Postato su 2017-09-21 In Missioni

Buon viaggio, Piero, e buona missione!

ITALIA, Gian Francesco Romano •

“Non voglio imitare qualcun’altro, voglio essere la migliore versione possibile di Piero”. Se non è propriamente un ideale personale, è qualcosa che gli va molto vicino. A pronunciarlo ripetutamente nei suoi 12 mesi di missione a Roma è stato Piero Fiorio, un ragazzone paraguayano arrivato nella Città Eterna poco più che ventenne, ma già capace di lasciare il segno nelle persone che ha incontrato.

La missione nella missione

Paraguayano, con sangue italiano nelle vene e l’aspetto di un vichingo: già questo basterebbe a rappresentare la singolarità di questo missionario dai molti talenti e dalle indubbie doti di leadership. Piero è giunto a Roma a settembre 2016, nell’ambito della “Misión Roma”, il progetto apostolico portato avanti dalla Gioventù Maschile del Paraguay per aiutare a fondare a Roma la Gioventù Maschile. In questo contesto lui ha avuto una “missione nella missione”: quella di preparare il terreno al terzo gruppo di missionari, che sarebbe arrivato – non senza difficoltà – a febbraio 2017.

Facilitato dalla buona conoscenza pregressa della lingua, e accompagnato dai suoi compagni di avventura e amici Mauricio Talavera, Martín Candia, Juan Leucke e Rodrigo Sosa, Piero ha potuto conoscere in anticipo le sfide della missione nella capitale d’Italia e così aiutare nell’inserimento i nuovi missionari che lo hanno raggiunto ad inizio 2017 (Luis Ramírez, Stefano Marazzi, Ricardo Villalba). E nel corso dei mesi di missione si è man a mano integrato sempre più nei vari gruppi che accompagnano le attività del Movimento a Roma, prime fra tutti quelle che hanno luogo presso la parrocchia dei Santi Patroni affidata ai Padri di Schoenstatt: attraverso lo sport con i bambini e i ragazzi del catechismo e del dopo-cresima; attraverso la musica, nell’animazione delle messe parrocchiali e delle celebrazioni presso il Santuario; attraverso la giovialità e la disponibilità, nel rapporto con tutti.

I saluti… regali

In vista della sua partenza, avvenuta martedì 19 settembre, la famiglia romana di Schoenstatt gli ha dedicato praticamente una settimana di saluti approfittando dei vari appuntamenti settimanali dei diversi gruppi: mercoledì 13 un saluto dopo il tradizionale rosario del mercoledì al Santuario “Cor Ecclesiae”; giovedì 14 la grigliata con il gruppo della Gioventù Maschile; venerdì 15 la festa con i ragazzi del dopo-cresima; domenica 17 il saluto del grande gruppo di giovani universitari/lavoratori dopo la messa; e il lunedì successivo, infine, di nuovo al Santuario per l’ultimo saluto, in occasione della messa del 18 del mese.

Insomma, saluti così oggi non ce l’hanno nemmeno più le famiglie reali, eppure non si tratta di nulla d’insolito per la famiglia romana di Schoenstatt, avvezza a testimoniare il proprio affetto a coloro che ad essa si donano con zelo e completamente.

Uniti nell’Alleanza

La missione di Piero a Roma è finita, coronata da molte soddisfazioni; continua però la sua missione personale ad essere “la migliore versione possibile” di sé stesso; e proseguono anche “Misión Roma” e i vari gruppi del Movimento e della parrocchia, che non possono far altro che ringraziare Maria per il dono di tutti i missionari venuti in questi anni, e che certamente continueranno ad impegnarsi per far fruttificare i semi da loro gettati.

Che cos’è Missione Roma?

Tags: , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *