Postato su 2014-05-17 In Schoenstatt in uscita

Un Pellegrinaggio a Canaan

GRUPPO DI LAVORO PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI, Rettore P. Egon M. Zillekens. Il gruppo di lavoro per l’Unità dei Cristiani – un progetto relativamente nuovo, che è sorto fra sacerdoti e laici del Movimento di Schoenstatt in Germania – visita periodicamente altre comunità: solo nell’ascoltare, nell’osservare e cogliere ciò che ispira e motiva gli altri, ciò che gli altri fanno ed auspicano, è possibile imparare a conoscere, e dal rispettoso imparare a conoscere scoprire e stimare le cose in comune e le cose divergenti, riapprezzare il proprio e analizzare criticamente il consueto, sviluppare solidarietà e viverla come nucleo di una cultura d’Alleanza ecumenica.

L’anno scorso il gruppo di lavoro ha fatto visita alla Confraternita di Gesù di Gnadenthal – una comunità formata da donne e uomini che vivono in stato di celibato e da famiglie provenienti da diverse Chiese e Confessioni, alle quali continuano ad appartenere. La Confraternita di Gesù di Gnadenthal ha tenuto quest’anno l’Incontro pastorale di Pasqua nella Casa “Haus Marienau”. Con un’atmosfera di preghiera e di devozione che solo raramente si sperimenta!

Un itinerario di pellegrinaggio che passa per la “Terra di Canaan”

Molti luoghi di Schoenstatt hanno un’onomastica biblica: Monte Moriah, Monte Sion, Santuario “Canaan-Patris” … Un campo familiare quindi, che cinque rappresentanti del Gruppo di Lavoro per l’Unità dei Cristiani hanno percorso nella “Terra di Canaan” della Comunità evangelica delle Sorelle di Maria di Darmstadt. Padre Michael Marmann, Rettore Egon Zillekens, Don Müller parroco, Dr. Löhr ed Inge Wilhelm, sono stati ospiti dal 3 al 5 maggio delle Sorelle di Maria di Darmstadt, una Comunità di Sorelle fondata nel 1947, che chiamano il loro chiostro e l’area circostante “Land Kanaan” (Terra di Canaan) e coltivano già da molti anni una relazione profonda con Schoenstatt. “Cordialmente Benvenuti nel nostro ‘Santuario Originario’ ” si legge per i visitatori di Schoenstatt quando entrano nella Chiesa della Comunità.

Il 4 maggio di ogni anno la Comunità celebra un “Itinerario-di-Canaan” che passa per tutta l’area e a cui noi visitatori siamo naturalmente invitati. Il 4 maggio è una data legata ad avvenimenti essenziali della storia di fondazione e all’acquisto di questo terreno. È impressionante come su questo terreno prendano vita i luoghi biblici: un Lago di Genezareth, un Pozzo di Giacobbe, un Giardino del Getsemani …

Padre Kentenich e Madre Basilea Schlink, la Fondatrice delle Sorelle di Maria di Darmstadt, non si sono mai incontrati. Padre Kentenich ha talvolta citato dei testi di Madre Basilea Schlink, che parlano di una forte fede nella Provvidenza, e nella biblioteca della Comunità delle Sorelle si trovano molti libri di Padre Kentenich. La vita vissuta dalla fede nella Provvidenza ci accompagna passo per passo nell’incontro con le Sorelle e con i Fratelli di Francesco.

Si parla molto e ci si scambia molto. “Insieme per l’Europa”: i preparativi per la Celebrazione della Ricorrenza giubilare della Riforma nel 2017, il rapporto verso la Chiesa Evangelica regionale, i giudeo-messianici come papilla ottica del Cristianesimo, preoccupazioni generazionali (vocazioni) – come dappertutto – speranze e interrogativi…

Commossi

Il Lunedì celebriamo l’Eucaristia. Sì, sacerdoti cattolici celebrano l’Eucaristia con le Sorelle di Maria della Comunità evangelica. Essi adempiono i presupposti che San Giovanni Paolo II ha fissato nell’Enciclica Ut Unum sint, § 46. Dopo la Messa una delle Sorelle mi dice: “Alla Consacrazione ho pianto, perché avviene sul nostro altare.” C’è tanto anelito di unità, di unità in Gesù e attraverso Gesù in questa Comunità, la cui Priora è una giudeo-messianica e la Vice-Priora cattolica. Donne di Chiese evangeliche, di Chiese Libere, Luterani, Metodisti – ciò che li accomuna è la Fede nella Divina Provvidenza e l’Amore verso Gesù Cristo.

È una Celebrazione Eucaristica con una profondità e intensità di partecipazione tutta speciale. Non ricordo di aver mai partecipato all’Eucaristia con una Comunità che accoglie così riconoscente e gioiosa il Calice del Sangue di Cristo. “Fate sempre così?”, chiede una delle Sorelle.

Ed io mi chiedo: Come dobbiamo fare noi?

No, noi non facciamo sempre così. Sono sacerdote dal 1971 e alla Consacrazione pronunzio le parole: “Prendete e bevetene tutti…” – e porgo il Calice con il Sangue di Cristo – nella maggior parte dei casi non proprio a tutti. Ogni tentativo di introdurre la Comunione sotto le due specie non è durato. Ho cominciato nella Parrocchia, ho cominciato a Schoenstatt. Le difficoltà, la questione dell’igiene e del tempo, dell’accuratezza e dell’indietreggiare timoroso di fronte all’inconsueto, che porta i Cristiani a passare oltre il Calice con il Sangue di Cristo che viene loro offerto – tutto ciò mi è ben noto. E proprio la visita presso una Comunità evangelica mi rende nuovamente consapevole di questo desiderio, in modo del tutto nuovo e scottante. Non so proprio come si possa fare. Ma il desiderio resta e dopo questo pellegrinaggio a “Canaan” si è ripresentato.

Originale: Tedesco – Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *