Postato su 2016-11-07 In Schoenstattiani

Il guardiano torna a casa: Padre Heinz Künster è morto nella notte tra Ognissanti e il giorno dei defunti

Maria Fischer •

La notte della festa di Ognissanti, Padre Egon M. Zillekens ha scritto: “Fin dal nostro battesimo siamo con un piede nel cielo, e i santi con due piedi. Un brindisi affinché la distanza tra il primo e il secondo passo non sia troppo grande”. Nella notte tra Ognissanti e il giorno dei efunti, Padre Heinz Künster, “il Pastore”, il guardiano del Simbolo del Padre del Santuario Originale e della – , talvolta meno conosciuta – “Pellegrina del Padre”, la Pellegrina che Joao Pozzobon regalò al Padre Kentenich, ha fatto questo secondo passaggio, l’ultimo passaggio, ed è stato solo un passaggio piccolo, tranquillo, sereno. A mezzogiorno della festa di Ognissanti, P. Egon Zillekens era andato a fargli visita; Heinz Künster scherzava e si interessava a tutto ciò che P. Egon gli raccontava: dei pellegrini spagnoli presenti nella Casa Marienau, di quelli francesi che arriveranno nel 2017, e della Giornata della Presidenza Generale che si terrà nei prossimi giorni, nella Casa Marienau. Ora se ne è andato, è tornato alla Casa del Padre, silenziosamente, alla fine dell’anno della Misericordia. L’11 marzo 2017 avrebbe compiuto 92 anni.

Nella festa per il suo 85° compleanno, nell’anno sacerdotale 2010, gli chiesero come fosse possibile essere, per quasi sei decenni, sacerdote in mezzo alle necessità degli uomini, e sempre con una irradiazione così chiara. La sua risposta fu: “La mano della Madre dalla mia infanzia, l’essere circondato da molti buoni compagni, la forza della Messa di ogni giorno, ossia l’incontro con chi ogni giorno mi racconta di suo Padre”. Con questa forza, aggiunse, ho potuto “compiere tante cose belle nella mia vita per le quali  posso solo ringraziare”.

Solamente ringraziare, con lui e per lui: questo e ciò che più unisce tutti coloro che hanno avuto il privilegio di incontrare P. Heinz Künster nelle diverse tappe del suo sacerdozio,  e nei molti anni alla Casa Marienau e nel suo Santuario Kanaan Patris, dove – finché ha potuto – ha celebrato tutti i giorni  la Santa Messa. Erano sempre incontri veri, mai superficiali, mai di corsa, sempre scherzando un po’ e a volte con un piccolo commento pedagogico,  in modo chiaro e discreto, senza mai togliere spazio all’altro, a Maria e a Dio Padre.

Heinz Künster, così disse P. Egon M. Zillekens per la festa del suo 90° compleanno, è un giglio di Maria, un figlio innamorato del Santuario, del Santuario Kanaan-Patris (il Santuario della Federazione dei Sacerdoti), nel quale tutti i giorni ha fatto adorazione e che, ogni notte alla chiusura serale, dice alla Vergine “Ora, Tu vai a dormire, e anche io”.

Il motto dell’anno della federazione dei Sacerdoti, dice Padre Zillekens nella stessa predica del 2015, è ispirato alla Fackellauf, alle parole del giovane che nella notte del 17 ottobre 2014 portò la torcia al Santuario Originale, dopo nove giorni di corsa: “Sono qui”.

Il motto vale per Heinz Künster, con o senza virgole, con “essere” e con “stare”.

Sono qui, Padre. Padre nel servizio disinteressato alla vita degli altri.

Sono qui, Padre, interamente a tua disposizione, tutti i giorni e per sempre.

I funerali si celebreranno l’8 novembre alle 14.00 nella Cappella della Casa Marienau.

 

Foto in alto: Schoenstatt-TV. 18 ottobre 2014 nel Santuario Originale, prima della collocazione del Simbolo del Padre. Tutte le altre foto: Maria Fischer

 

Originale: tedesco. Traduzione: Federico Bauml, Roma, Italia

 

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