Postato su 2015-01-13 In Alleanza solidale

Charlie Hebdo, piangiamo coloro che non ci facevamo ridere…

ALLEANZA SOLIDALE, mda. La rete cattolica di notizie “Aleteia” ha offerto in spagnolo questo articolo apparso in Padreblog, influente pagina di opinione condotta da vari sacerdoti francesi, parlando della tragedia di Charlie Hebdo: un settimanale cattolico che ha ridicolizzato molte volte anche i cattolici.

A coloro che ci circondano, vogliamo manifestare il nostro dolore e la nostra compassione per le vittime, più conosciute o meno, del barbaro attentato del 7 gennaio. Appoggiamo, come compatrioti, sacerdoti e credenti coloro che sono stati assassinati e i loro cari. Poiché nulla, assolutamente nulla, può giustificare che giornalisti e disegnatori siano stati assassinati.

Piangiamo queste vittime, piangiamo i poliziotti uccisi per averli voluto appoggiare, piangiamo con tutte le loro famiglie il lutto…Alla redazione Charlie-Hebdo, oggettivo principale dei terroristi, diciamo: siamo con voi, nonostante le nostre divergenze e le offese del passato, siamo fratelli nell’umanità, nonostante siano necessario a volte drammi per ricordarlo…”

Siamo sinceri: è vero che spesso noi sacerdoti e fedeli cattolici ci siamo irritati a causa di Charlie-Hebdo!!! Incluso a volte le loro caricature ci hanno ferito nella nostra fede. Avevamo la sensazione che provavano un piacere maligno in provocare, sporcare e volevano colpire. Abbiamo avuto l’occasione di esprimere la pena della maggioranza dei credenti davanti a queste caricature, difficili per noi da guardare.

Ma oggi piangiamo coloro che non ci facevano piacere, “perché nonostante le nostre divergenze e le offese del passato, siamo fratelli nell’umanità, nonostante siano a volte necessari drammi per ricordarlo…

Il Papa e i vescovi – molte volte caratterizzati! – hanno parlato della loro emozione e del loro orrore di fronte a quello che è successo la mattina del 7 gennaio. Questo fanatismo che ha colpito a morte i giornalisti e i poliziotti sta perseguitando nello stesso modo i nostri fratelli cristiani di Oriente….Lì anche i mussulmani sono un loro obiettivo. Questo fanatismo avvicina senza volere coloro che lo vogliono affrontare e che amano la libertà. Ci sforza a volere incontrare quello che abbiamo in comune. Perché è la Francia che si colpisce, attraverso i suoi poliziotti e giornalisti.

Indubbiamente non tutte le vittime erano colonne della Chiesa!…E ciononostante , nei prossimi giorni, offriremo quello che di più bello abbiamo noi cristiani: preghiere per loro, per i loro colleghi e le loro famiglie. Per non parlare dei feriti. Le campane delle nostre Chiese hanno suonato a morto. È stata la nostra modesta dimostrazione di condividere il dolore di tutto un paese unito.

In questi giorni si legge nella Messa, nella lettera di S. Giovanni, questa affermazione: “Dio è amore”. Coloro che uccidono in nome di Dio commettono la peggiore delle profanazioni. Non rispettare la vita, compreso di coloro che ci offendono, è una enorme bestemmia.

La Francia troverà i valori morali e spirituali per affrontare queste barbarie. Il genio aumenta nell’ora della prova. Sarà il miracolo che questi fanatici otterranno nonostante il loro modo di agire: che Francia si unisca intorno al meglio di sé stessa. “Poiché oltre le nostre divergenze e le offese del passato, siamo fratelli nell’umanità, nonostante siano necessari a volte drammi per ricordarlo…”

Fonti: Padreblo, www.aleteia.org


Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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