Postato su 2015-12-23 In Progetti

Un pellegrinaggio continuo

PARAGUAY, Pastorale della Carcere la “Visitazione di Maria”, per Abrahán Martínez y Rafael Medina •

L’8 dicembre è una data in cui si manifesta con forza la devozione: nelle sue migliaia di pellegrini che camminano chilometri per arrivare fino al Santuario della Madonna di Caacupé, dove nostra Madre riceve i suoi figli con quello stesso amore, con cui ha accompagnato suo figlio Gesù durante tutta la sua missione, perfino la stessa croce! Quella croce con cui ci è stato fatto il regalo più grande attraverso il discepolo amato. Quel regalo si chiama Maria.

Una processione dentro la carcere.

IMG_20151208_110642-gQuesto anno abbiamo sperimentato un pellegrinaggio di ‘pochi metri’, il cui cammino non avviene tra villaggi e campagne, ma che si trova tra inferriate e corridoi, con tante storie silenziose di una società, in cui la giustizia si assomiglia di più a un privilegio che ad un diritto.

Si tratta della processione che la Pastorale della Carcere “Visitazione di Maria” ha fatto nella carcere degli adolescenti di Itaguá. P. Pedro Kuhlcke al terminare una preziosa Messa comincia un pellegrinaggio con la Immagine di nostra Madre di Caacupé accompagnata con preghiere, devozione, fede e speranza e con molte altre immagini. Una umile chitarra fermava il suo canto davanti ad ogni padiglione per salutare Tupӓsy Caacupé con un’Ave Maria. Così abbiamo percorso tutti i padiglioni, fino a ritornare al loro santuario, che è una piccola sala per tutti gli usi nell’istituto. In questo modo Maria ancora una volta si fa presente nella semplicità e l’umiltà di tanti cuori, che in Lei trovano la speranza di conquistare una vera libertà.

Sperimentando l´amore di Cristo

IMG_20151208_103840-gCome gruppo di Pastorale della Carcere, il nostro pellegrinaggio non si riduce solo a questa celebrazione. Dal principio dell´anno, ogni sabato è un nuovo miracolo e un nuovo pellegrinaggio, sia nei gruppi di catechesi, nella merenda abbondante per 180 ragazzi eternamente affamati, nel sacramento della confessione tanto richiesto dai ragazzi, o nelle storie tanto tristi che in confidenza ogni ragazzo ci regala.

Mai avevamo immaginato essere in una processione dentro una carcere, in un posto tanto precario, dove avremmo sperimentato in una maniera tanto forte l´amore di Cristo, che ci parla nelle cose più semplici: attraverso le storie di ogni ragazzo, attraverso ogni “Grazie, fratello!” che ascoltiamo da parte loro, attraverso ogni abbraccio forte… Y pensare che l’unico di che si ha bisogno è offrirsi come strumento, e la Divina Provvidenza si incarica di tutto il resto! Noi solo seminiamo e coltiviamo. E lo Spirito Santo fa crescere, regala raccolti meravigliosi.

Chiamati a dare testimonianza di fede

Questo pellegrinaggio non ha pausa, né conosce riposo, poiché Cristo ci chiama a dare testimonianza di fede, senza guardare le nostre miserie ci chiama alla sua verità, nello stesso modo che chiama ogni ragazzo privato della sua libertà. Questo è un cammino che appena comincia. Questo pellegrinaggio aspira a conquistare il cuore dei più dimenticati. Con la nostra speranza posta nella misericordia di Cristo, semplicemente camminando, offrendo speranza a ciascuno dei figli prediletti di Maria.

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Uso previsto: P. Pedro Kuehlcke, Casa Madre de Tuparenda
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Lo facciamo per loro.

Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata – Argentina.

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