Postato su 2015-06-16 In secondo seculo

Tre domande…intorno a Schoenstatt del secondo secolo dell’Alleanza d’Amore (22)

Oggi risponde: P. Denis Foley, Sidney, Australia, “rispondendo come un australiano”, membro dell’Istituto dei Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt, la forza che fomenta l’impegno del Movimento di Schoenstatt in Australia con il Santuario di tutti noi a Belmonte •

A metà dell’anno di andare in pellegrinaggio per il secondo secolo dell’Alleanza d’Amore… Come sogna questo Schoenstatt nel suo essere, nel suo essere nella Chiesa e nel mondo, e nel suo lavoro?

Per mettere in movimento Schoenstatt in Australia.

Affrontare le seguenti sfide: Siamo considerati di far parte della Chiesa, nonostante i vescovi ne abbiano un’idea in termini generali, i sacerdoti ne abbiano poca idea e i laici – compreso coloro che appartengono a Schoenstatt ed hanno suggellato la loro Alleanza d’Amore – abbiano ancora meno idea della vera missione di Schoenstatt.

Ogni Ramo deve assumere la sua propria vita

Diverse culture entrano in Schoenstatt in modo diverso

Molti dei membri del Movimento fanno tanto per la Chiesa, ma non la mettono in contatto con la missione del Santuario.

Per riuscire a compiere questo sogno, che passi concreti dobbiamo evitare o tralasciare?

Dobbiamo abbandonare gli atteggiamenti che abbiamo ereditato dalla così detta “tradizione Irlandese”, che comprendono non assumere la responsabilità, lasciando le cose ai sacerdoti e ai religiosi. Dobbiamo anche abbandonare altre “culture” che si sono create in Schoenstatt che sono unite alla dipendenza negli ultimi 50 anni, che è la caratteristica di questa “cultura irlandese”.

Per riuscire a compiere questo sogno, che passi concreti dobbiamo fare?

Dobbiamo sviluppare una coscienza che l’Alleanza d’Amore non è solo un vincolo con nostra Madre e suo Figlio, bensì che è anche un vincolo con coloro che hanno suggellato l’Alleanza d’Amore. È anche necessario che ogni ramo sia responsabile della sua propria vita, con l’aiuto e l’orientamento degli assistenti scelti dall’Equipe Ispiratrice Centrale.

Abbiamo un detto che dice: Se sembra un’anitra, o per niente un’anitra, e gracchia come un’anitra, allora è un’anitra. Se consideriamo l’Apostolato della Madonna, (il nome che si dà in Australia alla Campagna del Rosario) e come questo funziona, allora credo che possiamo dire che è un ramo, nonostante non sia l’opinione della Presidenza Generale. Si tratta semplicemente di un’anitra con un altro nome.

Per concludere: il Movimento di Schoenstatt in Australia ha bisogno di continuare gracchiando.

 

Originale: spagnolo. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

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