Postato su 2013-12-22 In Schoenstatt in uscita

All’incontro di Gesù per le strade di Madrid

SPAGNA, Fatima Alvarado/mda. Chi lo conosce da vicino dice che è molto probabile che lo faccia a Roma, come lo faceva nella sua Buenos Aires. Chi non lo conosce tanto bene, sa dalle dichiarazioni di “colui che va distribuendo aiuti del Vaticano”, che ha raccontato che “quando uscivo di notte, spesso mi domandava se poteva accompagnarmi”. Quando si è chiesto all’arcivescovo e confidente del Papa argentino, se qualche volta sono avvenute queste uscite, lui sorride con furbizia, il che ha fatto capire che quanto si dice sia la verità. Può darsi che vestito da sacerdote, senza scorta e con qualche accompagnante Francesco Bergoglio cammini per le strade di Roma per accompagnare i senza tetto? Può darsi…Allora se usciamo anche noi, dicono alcuni giovani di Roma può darsi che ci incontriamo con lui….Può darsi. Quello che certamente succederà che s’incontrino con Gesù.

Con Gesù, che “ha scelto vivere la nostra storia così com’è, con tutto il peso delle sue limitazioni e dei suoi drammi. Al farlo ha dimostrato in maniera insuperabile la sua tendenza misericordiosa e piena di amore per le creature umane”, come ha detto Francesco il 18 dicembre. Si incontra a Gesù nelle strade di Roma e di qualsiasi altra città. E chi esce all’incontro di Gesù forse……  certamente non incontrerà anche Francesco. Così come coloro che il 20 dicembre e il 3 gennaio escono per incontrare i senza tetto nelle strade di Madrid.

In questo tempo tanto freddo, è sufficiente affacciarsi alla finestra per vedere la realtà: quantità di persone, che sono nella strada senza mangiare, con un gran freddo, senza roba per coprirsi, né cibo sufficiente per risolvere le loro minime necessità.

“Dopo un anno di uscite all’incontro dei senza tetto, già abbiamo conosciuto a molti con nomi e cognomi, e perciò possiamo dare Fede di quanto vivano male e della necessità che hanno di conversare, di un po’ d’affetto, indipendentemente del bisogno basico di cibo e di calore”, si legge nel Bollettino della Famiglia di Schoenstatt di Madrid. Continua: “perciò chiediamo a tutti voi di APRIRE I VOSTRI CUORI, perché vi assicuriamo che DIO sta in ciascuno di loro, come proprio dice il nostro PAPA FRANCESCO.”

È iniziato nel Natale del 2012

Nel Natale 2012 è nato a Madrid il Progetto “Incontro”. “È quasi passato un anno, che è cominciata quest’avventura per le strade di Madrid: di nuovo vogliamo metterci a disposizione di Maria, affinché Ella continui usando questi deboli strumenti per seguire guardando attraverso i suoi occhi, accogliendo tra le sue braccia, e parlando per mezzo delle sua labbra.”, racconta Fátima Alvarado in un commento scritto in schoenstatt, org. “Quanto c’è da fare! Che continui aumentando il desiderio di dedicarsi e di missione! Che si noti, che anche Cristo esce all’incontro del meno abbiente e lo ama come è”. Questo Natale, in questi giorni speciali, faremo che queste date siano anche qualcosa di speciale per le persone senza tetto! Il 20 dicembre e il 3 gennaio distribuiremo zaini con cibo e roba per coprirsi”.

Che cosa significa il Progetto Incontro?

“È accogliere la gente che vive per la strada. È imparare a guardare con altri occhi la mia città, le mie strade, il mio rione.

È fare parte attiva nella realtà, che mi circonda e non essere indifferente a quello che accade, bensì dedicarmi attraverso fatti concreti (condividendo il mio tempo, le mie cose materiali, il mio aiuto, e ascoltando le necessità altrui)

È risvegliare la solidarietà, che un tempo di crisi esige tanto in me come nel mio intorno.

È la dedicazione agli altri, l’amore al prossimo senza etichetta, né pregiudizi, il servizio disinteressato.

Il Progetto Incontro è un modo di fare propri i problemi di coloro che mi circondano e costruire attraverso la mia testimonianza un mondo migliore, che contagi agli altri e che accolga tutti.

È camminare per le strade con altri piedi, guardare con altri occhi, abbracciare con altre braccia. È ascoltare senza giudicare, parlare senza lamentarsi ed accompagnare senza imporsi. È essere coscienti, che dobbiamo essere una risposta per il mondo odierno, che è ferito e senza meta.

Non possiamo restare nelle nostre case. È giunta l’ora di uscire, di aiutare a chi ha bisogno.

Molti non potranno uscire fisicamente, ma si può aiutare in molte altre maniere: portando cibo, utensili, roba o coperte pesanti.

Sono moltissime le persone bisognose, ma anche siamo tanti di più che possiamo aiutare”

“Il tuo zaino, il suo Natale”

All’avvicinarsi il Natale gli organizzatori di Incontro pensano che lo si deve fare speciale. Hanno deciso di uscire a distribuire in due date, la prima: venerdì 20 dicembre e la seconda: il 3 gennaio. Sono date importanti, è il momento di accompagnare di più. Il venerdì 20 invece di consegnare la solita borsa di picnic che si faceva normalmente, questa volta sarà qualcosa di personale ed unico.

La gente che vive per la strada porta la “sua casa” nello zaino. Si invita, perciò, che ciascuno prepari uno o più zaini speciali, in cui si metteranno torroni, torte soffici, pane in cassetta, qualche salame, una bibita fresca, lattine ed… importante!!  un indumento contro il freddo (il meglio sarebbe una maglia termica di quelle elastiche, che si adattano meglio a tutte le misure)

Con questo non solo sarà possibile regalare loro un trasporto per la loro piccola casa, bensì fare di queste date giorni speciali differenti alla routine e alla solitudine che soffrono di giorno in giorno.

Per chiedere più informazioni di come farlo nella propria città: proyectoencuentro18@gmail.com

Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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