Postato su 2016-10-07 In Senza categoria

El bollettino attuale di Belmonte è stato pubblicato

Belmonte | Newsletter 09/2016

Lettera di Belmonte

Cara famiglia,

Agosto e già la metà di settembre,  come passa veloce il tempo! A Schoenstatt, nella casa dell’Istituto dei sacerdoti diocesani in occasione del Congresso generale abbiamo trascorso un bel momento a parlare di Belmonte. Come comunità responsabile della costruzione del Centro Internazionale,  ci siamo preoccupati, ma non scoraggiati, di portare a termine questo grande sogno.

Vorrei trasmettervi qualcosa. Siamo divenuti consapevoli del fatto che, quando parliamo, dobbiamo dire Roma – Belmonte, dato che per chi non conosce questo progetto, così è più facile identificarlo.  La parola Roma parla a tutti, credenti e non credenti.

Un’altra idea è vedere Schoenstatt come un grande fiume, che porta con sé una grande quantità di ricchezze e che come il Nilo, con una grande foce a delta fatta di molte isole e affluenti, sfocia nel mare, dove ciascuno porta con sé la propria ricchezza.  Questo è il ruolo di Roma – Belmonte, dove ciascuno di noi porta al mondo la ricchezza della propria originalità.

Come sarebbe bello se ciascuno e noi tutti diventassimo questo grande delta di Roma – Belmonte, che in unità con la chiesa annuncia al mondo le magnificenze di Maria nel Regno di Dio.

Dal Santuario e in unità con il nostro Padre e fondatore vi benedico dal profondo del cuore…P. Daniel Lozano
Daniel.lozano@roma-belmonte.info

rettore@roma-belmonte.info

Notizie di Belmonte: a Roma e nel mondo

Pellegrini dal Kenya per …… la beatificazione di Madre Teresa.

La città eterna si è riempita di visitatori e pellegrini provenienti da tutto il mondo alla vigilia di uno dei più grandi avvenimenti nell’anno della Misericordia – la beatificazione di Madre Teresa, santa della misericordia-, e così è stato un po’ anche al centro Internazionale di Schoenstatt a Belmonte. Un gruppo di cinquantatré keniani, tra i quali venti sacerdoti – tra essi il vicario generale della diocesi- e parecchie suore di comunità religiose, sono giunti alla porta del Centro di Schoenstatt – Belmonte.  Il parroco Reinhard Foerster dei sacerdoti diocesani dell’istituto Schoenstatt li ha incitati ad includere nella loro settimana di visita a Roma per la beatificazione di Madre Teresa, già molto densa, il Santuario di Schoenstatt e la casa ancora in costruzione. Provenivano tutti dalla diocesi di Murnag’a, dove Schoenstatt è stata fondata venti anni fa.

Ulteriori informazioni

Dove il nostro parroco è a casa a Roma: pellegrini da Marktbreit, Germania.

Un piccolo gruppo di pellegrini della parrocchia S. Ludovico a Marktbreit, dove il parroco Adam Possmayer dell’Istituto dei sacerdoti diocesani di Schoenstatt, nato in Romania, è parroco dal 2013.  È venuto in pellegrinaggio a Roma con un piccolo gruppo di dieci persone per la beatificazione di Madre Teresa; nel pomeriggio del 5 settembre ha voluto mostrare ai pellegrini il luogo dove egli è di casa a Roma – il Santuario di Schoenstatt e il centro di Belmonte.  Hanno visitato la Domus Padre Kentenich, hanno celebrato la s. messa nel Santuario e alla fine c’è stata la foto di gruppo con Padre Kentenich.  Il pezzo forte però, nel caldo opprimente sono stati i ventagli rossi di Belmonte!

Jahrestreffen der italienischen Schönstattfamilie

Incontro annuale della famiglia italiana di Schoenstatt.

L’incontro, con il quale riprendono le attività di Schoenstatt dopo la pausa estiva,  quest’anno ha avuto un suo momento particolare: l’Ausiliaria dell’Europa, che a partire da tale domenica ha visitato di nuovo l’Italia, era presente; il futuro rettore di Belmonte,  Padre Marcelo Cervi ha tenuto una conferenza, per la prima volta i partecipanti provenivano dall’estremo nord Italia,  da Trento; dal Brasile c’erano Terezinha e Nivaldo Abram, la famiglia dei primi custodi e Davide Russo ha messo disposizione su Facebook un Livestream sull’intera manifestazione.  E tutto questo nel giorno della beatificazione di Madre Teresa.  Padre Marcelo Cervi, il futuro rettore di Belmonte ha parlato nella sua esposizione dell’invito del Santo Padre, ad essere chiesa in uscita, in uscita verso gli uomini- e ha detto che anche Belmonte, con la sua missione, esiste per tale scopo. E ciò ha a che fare con padre Kentenich, con Belmonte e la Chiesa.

