari incarichi amministrativi assegnatogli dal Vaticano, a Roma, nel CELAM, in Colombia, e dal 2002 si ritirò definitivamente da tutte le attività pubbliche lasciando il Cile.
  3. Nel 2002, la Congregazione per i Vescovi a Roma chiese all’Istituto dei Padri di Schoenstatt di ospitarlo in una delle sue case. Per questo motivo, da molti anni, risiede nella casa madre della nostra comunità, in Germania.
  4. Le foto circolate negli ultimi giorni sono state scattate circa cinque anni fa in Germania. Attualmente, egli ha 85 anni, il suo stato di salute è molto più precario di quanto sembra da quelle foto, ha una forma di demenza senile, non è autosufficiente e dipende da cure infermieristiche.
  5. Verso la fine dell’anno scorso, abbiamo ricevuto una denuncia formale presentata da una persona residente all’estero, riguardante un episodio avvenuto in Germania nel 2004. Abbiamo accolto il querelante e abbiamo proceduto con la dovuta indagine secondo le normative della Conferenza episcopale tedesca e della Conferenza degli ordini religiosi. Tutta l’informativa è stata poi inviata alla Procura federale, secondo quanto prescritto dal sistema tedesco. Contestualmente, abbiamo inviato la stessa documentazione alla Congregazione per la Dottrina della Fede, a Roma, che sta ancora analizzando il fascicolo.
  6. Deploriamo ogni atto di abuso, siamo dispiaciuti per la sofferenza delle vittime e spingiamo affinché la giustizia civile e i tribunali ecclesiastici acclarino pienamente i fatti accaduti, perché si conosca la verità e si faccia giustizia. Siamo a disposizione per collaborare in tutto quanto sia necessario, sia a livello civile che ecclesiale.
  7. Crediamo che il cammino di conversione che Papa Francesco ci invita a percorrere attraverso gesti, azioni concrete e trasparenza, sia l’unica maniera di riparare al danno causato e di avvicinarci a coloro che hanno sofferto tanto grandemente. Chiediamo perdono in modo sincero alle vittime e a tutti quelli che abbiamo ferito attraverso il nostro modo di procedere. Riaffermiamo il nostro impegno ad accompagnare coloro che hanno sofferto e a fare chiarezza sui fatti accaduti.
  8. Da quest’ anno, abbiamo istituito in Cile una commissione di prevenzione di abusi esterna, che conta sulla partecipazione di laici competenti in materia, che promuove una cultura a favore della creazione di ambienti sani e sicuri, di indagini e di conoscenza delle denunce. Questa iniziativa vuole essere espressione di una visione completa dei fatti e collaborativa, per poter prevenire situazioni tanto dolorose come quelle menzionate in questo comunicato. Per qualsiasi richiesta, l’indirizzo di posta elettronica al quale rivolgersi è: delegadoprevenciondeabusos@padresdeschoenstatt.org

 

P. Juan Pablo Catoggio

Superiore Generale dei Padri di Schoenstatt

Schoenstatt, 5 ottobre 2018

Originale: spagnolo, 6.10.2018. Traduzione: Pamela Fabiano, Roma, Italia

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