Postato su 2017-10-08 In Francesco - messaggio, La Chiesa - il Papa

Con la mano sul polso del tempo: le false notizie

GIORNATA MONDIALE DELLA COMUNICAZIONE 2018, Maria Fischer con materiale del bollettino di stampa del Vaticano •

“La verità vi renderà liberi” (Giovanni 8, 32). Notizie false e giornalismo di pace”. Il tema scelto dal Santo Padre Francesco per la 52° giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2018 riguarda le così dette “false notizie”, o “fake news”, vale a dire le informazioni infondate che contribuiscono a generare ed alimentare una forte polarizzazione delle opinioni.  Spesso si tratta di una deformazione strumentale dei fatti, che si può ripercuotere sui comportamenti individuali e collettivi. In un contesto nel quale le società di riferimento dei social network e il mondo delle istituzioni e della politica hanno iniziato ad affrontare questo fenomeno , la Chiesa vuole offrire il suo contributo proponendo una riflessione sulle cause, la logica e le conseguenze della disinformazione nei mezzi di comunicazione e, così, contribuendo alla promozione di un giornalismo professionale che ricerchi sempre la verità, e che pertanto sia un giornalismo di pace che favorisca la comprensione tra le persone.

E allora, cosa fare?

Chi tra gli Schoenstattiani è a carico dei grandi mezzi di influenza pubblica? Come possiamo frenare le false notizie che mettono a rischio la pace mondiale o di un popolo? Cosa dobbiamo fare, allora?

La risposta è: molto, poiché tutti siamo comunicatori nell’era delle reti sciali, dove per molti il proprio mondo e la propria fonte di informazione si riduce a Facebook, dove viene diffusa una foto, una notizia, un testo con il dito e molte volte anche senza pensarci. Se siamo per la notizia buona o per quella falsa, lo decidiamo solamente noi, ognuno di noi ed in ogni momento.

Tre storie reali

  • Uno schoenstattiano cileno ha diffuso tramite Twitter una notizia riguardo un rifugiato arabo in Germania che ha ricevuto un sostegno finanziario per circa 65 bambini, avendo fatto arrivare le sue 10 spose e tutti i lori figli in Germania, e ha usato questa notizia per chiamare a dinfendersi dai musulmani che vogliono distruggere la cultura occidentale. Il problema: le notizie diffuse derivavano da una traduzione (pessima, come di consueto) di una falsa propaganda (o fake news, false notizie) fatta dal partito di destra tedesco AfD.
  • Una signora argentina del Movimento, nel suo dolore per un attacco delle femministe contro la Vergine in un luogo remoto dell’Argentina, ha inviato decine di foto scandalose dell’evento a tutti i gruppi di Whatsapp in tutto il mondo, esprimendo la sua rabbia, ma ha anche dato un’enorme visibilità al gruppo di femministe e ne ha fatto parlare per giorni.
  • Uno schoenstattiano ha trovato un testo poetico attribuito a Papa Francesco con bellissimi consigli, ma null’affatto religiosi, su come raggiungere la felicità umana e lo ha diffuso, senza pensarci due volte, a tutti i suoi contatti, pubblicandolo anche su una rivista di Schoenstatt a livello nazionale. L’unico problema è che questo testo non ha nulla a che vedere con Papa Francesco.

Quante emozioni negative! Quanto tempo perso!

Ognuno di noi può frenare la Cultura delle false notizie e contribuire ad una comunicazione di verità e libertà.

La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’unica Giornata Mondiale stabilita dal Concilio Vaticano II (“Inter Mirifica”, 1963), è celebrata in molti paesi, su raccomandazione dei vescovi del mondo, la domenica precedente alla Pentecoste (nel 2018 sarà. il 13 maggio).

Il messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali è pubblicato tradizionalmente nel giorno della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti (24 gennaio).

Originale: spagnolo, 30.09.2017. Traduzione: Alessia Lullo, Roma, Italia

 

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