Cinque sacerdoti delle quattro comunità sacerdotali di Schoenstatt e di cinque paesi hanno concelebrato la S. Messa animata da un coro e gruppo musicale guidato da Suor Giulia. Padre Daniel Lozano come celebrante principale, padre Marcelo Cervi (Istituto), padre Rolando Montes (Federazione), padre Heinrich Walter (Padri di Schoenstatt) e padre Valentino (Lega). Argentina, Brasile, Cuba, Germania,  Uruguay.

Video Foto

Una Madre pellegrina per la stanza 105.

Mercoledì 7 settembre, giorno della indipendenza del Brasile, festa nazionale. La mattina molto presto in questo giorno assolato (per non dire soffocante), questa è stata festeggiata anche nel “Santuario di noi tutti” a Belmonte, che è divenuto per un’ora il Santuario di tutto il Brasile. Si sono riuniti Padre Marcelo Adriano Cervi, il futuro rettore del Santuario di Belmonte, la coppia di sposi Terezinha e Nivaldo Abram di Curitiba con il loro figlio, che vive in Germania così come due Sorelle di Maria brasiliane, che operano nel movimento di Schoenstatt dell’Italia. Sulla credenza davanti, all’interno del santuario si trova un’immagine della Madonna Pellegrina con un nastro dei colori del Brasile. In questa immagine Maria è stata pellegrina in diversi luoghi del Brasile ed è stata portata adesso a Belmonte dai coniugi Abram per la stanza 105, la stanza per gli ospiti nella Domus Padre Kentenich, che reca il nome “Brasile”. In questo giorno è stata simbolicamente trasferita là per essere collocata in questa stanza, quando la casa sarà definitivamente pronta e i pellegrini dimoreranno là.


Altre notizie da Belmonte

Hai bisogno di idee? Iniziative di Belmonte che hanno avuto successoCollaborate alla sua visione – con sudore, sabbia e pietre.

Sole fiammeggiante, cielo senza nuvole, ombra neanche a parlarne, 35 gradi …. E una buona  dozzina di giovani, un sacerdote e una coppia di coniugi dalla Germania scelgono,

Trascinano con fatica e collocano pietre da pavimentazione, le fissano con il martello, controllano continuamente il loro lavoro, e ora per ora, giorno per giorno, per una settimana, mentre il terreno sabbioso e non livellato nell’area sottostante al centro internazionale di Schoenstatt – Belmonte a Roma si trasforma sempre più in una piazza lastricata in modo proporzionato, sulla quale si può fare molto di più che parcheggiare automobili e autobus. ……..  Perché fanno questo?  Perché sacrificano le loro vacanze, si pagano il viaggio dalla Germania del sud a Roma, dormono su brandine e in sacchi a pelo nella sala del parroco, sudano sotto il sole romano e fanno questo in parte già per la terza, quarta volta? Semplicemente perché questo è il “nostro “Belmonte: questa è la risposta.  Dunque abbiamo collaborato per creare questo. 8 settembre, dodicesimo anniversario della consacrazione del santuario, festa della natività di Maria. Il movimento italiano di Schoenstatt ha celebrato questa giornata la domenica, i pellegrini, che erano a Roma per la beatificazione di Madre Teresa, hanno visitato il Santuario nei giorni precedenti e intanto sono andati via. La grande area è ancora desolata come nei giorni precedenti.  I giovani si ritrovano la mattina presto alla cappellina votiva per le lodi mattutine e ringraziamo per i dodici anni del santuario.  Hanno collaborato a creare ciò.

MEHR

Portare Belmonte nelle manifestazioni di Schoenstatt: è possibile!



È possibile: “L’ undici settembre a Stuttgart-Freiberg c’è stata l’annuale festa della cappella con circa cento partecipanti.  Si parlava di Belmonte. In questa occasione io ho fatto volantinaggio,  brevi informazioni sullo stato attuale e soprattutto informazioni sui contatti e sul numero del conto”, riferisce il parroco Zipfel.

Anche alla giornata regionale a Barnberg il 30 ottobre si parlerà di Belmonte – peraltro con una tombola, nella quale si possono vincere buoni – Belmonte.

È possibile: al convegno della Campagna della Madonna Pellegrina della vasta area di Buenos Aires a Belén Escobar, Ana Echavarria e Mercedes Bonorino hanno presentato l’iniziativa, di realizzare una grande immagine della “Pellegrina”, destinata alla sala Pozzobon del centro Internazionale di Schoenstatt Belmonte, fatta con le foto delle edicole votive provenienti da tutti i luoghi nei quali c’è la Madonna Pellegrina.  L’immagine di Joao Pozzobon, che con passo sicuro e volto lieto marcia dal Santuario di Belmonte verso le periferie del mondo e della chiesa, arriva e si rivela come la traduzione ben riuscita della missione di Belmonte in linguaggio e in immagini della campagna.

