Postato su 2016-11-10 In Francesco - messaggio

“La misericordia è quel viaggio di andata e ritorno, dalla miseria alle mie mani”

FRANCESCO – ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA  •

L’Anno Santo della Misericordia sta volgendo al suo termine e cresce l’intuizione che il tema della Misericordia sta giusto per iniziare, cioè che questo Anno Santo è stato una sorta di preludio, un’introduzione per un qualcosa che, non pochi, già chiamano la rifondazione della Chiesa, fedele alla sua origine, in una cultura di misericordia, per Papa Francesco e tanti cristiani, che in linea con profeti e santi, aspettavano da tempo. Con santo orgoglio, ritroviamo tra quei profeti di una rifondazione caratterizzata da una “misericordia in uscita” anche Padre Kentenich che giusto 50 anni fa proclamava l’Alleanza d’Amore con Dio Padre Misericordioso.

Recentemente, Papa Francesco ha descritto la Misericordia come un viaggio dalla miseria alle proprie mani, un viaggio che coinvolge gli occhi, il cuore e le mani. O meglio, la Misericordia come un processo che è organico e ha il potenziale di farci vivere più organicamente.

Questo  processo fa vedere la Misericordia di una famiglia che vive sotto quattro pali e un pezzo di plastica, un anziano che sta per morire sul pavimento di una hall di una banca in Germania, fa vedere i giovani che non sanno cosa voglia dire “famiglia” e che rubano motorini per non morire di fame nelle strade del Paraguay, i rifugiati nei barconi dispersi in mare, ci mostra coppie divorziate che tornano a sposarsi con il desiderio di essere parte della comunità ecclesiale… Ma non finisce qui , non finisce con la pura conoscenza di ciò. Bisogna lasciare quello che si vede, la conoscenza, al cuore, sentire il dolore, far passare lo stesso e la miseria degli altri per il cuore… e non termina neanche qui, nel sentimento, la compassione e il piangere con i poveri. Ma passa attraverso il fare, il compromesso, il mettersi all’opera, le mani, dice Francesco. La Misericordia è un processo che involucra ragione, sentimenti e azioni. L’uomo pieno. Misericordia è quanto di più organico ci possa accadere. Anche per questo motivo, Francesco e Padre Kentenich si incontrano profondamente nella Misericordia.

Riunita a Santa Fe, Argentina, in occasione del 14° Incontro Nazionale “Mani Aperte”, questa associazione di volontari di origine cristiana ha ricevuto un video messaggio di Papa Francesco, il quale partendo dal loro nome, “Mani Aperte”, ha spiegato quel processo organico che è Misericordia.

Messaggio di Papa Francesco in occasione del 14° Incontro Nazionale di “Mani Aperte”

Cari amici e amiche di “Mani Aperte” :

siete riuniti in questo Incontro Nazionale che ha come tema: “Misericordia, un viaggio dal cuore alle mani”. Prendiamo come esempio due testi del Vangelo: quando il Buon Samaritano incontra quell’uomo nel suo cammino, dice il Vangelo che ha sentito compassione nel suo cuore e che in seguito, sceso dal suo cavallo, lo ha toccato e curato;  la compassione nel suo cuore lo ha portato a compiere un’opera con le sue mani. Un’altra scena del Vangelo ci parla di Gesù che, alle porte della città di Naìm, vede uscire il corteo funebre di un giovane figlio di una madre vedova, con essa al suo seguito; Egli  ha sentito compassione per quella madre sola, si è avvicinato e le ha detto: “Non piangere”; allora le Sue mani hanno iniziato ad operare e toccando la bara disse: “Giovane, alzati”. Un viaggio dal cuore alle mani. Così è Gesù ed è così l’insegnamento del Vangelo : fare sì! Ma dal cuore!

Sia il cuore del Buon Samaritano che quello di Gesù sono stati toccati dalla miseria: la miseria che Gesù ha visto nella madre vedova, quella miseria di dolore, e la miseria di quell’uomo maltrattato visto dal Samaritano. Il cuore si unisce con la miseria dell’altro e quest’unione è Misericordia. Quando la miseria dell’altro entra nel mio cuore, sento Misericordia, che non è la stessa cosa di provare dispiacere. Il dispiacere è un altro sentimento. Io posso provare dispiacere di fronte ad un animale ferito o ad una situazione ma la Misericordia è un sentimento differente, è quando la miseria dell’altro, o una situazione di dolore o miseria, entra nel mio cuore. Questo è il cammino: non c’è Misericordia se non si parte dal cuore. Un cuore ferito dalla miseria dell’altro, da una sua situazione dolorosa, un cuore che si lascia ferire.

È differente avere buoni sentimenti, quello non è Misericordia, sono buoni sentimenti. È differente fare filantropia con le proprie mani, non è Misericordia, è buono, senza dubbio, non è male fare filantropia ma non è Misericordia, quella è un’altra cosa. La Misericordia è quel viaggio di andata dalla miseria al mio cuore, viene assorbita dallo stesso, lo commuove e, a volte, lo fa a tal punto che esso è come una bussola al Polo Nord, non sa dove fermarsi per quello che sente.

Ovviamente, qualcuno di voi potrebbe chiedermi: “Padre, come si fa a provare Misericordia e non dispiacere?”. Beh, innanzitutto bisogna chiedere la grazia di avere Misericordia, è una grazia, e la dovete chiedere al Signore. Ma l’unico cammino per ottenere Misericordia è attraverso il riconoscimento del proprio peccato che viene perdonato dal Signore, quindi attraverso il peccato riconosciuto e perdonato. Si può essere misericordiosi solo se ci si  sente realmente toccati dalla Misericordia di Dio, altrimenti non lo si può essere. Se voi sentite che il vostro peccato è assunto, perdonato e dimenticato da Dio, allora vuol dire che siete toccati dalla Misericordia di Dio e solo così potrete essere misericordiosi. Se la Misericordia non parte dal vostro cuore in questo modo, non è Misericordia.

E qui inizia il viaggio di ritorno. Se il viaggio di andata ha comportato che il mio cuore venisse ferito dalla miseria degli altri, se quello al suo interno è stato quello di riconoscere il mio peccato, la mia  miseria, la mia bassezza e di sentirmi perdonato e toccato dalla Misericordia del Signore, allora può cominciare quello di ritorno, dal cuore alle mani. E così il cammino va dalla mia miseria toccata dalla Misericordia, alla miseria dell’altro; dalla mia miseria amata da Dio, all’amore della miseria dell’altro; dalla mia miseria amata nel mio cuore, alla sue espressione con le mie mani. Tutto ciò è Misericordia. Essa è una viaggio dal cuore alle mani. “Che faccio? Apro le mani o il cuore?” Tutt’e due le cose. Lasciati ferire il cuore dalla miseria, da quella degli altri e dalla tua; lasciati investire dalla Misericordia e inizia il viaggio di ritorno. Con le tue mani opera Misericordia agli altri, effondila insieme all’amore.

Che Dio vi benedica e vi faccia vivere un incontro fecondo e che porti frutti a tutta la comunità di “Mani Aperte”. E per favore, non dimenticate di pregare per me.

Originale: Spagnolo. Traduzione: Denise Campagna, Roma, Italia

 

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