Postato su 2017-05-07 In Riflessioni e opinioni

Signore sciogli i miei nodi!

P. Juan Barbudo, Madrid, Spagna •

P. Juan Barbudo, Padre di Schoenstatt dalla Spagna,  scrive regolarmente su una pagina di Facebook intitolata “El Dios de los detalles”,“Il Dio dei dettagli”.

“In questa pagina vogliamo uscire e andare incontro al Dio dei dettagli. Colui che si manifesta a noi tutti i giorni nella nostra vita quotidiana”, spiega P. Juan. Si tratta di offrire brevi testi stimolanti giorno per giorno con dei temi specifici: “Ho sete di Te!”, “Mi segui? Molto più che mettere un Mi piace”, “Come non angosciarsi (con così tanti messaggi di urgenza, pressioni e fretta..)”.

Aleteia ha già pubblicato alcuni di questi testi tra i quali si trova anche il recente “Signore sciogli i miei nodi!” che condividiamo qui nel sito schoenstatt.org; inoltre, aggiungiamo il link a quest’offerta nella sezione SERVIZI (spagnolo).

Signore sciogli i miei nodi !!!

Nel corso della nostra vita accumuliamo diverse esperienze, positive e negative, che si vanno a depositare nella nostra anima. Quando si tratta di esperienze particolarmente forti e negative finiscono per influenzare la nostra visione della realtà e delle scelte future. Senza renderci conto, iniziamo a vedere attraverso il prisma prodotto da questi impatti negativi che abbiamo subito o, semplicemente, ci facciamo abbindolare da esso sino ad arrivare ad un blocco o ad una paralisi. Se abbiamo un cattivo rapporto con una persona e siamo arrivati al punto di essere rifiutati o offesi da essa, senza renderci conto, ci può rimanere impressa nell’anima questa esperienza che, in una prospettiva futura, si potrebbe manifestare in una paura del rifiuto o di un’insicurezza in alcune relazioni personali. Per esempio,  se in ambito lavorativo ho avuto un capo “tiranno” che non mi lasciava fare nulla e che mi imponeva in ogni momento di svolgere lavori difficilissimi obbligandomi ad uscire molto tardi o a lavorare durante il fine settimana, allora senza averne la minima consapevolezza, avrò accumulato nel cuore mio una rabbia, una tensione e un’ira sconosciute sino a quel momento. Questo si potrebbe manifestare attraverso l’angoscia, lo stress o la delusione. Se la mia vita fosse solo lavoro, che senso avrebbe? Se ignoriamo tutte queste esperienze negative, poco a poco, si annideranno e annoderanno nell’anima, cioè, vi si installeranno e creeranno un nodo molto grande che inizierà a paralizzarci.

Che fare con questi nodi che ci iniziano a condizionare e a legare interiormente? Per l’anima umana hanno lo stesso effetto che si prova ad avere le mani e i piedi legati. È come se ci legassero le mani e i piedi e noi restassimo paralizzati senza poterci muovere. Come possiamo allora sciogliere i nodi dell’anima, liberarci di essi, superare le nostre paralisi per amare di più ed essere più felici? Da soli non possiamo. È fondamentale riconoscere quei nodi, capire da dove vengono, dargli un nome e lasciare che Gesù entri a scioglierli.

Gesù dice nel Vangelo di San Giovanni che se uno cammina di giorno non inciampa perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte inciampa perché la luce non è il lui. In senso metaforico, Gesù ci dice che Lui stesso è la Luce del mondo che viene ad illuminare tutte le situazioni, persino quelle più difficili e annodate. Camminare di giorno significa scegliere la luce del mondo che è Gesù e pertanto sarà impossibile inciampare. Camminare di notte significa prescindere da Gesù, dal suo aiuto, dalla sua vicinanza e amicizia. Gesù ci propone di lasciarlo entrare nel groviglio di nodi che si accumulano nella nostra anima. Lui stesso è la luce del mondo e vuole camminare al nostro fianco, ci offre la sua amicizia per aiutarci a vivere una vita più piena, libera dai nodi e da cariche negative.

