Postato su 2016-11-25 In Schoenstattiani

Pellegrinando durante l’anno di Misericordia: dal Santuario Originale alla Porta Santa di Roma

GERMANIA, Klemens M. Holländer •

161104-pilgertour-hollaender-02Durante questo Giubileo della Misericordia, in qualità di membro del movimento di Schoenstatt, ho deciso di mettermi in cammino per Roma. Cosa mi ha spinto ad intraprendere questo viaggio? In primo luogo, la gratitudine per tutto quello che è stato compiuto nella vita e per il mio recupero. Cosa mi ha esortato ad intraprendere questo viaggio? In primo luogo, la gratitudine per tutto quello che io ho compiuto nella vita e per il mio recupero. Oltre a questo, ho aggiunto un cambiamento nella mia vita privata. Questa erano le ragioni per iniziare questo pellegrinaggio e seguire la chiamata di Papa Francesco.   C’erano poi altre ragioni, come la richiesta di nuove vocazioni per la nostra comunità, per la Gioventù Maschile di Espira e per una giovane gravemente malata.

Dal momento che non ero in condizione di affrontare un pellegrinaggio di simile lunghezza, la preparazione psicologica è stata molto importante. Così, ho cominciato a percorrere distanze più lunghe delimitandole in un percorso. Il gran giorno è arrivato a Maggio: ho cominciato la prima tappa, con destinazione Losanna, Svizzera. Sono partito dopo la benedizione del Pellegrino presso il Santuario Originale.

La strada, come la vita, non è una gara.

Non esagerare, o ben presto il tuo corpo ti presenterà il conto.

Osserva, contempla, riposati e divertiti.

Questo è ciò che la strada vuole insegnarti.

La mia prima tappa è stata nel posto in cui ho ricevuto la chiamata per la mia vocazione. Poi ho proseguito attraverso la Foresta Nera sulla strada dei pellegrini, attraversando la Svizzera fino al Santuario di Ranft, dove visse St. Nicholas de Flüe, e da lì attraverso il Cammino di Santiago ho raggiunto la mia destinazione, Losanna.  A causa delle alte temperature estive, ho deciso di fermarmi fino a Settembre.

Ma il 25 agosto ho deciso di fare un altra tappa. Da Losanna sono partito per la Via Francigena, passando dal Lago di Genova fino al passo del San Bernardo a 2.400 metri; poi ho proseguito in Val d’Aosta, ho attraversato la Pianura Padana e sono giunto a Roma, dopo aver camminato 2.000 chilometri.

Ho finito il mio pellegrinaggio passando attraverso la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Durante gli ultimi chilometri, è stato difficile tenere sotto controllo ciò che stavo provando; ero troppo emozionato.

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Partire per un pellegrinaggio implica un rischio.

161104-pilgertour-hollaender-05Intraprendere una strada così lunga implica, fisiologicamente, un rischio. Ho dovuto accettare le mie debolezze, accettare i molti chilometri al giorno con gradini, rocce e strade asfaltate; oltre alle condizioni climatiche che non si possono controllare. Spesso, c’erano molta pioggia, sole, freddo, caldo, in misura non salutare.  È il mio fisico sufficientemente idoneo? Forse tutto quello in cui credevo e che ho passato sarà messo in dubbio, o forse potrei essere sopraffatto da una immensa gioia.  Riuscirò sempre a trovare un posto adeguato in cui dormire? Conoscerò nuova gente, bei luoghi, nuove sensazioni? Forse proverò cose  che andranno oltre a quello che abbia mai  immaginavo.

Doveva essere un pellegrinaggio con tutte queste domande, camminando con Dio e la Vergine Maria. Durante questo periodo, mi sono riproposto di esaminare la mia vita, al fine di trarne conclusioni. Per riuscirci, erano necessarie le seguenti cose: una strada lunga, solitudine e incontro, preghiera e la speranza di sfruttare il tempo per riflessioni e preghiere che mi avrebbero portato vicino al Paradiso e offerto nuovo coraggio per affrontare, ancora una volta, la mia vita di tutti i giorni.   Allo stesso modo, desideravo giorni di solitudine e giorni di comunità che mi avrebbero insegnato ad accettare gli altri e me stesso per quelli che sono. Avevo inoltre il grande desiderio di stare in contatto con la natura. Per questo e molto altro, posso dire che il viaggio lungo la strada è diventato una profonda avventura religiosa.

Con profonda gratitudine, ho compiuto tutto questo, e l’ho portato con me attraverso la Porta Santa di San Pietro e nel Sanuario originale.

Lungo la strada, sii sempre te stesso: è tutto qui.

Il ruolo che hai nella tua comunità, il tuo denaro, il tuo passato non sono importanti.

Sei “solo”, ma “sei te stesso” che entra in contatto con gli altri, in modo da poter dare e ricevere.

In un mondo in cui spesso viviamo come prigionieri di un ruolo o di un immagine, è una bellissima esperienza.

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Original: Tedesco. Traduzione a cura di Federico Bauml, Roma, Italia

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