Postato su 2015-08-07 In Progetti

Era l’immagine dell’abbandono, della mancanza di dignità, e dello sconforto

Paraguay, Ismelda Vasquez, membro del Circolo dei Membri 36 dell’Opera Familiare di San Lorenzo, “Splendore del Tabor”, e della Pastorale penitenziaria “Visitazione di Maria” •

Una domenica. La Messa a Tuparenda, celebrata da P. Pedro Kuhlcke, che dopo la fine della Messa ci racconta un po’ intorno alla Pastorale Penitenziaria del C.E.I. (Centro educativo di Itaugua, la Carcere dei minorenni) ed invita come solo lui sa fare, a partecipare. Io ho sentito che il messaggio era per me e che era un’occasione per fare un servizio, che poteva soprattutto essere un grande apostolato, che io stavo cercando. Ho chiamato P. Kuelcke, e da quel maggio 2014 tutti i sabati vado con lui ed altre persone che fanno parte di quel prezioso appoggio verso i più bisognosi, alla Pastorale penitenziaria “Visitazione di Maria”.

Tanti non hanno famiglia, la loro casa è sempre stata la strada …

IMG_20150330_104831La prima volta che ho partecipato, ho sentito tanta paura, la sensazione di insicurezza, lo sconforto, mi sono sentita insicura di quello che facevo. Non dimentico quel giorno che volevo ritornare a casa per farmi un bagno, perché sentivo intorno a me un odore tanto differente! Poi mi sono resa conto che era l’immagine dell’abbandono, della mancanza di dignità, dello sconforto, di alcuni giovani adolescenti, che senza una famiglia, s’incaricava di loro “il Signore Stato” che anche li ha abbandonati! Se voi li poteste vedere.

Vi dirò che sono giovani che dvrebbero andare a scuola, sotto la protezione di un adulto, dei loro genitori. Ma questa non è la loro realtà. Molti non hanno casa e la strada sempre è stata la loro casa. E senza nessuna opzione hanno fatto cose che li hanno portati dove sono ora. Non approvo la delinquenza, ma la mancanza di opportunità è qualcosa che definisce questa ragazzi, e quando li pescano in fragrante li portano a un luogo molto meno degno, dove vivono qualsiasi tipo di situazione, che probabilmente voi non potrete immaginare. La fame e la solitudine sono alcune delle cose che cerchiamo di soddisfare con il nostro appoggio, con la merenda di tutti i sabati. È perciò che permanentemente chiediamo: sono 160 giovani cui assistiamo, e ogni sabato la merenda ci deve essere! Naturalmente che la Divina Providenza non ha mai mancato! Quella frase: “Lei farà miracoli, Lei provvederà!”, o quando siamo meno fiduciosi: “Lei non si lascia vincere in generosità”, sono le nostre frasi permanenti.

L’Incontro a Tuparenda

IMG_20150330_112004Il sabato è il migliore giorno della mia vita, il giorno che ricevo più baci, più abbracci e più richieste! Uno non può abbandonare questo servizio, perché sa che tutti i sabati gli sguardi dei ragazzi sono rivolti alla rete di sicurezza, con la speranza di vederci caricati di cose che possono sollevare un po’ la fame, e sfogarsi con alcune cose. E anche il momento di evangelizzare, di parlare loro della presenza di Dio e de la Sua Santissima Madre, la Nostra Mamma…Il più importante è che già abbiamo percepito la fecondità di questo apostolato in varie occasione: quando qualche domenica a Tuparenda vedi a uno di loro con un sorriso che non ha prezzo, e al salutarlo ti dice “Eccomi, sono qui!” Naturalmente il sorriso del Padre Pedro è ancora più grande tanto grande quanto la vicinanza a questi giovani pieni di speranza, che tutta la loro vita sia differente d’ora in poi. È lì che dobbiamo stare e collaborare, per aiutarli a non cadere di nuovo, e così costruire una società migliore, comprensiva, con la presenza di Dio Padre.

Come donare?

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Uso previsto: P.Pedro Kuehicke, Casa Madre de Tuparenda

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Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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