Basta guardare l’amicizia che aveva Gesù con i tre fratelli di Betania: Marta, Maria e Lazzaro. È conosciuto l’episodio nel quale Gesù va a resuscitare Lazzaro dalla morte. Lo stesso Gesù riconosce che Lazzaro non è morto ma sta dormendo. Per questo motivo lo sveglierà per dare gloria di Dio, cosicché gli altri credano in Lui, nella sua luce, nella sua vita.  È una scena carica di drammaticità nella quale Gesù dimostra tutto il suo sentimento di pena e dolore di fronte alla sofferenza dei suoi amici. Infine, Gesù realizza il miracolo di risuscitare Lazzaro per dimostrare che Lui è la Risurrezione e la Vita.

Gesù realizza questo miracolo in varie tappe. Innanzitutto, insiste nel voler entrare nella tomba anche se Marta cerca di impedirglielo, visto che Lazzaro era morto da quattro giorni e iniziava ad avere un cattivo odore. A Gesù non importa. Lui vuole entrare nella nostra realtà, anche quella che non ci piace, quella che vogliamo nascondere, quella che ci pesa come una pietra, quella che ha un cattivo odore: “Togliete la pietra”. In seguito, sveglia Lazzaro e lo invita ad uscire: “Lazzaro, esci fuori”. L’amicizia con Gesù ci sveglia dai nostri blocchi e dalle nostre pigrizie. Ci fa uscire da noi stessi, ci decentralizza e ci tira fuori. In un terzo momento, quando Lazzaro è già uscito, Gesù ordina di liberarlo dalle sue bende di morto: “Scioglietelo e lasciatelo andare”. Gesù chiede ad altri di sciogliere Lazzaro, non fa tutto Lui. Scioglie anche i nodi che mi paralizzano e che mi impediscono di camminare liberamente nella vita. A volte lo fa Lui stesso, altre attraverso i suoi strumenti.

Gesù, nel risuscitare Lazzaro, mi mostra una via per liberarmi dai miei nodi. Quella via passa attraverso la mia amicizia con Lui e la certezza che mi considera come uno dei suoi cari amici. Mi ha già offerto la sua amicizia e si spinge anche a piangere per me quando mi vede imprigionato dai miei nodi e rinchiuso nella mia tomba maleodorante. Quella amicizia mi permette di confidare nella certezza che Gesù verrà sempre nella mia tomba quando mi vedrà chiuso in me stesso, senza luce, e mi tirerà fuori per sciogliermi con l’aiuto di altri perché io possa iniziare a camminare.

Solo la fede in Gesù e l’amicizia con Lui possono sciogliere i miei nodi. Bisogna lasciarlo entrare nel groviglio di nodi che mi tiene intrappolato e confidare nel potere della Sua amicizia con me. Posso anche contare sull’aiuto di Maria che nella sua vocazione della Vergine che Scioglie i Nodi, viene a sciogliermi e liberarmi con Gesù :

 

Santa Maria, Madre di Dio e Madre Nostra,

Tu che con cuore materno sciogli i nodi che intorpidiscono la nostra vita,

Ti chiediamo di riceverci nelle Tue mani

E di Liberarci da allacciature e confusioni

Con le quali ci fustiga colui che è nostro nemico.

Per la Tua Grazia, per la Tua Intercessione, con il tuo esempio,

Liberaci da ogni male, Nostra Signora

E sciogli i nodi che ci impediscono di unirci a Dio,

perché liberi da ogni confusione ed errore,

Vi possiamo trovare in ogni cosa,

Abbiamo posti in Lui i nostri cuori e possiamo servirLo

Sempre nei nostri fratelli.

Amen.

Originale: Spagnolo. Traduzione:  Denise Campagna, Roma, Italia

 

 

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