Postato su 2015-10-16 In Missioni

Che cosa ha significato Cuba per me

CUBA/SPAGNA, Elisa Menéndez-Pidal Zabía, della Missione Cuba della Gioventù Femminile di Madrid •

Cuba, dall’inizio è stato qualcosa che è venuto totalmente dalla Provvidenza. La Gioventù Femminile di Madrid voleva avere un progetto per l’estate, ma non sapevano dove, nessun paese sembrava che ci aprisse le sue porte per potere andare, ed è stato dopo il Giubileo, quando alcune ragazze ci siamo incontrate con una testimonianza di un certo Padre Bladimir nel Santuario di Pozuelo .

Personalmente io non sapevo tanto bene che cosa facevo lì, quando ho sentito parlare intorno a Cuba e poco a poco si è acceso in me qualcosa che non sapevo che cosa fosse…E improvvisamente l’abbiamo visto chiaro. Dovevamo andare a Cuba! Le ragazze di Madrid già avevano il progetto dell’estate! Dio ce l’aveva posto davanti.

I seguenti mesi di preparazione sono diventati duri, riunioni di formazione, eventi per raccogliere denaro, pareva che sempre si complicavano le cose, ma avevamo una cosa chiara: il tutto era completamente di Dio e di Maria e sarebbe andato avanti.

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Un benvenuto con l’inno di Franz Reinisch

Infine è giunto il 9 di agosto, ricordo l’ansia che sentivo prima di salire all’aero, pensando all’incredibile che ci aspettava, eravamo tutte molto nervose ed emozionate. All’arrivo ci aspettava una gran sorpresa. P. Bladimir ci aspettava con tutti i ragazzi della parrocchia! E non solo ci hanno accolto con le bandiere della Spagna, Cuba, Schoenstatt, ma anche con l’inno di Franz Reinisch suonando per l’aeroporto! Qui è cominciato tutto e dove hanno cominciato a forgiarsi i vincoli tanto forti con questo gruppo di cubani.

In questo piccolo paese di pescatori

Il nostro compito era molto concreto, non solo era solo aiutare il Padre nelle cose della Parrocchia e in quello che ci fosse richiesto (li abbiamo preparati a un campeggio per bambini piccoli per tutto il popolo di anta Cruz e comunità dei dintorni) era fondare in questo piccolo paese di pescatori, e fare missione..

Durante la mia esperienza lì ho potuto osservare un poco com’è la situazione di Cuba, ed è molto difficile, non conterò cose politiche, né economiche perché tutti sapete com’è il comunismo, ma sì raccontarvi come danneggia la persona.

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Quando un popolo non sa di Dio

Cuba è un paese in cui la ideologia è prima del proprio essere umano, ed è impressionante come il che corrompe l’uomo in tutti sensi. Essi non conoscono che cos’è la libertà interiore, vivono condizionati dal regime e il che danneggia tutti gli ambienti: le famiglie, l’educazione, la diversione, e in che ha più influenza è sulla fede.

Cuba da 50 anni non sente parlare di Dio e coloro che lo potevano trasmettere erano le nonne che adesso piano piano vanno morendo, perciò ci sono due generazioni di gente completamente atee che nemmeno sanno chi è Dio, Gesù, il Papa…..perché tutto questo se lo hanno tolto. Tutto è veramente impressionante, perché se tu ad una società togli Dio le togli la speranza, la voglia di vivere, di avere aspirazioni, di volere sforzarsi. Tutti sono uguali è uguale che tu sappia dipingere bene o che sappia bene di informatica. Nessuno può approfondire quello che sa meglio fare, perché tutti devono avere la stessa condizione di vita, ed è molto triste ad ognuno se gli stringe il cuore, quando vede questo popolo tanto vicino alla Spagna e alle nostre radici.

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Le nonne e la Madonna della Carità

Schoenstatt perciò, è una risposta a quello che loro hanno bisogno, che è famiglia e libertà.in Cuba l’istituzione della famiglia non esiste, la gente non si sposa, non esiste la fedeltà, ilche influenza molto sui bambini. Non hanno libertà interiore, perciò vivono senza speranza e con molti complessi.

Cuba è un paese molto mariano, perciò era molto facile avvicinarsi ai loro cuori attraverso la Madonna della Carità del Rame che è la patrona di Cuba. Castro non la tolse perché l’ha considerata come un’icona di tradizione popolare perciò era molto facile insegnare, che la Madonna della Carità e quella di Schoenstatt erano la stessa Madonna, il che piaceva molto ed emozionava molto.

A me hanno insegnato a pregare

11954676_985766864809290_5248218077428508021_nCome esperienza personale è stata incredibile, non era un volontariato, era una missione che è il più importante per me che è Dio, il carisma di Schoenstatt e vedere come a questi ragazzi della parrocchia li emozionava Padre Kentenich o la Madre (molti di loro hanno fatto l’Alleanza, c’è un gruppo di Apostoli di Maria. di Crociati, di Madri e di Mattinieri)Erano più di Schoenstatt di noi, senza avere Un Santuario ed avevano una fede che sinceramente a me hanno insegnato a pregare. Io non ho mai visto pregare come lo facevano questi ragazzi e come prendevano tuto sul serio, un esempio a seguire inoltre il gran impegno che hanno con la Parrocchia e il Padre e vedere totalmente che lo fanno per Dio e per nessun altro.

L’occidente ha molto da imparare da Cuba. È gente che non ha complessi. Contenti, accoglienti, buoni, che non hanno niente e ti danno tutto; è qualcosa che ti tocca il cuore: vedere gente tanto povera e tanto buona.

Quando vivi così in qualcosa tanto puro e santo, dove non hai le complicazioni, le distrazioni di ogni giorno, dove si dà importanza a quello che veramente lo è, è molto più facile vedere Dio in tutto , perché non c´è cosa che ti impedisca di farlo: nei bambini cantando con loro, giocando, in conversazioni con i cubani…è qualcosa molto forte che ti vuoi portare in Spagna ma non sai come farlo.

Di ritorno a Madrid

Questo è quello che ci succede a noi che abbiamo il privilegio di vedere la realtà del mondo… non te ne vuoi andare, perché lì tutto ti è più facile e ritorni un poco più restio a tutto quello da dove provieni. Ma io credo che ho scoperto quale è l’arma perfetta per tentare di vivere con la stessa illusione di quando vai ad un altro paese: è fare del normale qualcosa fuori del normale. E questo è molto facile, è solamente mettere Dio in tutto quello che fai, dal fare il tuo letto la mattina, fino a sorridere al conduttore dell’autobus, perché un’altra cosa di che ti rendi conto, quando ritorni, è che qui la gente è tutta amareggiata, va dappertutto triste, qui c’è una povertà spirituale brutale. Ti rendi conto che essere cattolico è una gran responsabilità di cui dobbiamo essere coscienti ed essere santi di giorno in giorno, nelle piccole cose e conservandoci fedeli alla nostra Alleanza d’Amore con Maria.

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Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata – Argentina

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