Postato su 2017-06-15 In Schoenstatt in uscita

Il Rosario ha unito le generazioni alla Casa di Cura delle Piccole Sorelle dei Poveri

ITALIA, Jennifer Stahl •

Sabato 27 maggio, alcuni componenti della Gioventù Femminile di Roma hanno dato l’avvio ad un progetto che prosegue sulla scia delle missioni e dell’apostolato… stavolta, però, nella nostra città! L’idea nasce dalla prima offerta di Josef Engling. Anche noi abbiamo voluto offrire diversi “fiori” alla nostra Mater nel mese di maggio: preghiere, intenzioni ed opere.

Noi, un piccolo gruppetto di ragazze accompagnate dalla spumeggiante Suor Julia delle “Sorelle di Maria” ed alla mamma di una di una delle nostre ragazze, abbiamo pregato il Rosario con gli abitanti in una casa di riposo nel centro di Roma, in Piazza S. Pietro in Vincoli.

Al servizio degli anziani

Le sorelle, le “Piccole Sorelle dei Poveri”, si mettono al servizio degli anziani e preferiscono rimanere sempre piccole, vivendo così continuamente nella gioia di chiedere e di ricevere aiuto da Dio.

In questo spirito, tutti, sia le sorelle sia gli anziani, ci hanno dato il benvenuto, gioiosi e con tanto affetto.

Riuniti nella piccola Chiesa all’interno della struttura, Chiara ci ha presentate e cantando e suonando ci siamo recati in processione seguendo la Madonna di Fatima verso la grotta di Lourdes nel giardino; lì, alla Madonna di Lourdes e alla Madonna di Fatima si è unita la Madre Pellegrina con Gesù.

Alessia ha pregato le introduzioni ai cinque misteri, mentre le cinque decine sono state recitate dagli abitanti della casa. Dopo il Rosario abbiamo rallegrato gli anziani con i canti di Schoenstatt, addirittura in spagnolo! e altri bellissimi canti mariani; ci siamo scambiati i racconti delle nostre vite, mentre le Piccole Sorelle preparavano per tutti noi una merenda con dolci e bibite, tra cui una meravigliosa torta fatta dalla mamma della nostra Chiara.

Denise ci ha commossi con la sua introduzione su Schoenstatt e sulla Madre Tre Volte Ammirabile; Lei è stata accolta calorosamente dagli anziani che avevano già pregato davanti all’icona della Madre Pellegrina, accogliendola insieme ed ognuno nel silenzio della propria stanza. Adesso i nostri nuovi amici ed amiche attendono l’arrivo di una Mater tutta loro e anche una nostra prossima visita, per trascorrere altre ore in preghiera e compagnia.

Esperienze come questa ci ricordano il vero senso della vita cristiana che, come ha detto Denise, è salvare più persone possibili.

Aiutare ed essere aiutati, salvare ed essere salvati. Non c’è modo migliore di imparare questo da chi vive l’”essere piccolo” nella quotidianità.

Ne sono un esempio le Sorelle che abbiamo conosciuto, la nostra instancabile ed amorevole Suor Julia che ci accompagna costantemente e le donne e gli uomini – potrebbero essere i nostri nonni – che ci hanno accolte lo scorso sabato… Loro che rimangono piccoli davanti alle difficoltà e sofferenze fisiche dovute all’età; umili, ma sapienti grazie alle esperienze vissute che ci hanno in parte trasmesso; allegri e ricchi di vita, capaci di vivere il momento! In loro vediamo e viviamo pienamente Gesù Cristo e la nostra Mater. Con gioia vogliamo continuare ad accompagnarli!

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