Postato su 2015-09-30 In secondo seculo

Tre domande … su Schoenstatt nel Secondo Secolo dell’Alleanza d’Amore (16)

Oggi risponde: Suor M. Elizabet Parodi, Roma, dell’Argentina; lavora nella Congregazione per le Cause dei Santi in Vaticano •

 

Sono già sei mesi che ci siamo incamminati nel secondo secolo di Alleanza d’Amore … : Come sogna questo Schoenstatt nel suo essere, nella sua localizzazione in Chiesa e mondo e nel suo operare?

Lo sogno ancorato alla fiducia.

Uno Schoenstatt fiducioso nel fatto che Maria ha rinnovato l’Alleanza e che noi ci rinnoviamo con il primo amore verso di Lei, con un amore capace di superare le barriere e di uscire per donare ciò che è stato ricevuto. In questo senso Schoenstatt è inarrestabile. Non per propria forza o arroganza, ma come frutto della fiducia nel “Nulla senza di te, nulla senza di me.”

Cosa dobbiamo lasciarci alle spalle o evitare, affinché questo sogno diventi realtà?

L’inarrestabile Schoenstatt è quello che cammina nella notte con la fiaccola accesa in mano: un’immagine molto bella donataci dal giubileo del centenario. Il pericolo della notte è quello di addormentarsi. Perciò dobbiamo evitare di guardare l’oscurità e volgere lo sguardo verso la luce che portiamo.

Inoltre dobbiamo evitare di infilarci le pantofole, perché questo è il primo passo che ci porta ad addormentarci. Lasciarci dietro le spalle il facile e rischiare di più, con fiducia. Maria cammina davanti a noi. Ce lo ha già dimostrato.

Cosa dobbiamo lasciarci alle spalle o evitare, affinché questo sogno diventi realtà?

Agli albori di questa nuova tappa, il Papa lancia il Giubileo della Misericordia. È un segno evidente. Dio ci sta interpellando circa il nostro carisma, circa la sfida di essere cause seconde, trasparenti di Dio per gli altri. Ogni gruppo, ogni comunità, ognuno di noi, ogni attività apostolica … un riflesso della misericordia di Dio Padre.

Ci interpella perché tocca la più profonda identità del carisma del nostro fondatore e ci interpella circa il dono che riceviamo nella sua persona. Una fiaccola che da un lato non è destinata solo a noi, ma che dall’altro sta nelle nostre mani. La sfida dello Schoenstatt inarrestabile – donare la luce che riceviamo.

Originale: Spagnolo. Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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