Postato su 2015-04-09 In Missioni

Dalla Cattedrale di Asunción verso la periferia: più di cinquecento giovani in uscita

Di Maria Fischer, from Asunción•

“E pensare che quando abbiamo cominciato le missioni universitarie eravamo solo schoenstattiani e appena venticinque”, commenta Ani Souberlich del team di schoenstatt.org, mentre cerca di arrivare, affrontando un traffico impressionante, alla spianata della Cattedrale di Nostra Signora Assunta in Cielo pochi minuti prima delle otto. Già per strada si vedono i dieci autobus che stanno portando più di cinquecento giovani in diversi posti di missione, intorno a Villarica all’interno del Paese, per vivere la Settimana Santa con la popolazione ed evangelizzare con le loro parole e testimonianza di vita, con le loro preghiere e la Madonna Pellegrina nelle mani.

Tutta la spianata della Cattedrale è occupata dai giovani, tra valige, borse e materassi, sacchi a pelo, termos, casse e scatole, chitarre e bandiere. E sempre più frequenti le Immagini Pellegrine con il Rosario, con tutti i simboli possibili immaginabili di devozione e d’impegno. Andiamo a fare missione, andiamo con la Grande Missionaria! Entusiasmo tangibile nei canti, abbracci e commiati. Gli schoenstattiani che hanno iniziato le Missioni non si sono fermati solo a se stessi: si sono aperti a tutti gli universitari e adesso quelli che offrono cinque giorni per fare i missionari sono più di cinquecento. Chiesa in uscita.

La Vergine Pellegrina di Schoenstatt li accompagna tutti. È Colei che apre le porte, i cuori e che irrobustisce l’animo dei suoi giovani missionari.

Padre Pedro Kuehlcke, un Padre di Schoenstatt con sede a Tuparenda, è uno dei sacerdoti che si mette in cammino per la missione insieme ai giovani; chiede preghiere (naturalmente!), benedice i missionari in uscita. “Andiamo a fare baraonda”, dice José Anibal Argüello della Gioventù Madonna Pellegrina. “Baraonda della Mater, baraonda con Papa Francesco!”

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Originale: Spagnolo / Traduzione: Maria Dolores Congiu, Roma, Italia

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