Postato su 2015-08-23 In Progetti, Schoenstatt in uscita

“Tutti li hanno abbandonati, ora non possiamo abbandonarli anche noi”

PARAGUAY, Roberto D. González Brizuela, membro della Pastorale Penitenziaria “Visitación de Maria” •

È impossibile descrivere tutto ciò che ho vissuto negli ultimi due mesi nel C.E.I. (Centro Educativo Itauguá) con Padre Pedro, con i detenuti e con tutti quelli che ci vanno ogni sabato – e quand’è possibile anche negli altri giorni. Fin dal primo giorno in cui ho varcato il Centro ha fatto su di me un’impressione molto forte, molto forte nel senso che nel posto dove meno me lo aspettavo – e mai potevo immaginare – avrei trovato la gioia, mi sarei confessato, avrei ascoltato la Messa, e più di ogni altra cosa avrei trovato degli amici dai quali ho imparato molte cose. Ogni visita è una nuova occasione per imparare qualcosa, soprattutto la lingua Guaranì che non ho mai parlato prima, al di fuori di singole frasi.

Il Centro ha un’atmosfera diversa da come pensavo: la gioia dei ragazzi, quando ci incontriamo alla porta d’entrata, non è solo perché portiamo la merenda, giochi o musica, ma perché viene il loro “fratello” (come veniamo chiamati da loro) per passare insieme un pomeriggio, che spesso si protrae fino a sera, un fratello con cui possono parlare di tutto e a cui possono attenersi, che non è venuto a condannarli, ma per giocare con loro, parlare della vita – ma della vita di Dio, insegnando loro la sua Parola.

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Sul Lungomare Costanera di Asuncion, prima dell’incontro con Papa Francesco

Ogni sabato è un dono della nostra Madre

Per me è molto difficile, ma talvolta andare al Centro C.E.I. è fonte di gioia, perché posso vedere e ascoltare le storie dalla loro bocca e mi rendo sempre più conto che il nostro sistema giuridico, in cui lavoro, non risponde come dovrebbe alle necessità di questi ragazzi, che molte volte non dovrebbero stare lì o se ci devono stare la loro situazione è abbastanza precaria. E lo star lì non li aiuta minimamene a migliorare .

Ogni sabato è un dono della nostra Madre e grazie a Lei ci ritroviamo là tutte le settimane. Questo dono mi ha dato l’occasione di conoscere queste persone straordinarie, che oggi posso chiamare amici e alcuni di loro persino miei figliocci! Ma i doni non finiscono mai di scorrere in questo luogo: con alcuni di loro siamo potuti andare all’incontro con il Santo Padre sul Lungomare di Costanera! Vedere Orlando come leggeva il Vangelo! E come ha avuto la possibilità di parlare con Sua Santità! Io credo che ciò non abbia prezzo.

“Tutti li hanno abbandonati, ora non possiamo abbandonarli anche noi”.

 Ahm1cHef4PNm8Vl2GMq9Jzanarn-x6duRBnvP2LRjQuB Fotografia: Spuntino del Sabato (Foto: Belinda Gómez)

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Causale: P. Pedro Kühlcke, Pastorale Penitenziaria/Casa Madre de Tuparenda

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Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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