Postato su 2015-04-09 In Alleanza solidale

In solidarietà con la popolazione di Garissa, Kenya

Di Sarah-Leah Pimentel, Città del Capo, Sudafrica •

Cala su di noi il silenzio del Giovedì Santo. La Chiesa è vuota perché il Santissimo Sacramento è portato all’altare della Reposizione. L’altare è disadorno. Le acquasantiere sono prosciugate. Un senso di paura riempie l’aria, perché sappiamo che cosa sta per accadere. Sappiamo che il Cristo il giorno dopo salirà sul Calvario. Per i peccati del mondo sarà torturato e inchiodato alla Croce. Morrà di una morte atroce. E così sostiamo in silenzio solenne.

Stanotte c’è silenzio anche nella città di Garissa, nel Kenya Orientale. Le autorità hanno dato il segnale del coprifuoco. Questo perché in mattinata un gruppo armato mascherato, con molta probabilità combattenti del gruppo terrorista Al-Shabaab, ha preso d’assalto un’università e centinaia di studenti come ostaggi. Nel corso della giornata sono stati uccisi147 studenti, alcuni dei quali decapitati – ed altri 76 feriti davanti alle forze di sicurezza keniane che sono riuscite a neutralizzare gli uomini armati. Circa 500 studenti sono riusciti a prendere la fuga o sono stati rilasciati in serata. Quando Garissa, la notte precedente, è andata a dormire, non poteva immaginare il terrore che si sarebbe scatenato il giorno dopo. Molte vite sono state cambiate per sempre.

Così, mentre sostiamo raccolti in preghiera, preghiamo anche in solidarietà con gli studenti della Gariss University, per le famiglie di quelli che sono stati uccisi, per quelli che hanno visto i loro amici e colleghi essere uccisi barbaramente. Preghiamo per i superstiti, perché non serbino rancore di odio e paura. Preghiamo anche per il gruppo armato. Cosa che è più difficile. Ma è proprio così, la lezione di Gesù dalla Croce è stata quella di abbandonarsi a Dio e gridare: Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno.

Nella Via Crucis del Venerdì Santo, mentre siamo testimoni del respiro, del suo ultimo respiro sulla Croce, mentre vediamo che la pietra del sepolcro viene posta sulla tomba, preghiamo per questi studenti, molti dei quali martiri, specialmente per quelli che sono stati uccisi solo per essere Cristiani.

Noi siamo Garissa.

Originale: Inglese, Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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