Postato su 2015-06-09 In Schoenstatt in uscita

Molte cose che cominciamo noi ora, sono cose che Schoenstatt fa qui già da tempo – Il Vescovo Ausiliare Florian Wörner in visita al Movimento di Schoenstatt di Memhölz

GERMANIA, Memhölz, Maria Fischer •

“Molte cose che cominciamo noi ora, sono cose che Schoenstatt fa qui già da tempo”, sono le parole del Vescovo Ausiliare Florian Wörner, dopo la presentazione dei partecipanti nel pomeriggio del 18 Maggio, nel Salone del Centro di Schoenstatt di Memhölz. Dopo che 33 Membri del Movimento di Schoenstatt avevano esposto chi sono e che cosa fanno, questa reazione del Vescovo Ausiliare Wörner, Augusta – Direttore dell’Istituto per la Nuova Evangelizzazione della Diocesi – più che una bella sintesi o un bell’elogio è un’esortazione concreta alla collaborazione. Così com’e già avvenuto con le “Misiones” – dopo che la Gioventù di Schoenstatt ne aveva svolto due a Dillingen, nella Diocesi di Augusta e che il Vescovo Ausiliare Wörner ha avuto modo di conoscere qui – conversando con i giovani e con Padre Frank Riedel si è informato più da vicino, dando infine il via alle Settimane Missionarie della Diocesi, orientate alle “Misiones”, con la partecipazione di singoli schoenstattiani e sostenute da giovani del “Basical”, un tempo di orientamento spirituale, sempre per impulso della Diocesi. E soggiunge, che queste settimane missionarie portano vita nelle comunità parrocchiali. Racconta poi, parlando della missione porta-a-porta di Vöhringen, che “Era la gioia della grande attesa dei giovani che vengono e suonano alla porta”. “La gente per strada si chiedeva a vicenda: Verranno anche da noi?” O un signore, dapprima molto scettico, che ha sentito parlare dalla moglie della visita missionaria dei giovani e che dirà poi davanti agli uomini riuniti: Dobbiamo portare la nostra fede più attivamente nella vita. E il Vescovo Ausiliare Wörner ha un sogno di tali Missioni in tutte le mille parrocchie della Diocesi “affinché noi riusciamo ad indurre un cambiamento ed abbracciare Cristo.“ E: “Noi ringraziamo Schoenstatt per quest’idea.”

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“Non si tratta più di riconoscimento, si tratta di lavoro”

Qualcuno in sala è semplicemente affascinato, altri ammutoliscono perché capiscono di trovarsi quasi inaspettatamente nel cuore del 31 Maggio, ossia in quell’anelito di Padre Kentenich di offrire alla Chiesa, dopo anni di tentativi, di crescita e di affermazione, ciò che nello spazio protetto di Schoenstatt, nel suo laboratorio e poi nell’impegno nel mondo, ha superato la prova di vita autentica. Nel 1949 Chiesa e Schoenstatt erano ancora all’inizio. E a lungo si è trattato soprattutto del riconoscimento di Schoenstatt nella Chiesa. Nella preparazione al Giubileo del Centenario si è risvegliato nuovamente e fortemente il desiderio di mettere a disposizione i frutti dell’Alleanza d’Amore, con umiltà e riconoscenza. Ed ora, questo 18 Maggio, viene un vescovo e lo chiede apertamente.

E questo in tutti e cinque gli ambiti della Cultura dell’Alleanza, che la Conferenza 2014 ha definito e che Gertrud e Norbert Jehle hanno scelto come filo conduttore per la presentazione del lavoro di Schoenstatt: Matrimonio e Famiglia, Gioventù, Chiesa, Società, Pedagogia.

Dopo questo pomeriggio non è più necessario che qualcuno metta in risalto che è più facile dire ciò che Schoenstatt fa, piuttosto che spiegare come funziona con le Federazioni, Istituti e Comunità Lega e con l’ispirazione, la dipendenza e la vita comunitaria. E neanche spieghi che le storie restano impresse nella memoria meglio di teorie fondamentali.

Il Vescovo Ausiliare Wörner approfondisce particolarmente la diversificazione nell’ambito della Pastorale della Famiglia, che egli definisce come fattore “che arricchisce ed è importante”. “Quanto più a lungo vivono gli uomini e quindi più a lungo anche nel matrimonio, tanto più si deve agire.”

