Postato su 2015-10-16 In Progetti

Al servizio del crescente movimento di Schoenstatt in Cuba

CUBA, Juan Vicente Escobar e Juan Miguel de la Fuente •

La nostra prima impressione di Cuba è stata, letteralmente, un colpa di caldo in faccia, quando andiamo giù per terra!. Arrivati al piccolo aeroporto della Habana, ci siamo persi, ma ci aspettavano 23 spagnoli (alcuni cubani) cantando l’inno di Franz Reinisch a tutto volume: è stata una entrata trionfale (quindi anche se ci siamo persi non ci siamo lamentati). Dopodiché abbiamo salutato le missionarie di Spagna, con molte lacrime di gioia: tornate presto… non vi dimenticheremo…ec., ec., dei cubani e… dei cileni (ancora adesso piangiamo).

Nella parrocchia di Santa Cruz del Sur

Il viaggio dalla Habana fino a Santa Cruz è stata una esperienza “cubanizadora”, un viaggio di dieci ore in un camion con poltrone (e pensavamo che non era bello perché ancora non avevamo ancora conosciuto gli altri camion). Ma va bé, abbiamo mangiato cose molto buone, viaggiato molto, dormito con molto caldo e la mattina molto presto siamo arrivati a casa nostra nella parrocchia de Santa Cruz del Sur.

Qui abbiamo vissuto con Padre Bladimir (Federazione dei sacerdoti diocesani di Schoenstatt), sua madre, María (che è come la nostra mamma qui), qualche seminarista che va e viene e due cani: Shakira, la brava, e Napoleón, suo figlio, che è un cane tonto e simpatico.

10644202_10153213152077620_8775912102594508665_o

Prego al Padre con la gioventù di Schoenstatt della parrocchia

La prima settimana abbiamo avuto un atterraggio forzoso con la novena della Madonna della Carità del Cobre, festa decorrente il 8 settembre, con bellissimi e rivitalizzanti lodi che cominciavano alle

6.30 del mattino, di cui siamo diventati dei “fanatici”. Abbiamo anche percorso Santa Cruz con carrozze a cavallo con la Madonna e tante altre cose che portavamo con noi, con tanto e musica, e alle persone piaceva moltissimo!. Quello che ci è rimasto ben in chiaro, e che se si decide di andare al Cobre, bisogna portare una Madonna della Carità (e non vogliamo ne fiori ne stampini). Abbiamo partecipata della Eucaristia con la Madonna in tutti i quartieri del paese e nelle case dei fedeli, e abbiamo visto che i cubani sono estremamente devoti alla Madonna della Carità, la Patrona del paese. Alla fine di ogni messa, con i giovani di Schoenstatt di Santa Cruz, facevamo una preghiera per la notte preparata da loro, alla quale si aggiungevano altri giovani.

Abbiamo pregato al Padre come mai prima lo avevamo fatto. C’era un libro ogni 3 persone e lo sapevano meglio di noi stessi; è stata una esperienza fortissima, considerando che Schoenstatt ha meno di un’anno li.

12002095_981631415191204_3676718634678238995_n

Battessimo di quaranta tre persone

Nella vigilia della festa della Madonna, abbiamo dovuto preparare una “festa”. Animata da Yanitza e Juan Miguel (Charlie), con giochi, tesori nascosti nel tempio, ballo, e una banda sorpresa. Finisce con il canto de “las mañanitas” alla Madonna della Carità e altri canti con la banda. Il giorno dopo, nella festa della Madonna, ci sono battezzati in massa (43 persone), Santa Messa e precessione per le strade di Santa Cruz, tutto è venuto al meglio.

Preparazione della vigilia in attesa del Papa

Dopodiché ci sono stati alcuni giorni di riposo, ma al improvviso ci hanno avvisato che i giovani della parrocchia dovevamo preparare la vigilia per la gioventù di tutta la provincia di Camagüey, in attesa della visita del Papa a Holguín. E’ stata una grande sorpresa per tutti i giovani, che erano molto emozionati e compromessi con questo compito. Abbiamo lavorato moltissimo, dipingendo maglioni, striscioni, tele, e praticando delle bellissime coreografie che faticavamo a ricordare (abbiamo lasciato il nostro meglio come ballerini in Cile…) fra altre cose.

11990512_981630655191280_3787236160259891988_n

Giovani, bambini e adulti vogliono sapere di più sul movimento

Gli ultimi giorni sono stati delineati per il terremoto in Cile, e per il 18, che ce lo hanno celebrato con molto affetto, con un vino cileno e “sopaipillas” che abbiamo fatto e sono rimasti abbastanza accettabili. Abbiamo anche celebrato la nostra prima Messa d’alleanza il 18 settembre, ed è stata bellissima, popolare e vissuta (e anche molto diversa).

Il passaggio delle spagnolo ha motivato molte persone ad avvicinarsi a Schoenstatt e alla fede, ci siamo sentiti un po anticipati, c’è già molto movimento nella parrocchia: giovani, bambini e adulti vogliono saperne di più sul movimento. E’ partito il primo gruppo di alleate, seguito dalla bambine apostoli, la lega apostolica di madri e tutti quelli che si alzano presto.

españolas

Missione Cuba

Missione Cuba è un progetto della Gioventù Maschile del Santuario di Campanario, Cile. Invito dal P. Bladimir, della Federazione di Sacerdoti diocesani di Schoenstatt in Cuba, attualmente lavorando in Camagüey, secondo gruppo di giovani schoenstattiani. Questa è la città dove P. Bladimir ha iniziato la missione dei gruppi di Schoenstatt. Rimangono alcuni mesi al servizio di Schoenstatt in Cuba. Per qualche settimana sono rimasti anche in Camagüey circa 25 giovani della Gioventù Femminile di Spagna. L’inizio di Schoenstatt in Cuba appartiene alla prima generazione della Missione Cuba da 10 0 15 anni fa.

Originale: spagnolo. Traduzione: Gisela Ciola, Trento, Italia

Tags: , , , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *