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Postato su 2021-12-28 In opere di misericordia

La cena di Natale nel carcere minorile

PARAGUAY, Cristy Santacruz •

Dal 2016 ho raccolto la sfida di un volontariato per nulla facile, motivata da una richiesta di padre Pedro Kühlcke: visitare ogni sabato il Centro Educativo Itauguá e Cele (Centro Educativo La Esperanza), entrambi per giovani privati della libertà, portando la catechesi, senza dimenticare la merenda. —

Cena de Navidad en la cárcel de menoresSenza dubbio, ho dovuto vincere i miei pregiudizi e timori, ma alla fine di quest’anno, questi ragazzi ogni sabato ci hanno lasciato un insegnamento nuovo e mille aneddoti. Da quando è iniziata la pastorale, non si è interrotta neppure un sabato, finché non è arrivata la pandemia…

Molte volte chiedono a P. Pedro «Cosa ci porti sabato, padre?».

E lui risponde: «Biscotti duri e acqua calda».

E loro rispondono senza esitazione che non importa, che l’importante è che andiamo e che stiamo con loro. Per molti, siamo l’unica visita che ricevono.

Le “scuse” per entrare nelle loro vite

La merenda e la catechesi sono solo una scusa per entrare nelle loro vite e, in un certo senso, insegnare che c’è qualcosa di differente e migliore per loro, lontano dai vizi e dalla delinquenza. La maggioranza, qui, è composta da giovani in situazioni di vulnerabilità.

Bambini e ragazzi giovani vittime di violenza familiare, di genitori e familiari tossicodipendenti, o che da piccoli hanno convissuto con il microtraffico (NdR: le “piccole quantità” di droga che un trafficante porta per lo spaccio diretto nelle strade o in qualche luogo pubblico). C’è di tutto, senza dubbio, e non possiamo «salvarli» tutti, però ogni tanto assistiamo a veri miracoli di trasformazione.

Alcuni giovani che non si avvicinavano, chiedono di essere battezzati; quel ribelle, ci regala il miglior messaggio di Natale … e si, queste feste sono senz’altro le più difficili. Comprendendo questo, dall’inizio della pastorale non è mai mancata la «Cena di Natale» che gli portiamo il 24 dicembre.

Cena de Navidad en la cárcel de menores

La grande festa

È una grande festa, portiamo loro alcuni regali, un po’ di musica, dove sono loro stessi i protagonisti con qualche canzone, ma dove soprattutto affiora l’umanità e quelli che alzavano un muro di durezza e indifferenza nei nostri confronti si lasciano andare in un abbraccio e un pranzo.

Per molti è la prima volta che fanno una cena di Natale, alcuni solo conoscevano l’eccesso di alcol e droghe di queste ricorrenze, nelle quali delinquere era un modo per sopravvivere. Oggi sono sorpresi che alcuni estranei si sono uniti a loro invece di stare nelle proprie case.

Questo 24 dicembre vogliamo tornare ad accompagnarli. Per questo ricorro alla magia di twitter (dove all’inizio l’ho pubblicato) affinché ci aiutiate a rendere possibile un «Natale per tutti».

Sí, il 2021 non è stato facile, ma per un cuore generoso tutto è possibile!

Forse puoi aiutare. Altrimenti puoi contribuire diffondendo questo articolo su WhatsApp, Facebook, Twitter, Pinterest o via Mail… Oppure, puoi pregare affinché qualcuno concretizzi l’aiuto o preghi per noi e, ancor di più, preghi per questi giovani che andiamo a visitare nella notte di Natale.

 

 

<strong>Donazione</strong>
Conto corrente in Paraguay
Banco GNB
Cta Nro. 001-065259-003
Congregazione Padri di Schoenstatt

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Nome: Schönstatt-Patres International e. V.
IBAN: DE91 4006 0265 0003 1616 26
BIC/SWIFT: GENODEM1DKM
La causale: P. Pedro Kühlcke, Pastorale carceraria

Cena de Navidad en la cárcel de menores

Orignale: Spagnolo, 20.12.2021. Traduzione: Federico Bauml, Roma, Italia

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