Arrivato il momento, non più tanto lungo, tra stuzzichini e bibite, il Vescovo Ausiliare Florian Wörner e Andreas Theurer – uno dei relatori che lo ha accompagnato a quest’incontro – si prendono molto tempo per le domande. Don Buchenberg di Waltenhofen ringrazia per il lavoro pastorale che Don Leonhard Erhard, parroco a risposo, dona ancora nel Centro di Schoenstatt, mentre in uno dei tavoli da bar alcuni schoenstattiani pensano come si possa tradurre in pratica quest’avvenimento e questo compito di collaborazione. Non si tratta più di riconoscimento, si tratta di lavoro. Questo Vescovo Ausiliare si aspetta qualcosa da Schoenstatt, qui nella Diocesi, e precisamente ora.

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Celebrazione dell’Alleanza nella Novena di Pentecoste

Davanti al Santuario molti stanno già ad attendere il Vescovo Ausiliare che parteciperà alla Celebrazione dell’Alleanza nella Novena di Pentecoste. Ed esprime fin dall’inizio la sua gioia.

Dopo l’introduzione di Don Leonhard Erhard viene letto un passaggio del Messaggio di Papa Francesco al Movimento di Schoenstatt nell’Udienza giubilare del 25 Ottobre.

All’inizio della predica, il Vescovo Ausiliare Wörner entra nel merito di questo messaggio sulla “Famiglia”, per passare poi al dipinto di “Maria Scioglitrice di Nodi”. Quest’Immagine Sacra, che si trova nella Chiesa cattolica di pellegrinaggio di San Pietro del Perlach, nella città di Augusta, è particolarmente venerata da Papa Francesco, il quale aveva portato con sé delle copie in Argentina, dove l’ha resa anche popolare. A Buenos Aires, nella Chiesa di San Giuseppe, centinaia di persone pregano giorno e notte davanti a quest’Immagine della Madre del Signore, convinti che lei renda possibile l’impossibile. E che operi l’incredibile. Con lei in Alleanza – ha detto il Vescovo Ausiliare Wörner – possiamo anche noi diventare, nella fede, nuovamente competenti e in grado di parlare, vedere la Chiesa come Famiglia di Dio e dare attraverso di lei nuovamente sicurezza interiore, mettere in pratica giorno per giorno il Vangelo e fare nostro lo stile di vita di Gesù con la testimonianza delle opere concrete.

Riprendendo ancora una volta il Messaggio di Papa Francesco, che lo ha visibilmente colpito nel passaggio in cui egli incoraggia a creare una Chiesa che dia patria interiore, dove non ci sono orfani e dove c’è poca solitudine, perché là c’è una Mamma, perché là c’è la Mamma di noi tutti.

Libri dell’Udienza per il Vescovo Ausiliare

150601-08-memhoelz-woernerGrande è poi la nostra sorpresa e gioia, quando Suor Ingrid-Maria gli porge alcuni esemplari del Libro dell’Udienza – uno direttamente per lui e gli altri per i suoi collaboratori! Sono stati venduti più di 500 esemplari solo della edizione tedesca e dai 200 ai 400 nelle altre quattro lingue in cui il libro è stato stampato ai primi dell’anno, e circa 1500 in spagnolo. E il Vescovo Ausiliare Wörner è abbastanza sicuro di essere il primo Vescovo (a parte i vescovi schoenstattiani Pistilli, Zollitsch e Gerber…) che riceve il libro in regalo. A gioia e conferma di tutti coloro che hanno avuto quest’idea pazzesca di rendere “regalabile” il Messaggio di Papa Francesco sotto forma di libro.

Come sempre, i presenti “riempiono i foglietti” dei contributi del Capitale di Grazie – affinché la Madonna renda possibile l’impossibile e sciolga i nodi, a partire – anche e nuovamente e ripetutamente – da qui. I foglietti raccolti vengono bruciati nel fuoco dell’Alleanza e il Vescovo Ausiliare con il suo relatore fanno altrettanto.

E poiché “natura e grazia” sono inscindibili, c’è alla fine ancora un rinfresco con pasticcini … e ad un certo punto – quando si è già fatto buio da un bel po’e alcuni che hanno un lungo tratto di strada di ritorno davanti a sé riescono finalmente a staccarsi e partire – si sente uno stupito: “Il Vescovo è ancora qui…”

Fotografie

22 de mayo de 2015 – Memhölz

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Originale: Tedesco. Traduzione: Maria Dolores Congiu, Roma, Italia

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