Postato su 2017-08-27 In S18 Testimonianze, Sinodo 18

Ragazzi! Papa Francesco vuole sentire la vostra voce… Fabián Daniel López Cuevas, Paraguay

Verso il Sinodo della gioventù: “ Giovane, Francesco vuole ascoltarti”

Ciao a tutti. Mi chiamo Fabián Daniel López Cuevas, ho 26 anni, studio scienze economiche presso l’Università Cattolica “Nostra Signora dell’Assunzione”; appartengo al Movimento Apostolico di Schoenstatt e sono pronto a sposarmi. La storia comincia così.

Da piccolo ho avuto una formazione marcatamente cattolica nella mia casa. Ogni giorno ci riunivamo per pregare il Santo Rosario con i miei fratelli e la mamma. Mio padre, non tanto, però sempre è stato un buon cattolico; va a messa tutte le domeniche, fa delle opere di carità per i più bisognosi e cerca sempre di andare per il giusto sentiero, come si dice.

Nella nostra piccola sala avevamo un’immagine della Madonna; non sapevo di chi era l’immagine, pero sapevo che era María.

Nel mio quartiere c’era una signora che radunava i bambini per pregare il rosario ogni sabato con la stessa immagine e dopo offriva uno spuntino per coloro che andavano. Era come un “premio” per andare a pregare.

“Sto andando in un grupo molto divertente…”

Quando sono entrato nell’adolescenza ho smesso di partecipare alle riunioni il sabato, eppure di riunirci per pregare il Rosario in casa, ma ho sempre partecipato dalla Messa . Una mattina a scuola, un amico mi si è avvicinato e mi ha detto: “Sto frequentando un grupo molto divertente; è nel Santuario della Madonna di Schoenstatt. Vieni, pure!!! Si gioca anche a calcio, dopo le riunioni.”

Da quel momento ho iniziato a frequentare con lui le riunioni, e dal 2004 appartengo al Movimento.

La cosa bella fu che, quando sono entrato nel suo Santuario ho visto l’immagine di Lei nel quadro grande e ho detto:  “Le ho  pregato tutto questo tempo e non lo sapevo”.

Oggi il mio amico che mi ha avvicinato alla “Mater” (come si dice nel Movimento) è nel noviziato in Germania per essere Fratello di María (laico consacrato).

Il mio discernimento vocazionale

Il Movimento di Schoenstatt mi ha dato gli strumenti che non conoscevo e mi ha invitato a vivere una vita eroica; niente di strano, semplicemente facendo l’ordinario straordinariamente bene.

Da quel momento sono restato innamorato della pedagogía del P. Giuseppe Kentenich (Fondatore del Movimento Apostolico di Schoenstatt) e ho deciso de dedicarmi completamente all’ Opera. E, da quel momento mi è venuta la domanda: “ E se il mio fosse il sacerdozio?

Poi ho parlato con il sacerdote della mia parrocchia in cui ho servito a lungo e, anche, con il mio consulente spirituale del Movimento in quel momento, e mi hanno incoraggiato a meditare  e cercare la risposta prima di prendere il grande passo.

Sono stato invitato a partecipare alle Missioni Familiari di Schoenstatt nel 2011 e ho trovato in quell’invito il momento speciale per finire il mio discernimento.  In un ambiente di tanto Dio, di missione, di famiglie, ho capito che la mia vocazione era il matrimonio. Quando ho condiviso con tante famiglie che avevano lasciato da parte i loro lavori, le loro case, le loro preoccupazioni per andare a servire, ho visto in loro un riflesso della Sacra Famiglia e quello ha penetrato nella profondità del mio cuore. Fu allora che volevo servire il Regno di Dio da una famiglia.

Soltanto dobbiamo lasciare la nostra barca nelle sue mani

Dal 2011 ad oggi continuo a fare missioni  e nel 2012 sono entrato nella Campagna del Rosario della Vergine Pellegrina di Schoenstatt. Attraverso questa Campagna sono riuscito a capire la reale necessità

del mondo, e ce ne sono delle persone che dedicano il loro tempo a portare la Parola e un messaggio di incoraggiamento.

E, quasi senza pensarci, ho trovato la donna alla quale sposerò. È bello, e allo stesso tempo magnifico come la Mater cerca di sistemare le cose affinché accadano. Sono sicuro che tutto questo è stato opera Sua. Stava modellando il mio cuore e regolando le cose in modo che mi avvicinasse al suo Santuario e incontrasse Schoenstatt. Come si dice spesso, “con dolce violenza”.

Invito tutti a non temere di seguire Cristo. Lui, insieme alla Madre, sta aggiustando la nostra vita per avvicinarci. Non chiede niente in cambio; dobbiamo, soltanto, lasciare la nostra barca nelle sue mani e ci porterà a Dio. Quanto semplice, vero?

Originale: inglese. Traduzione: Ana Maria Ghiggi, Lía García, Santa Fe, Argentina

Ragazzi! Papa Francesco vuole sentire la vostra voce… e anche Schoenstatt.org !

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