Nel congresso americano della campagna della Madonna Pellegrina a Santa Maria in Brasile è fortemente entrato in gioco Belmonte: “La star del congresso è stato Joao Pozzobon, la sua vita e la sua persona, che si rivela sempre più chiaramente come esempio e modello del giovane missionario e di uno Schoenstattiano in uscita. E in questo clima così favorevole io ho poi annunciato a tutti la meravigliosa notizia di una stanza -Pozzobon a Belmonte, cosa che è stata accolta con un forte applauso. Personalmente durante tutto il congresso abbiamo distribuito ai partecipanti i poster formato A4 con l’immagine di Joao Pozzobon e il logo di Belmonte … È piaciuto a tutti, laici, sacerdoti e suore!”.

Nel frattempo sono arrivate foto di edicole votive da Bolivia, Cile, Argentina, Portogallo e Paraguay.

 
Edicola, Santa Rita, Paraguay

pozzobon.roma-belmonte.info

Il suo sogno di una nuova Chiesa

La chiesa di oggi fa esperienza di sé come di una chiesa pellegrina,
non come finita in sé, non come una chiesa conclusa in sé,
bensì come una chiesa in pellegrinaggio.
Se è in pellegrinaggio, ciò che cosa significa?
Allora a destra e a manca ha da accogliere in sé elementi di diversa specie
sulla via del pellegrinaggio,
nella natura pellegrina della sua esistenza,
nella via del peregrinare della sua esistenza storica;
ha da far sì che questi elementi imprimano di sé in modo fondamentale il suo volto,
il suo volto legato al proprio tempo.
Una chiesa pellegrina.

(Padre Josef Kentenich, 8.12.1965)

Consigli del mese

La pagina italiana di schoenstatt.org è di nuovo online dal 18 settembre.  Su questa appaiono continuamente anche notizie su Belmonte!
www.schoenstatt.org/it

Apertura in molte direzioni-

un Carisma al Servizio della Chiesa

Un’intervista con P. Marcelo Cervi, futuro Rettore del Santuario di Schoenstatt e del Centro Internazionale di Roma Belmonte


Che cosa significa Belmonte a Roma?

Il Santuario Belmonte di Schoenstatt e il Centro Internazionale di Roma sono stati un dono della Famiglia Internazionale di Schoenstatt al loro fondatore, Padre Giuseppe Kentenich, in occasione del suo 80 ° compleanno a Roma, nel 1965. Padre Kentenich ha visto questo posto come un simbolo concreto del completo inserimento del Lavoro Internazionale di Schoenstatt nella Chiesa. Schoenstatt, come Movimento cattolico, mancava di visibilità concreta nella città di Roma, sede della Chiesa Cattolica. Simbolicamente il Santuario di Belmonte e il Centro Internazionale di Roma ci ricordano l’immagine del “delta” di un fiume.  Proprio come un vasto fiume che scorre e percorre una lunga strada per raggiungere il mare, Schoenstatt ha fatto un lungo viaggio attraverso culture e popoli diversi. E in misura maggiore nelle sue diverse comunità che ospitano tutti gli stati di vita cristiana e con una sempre, profonda comprensione del ruolo di Maria e del Santuario nella formazione dell’uomo nuovo, esso si presenta ora alla società e in comunione con la Chiesa con un’apertura a forma di delta. Belmonte Roma vuole essere un luogo in cui la fecondità di un carisma al servizio della Chiesa e in comunione profonda con essa apre in molte direzioni e può essere conosciuto, approfondito o provato.

Belmonte Roma è per chi?

E’ per tutti! Sopratutto è un posto dove vivere la maturità dell’idea originale del nostro Padre e Fondatore di una “Confederazione Apostolica Universale.” E’ il luogo privilegiato per le diverse comunità di Schoenstatt per vivere insieme e lavorare in comune. E’ il luogo per la verifica del nostro “essere una famiglia internazionale,” nello studio e nella comprensione dell’intero messaggio di Belmonte. Dopo tutto Belmonte, come pulpito di Padre Kentenich a Roma, aspira ad essere un luogo di incontro con la sua persona e il suo carisma, con il suo essere, le sue idee, il suo messaggio e la sua comprensione della Chiesa, profeticamente annunciato nelle sue conferenze a Belmonte alla fine del Concilio Vaticano II, e ora molto visibile nel presente Pontificato.

Ci sono 200 Santuari di Schoenstatt. Perché uno a Belmonte?

Ciascuno dei Santuari di Schoenstatt ha una missione precisa. Sono emersi, in generale, da una corrente di vita e dal desiderio di essere una risposta a determinate situazioni di ogni persona in ogni tempo. Il Santuario Belmonte a Roma è emerso da una corrente di vita che esperimenta  la “famiglia internazionale” in piena comunione con la Chiesa e come un luogo dove sperimentare un provato carisma al suo servizio. Inoltre, questo Santuario, insieme con il Centro Internazionale, vuole essere una “casa” per tutti gli Schoenstattiani di passaggio a Roma. Questa dovrebbe essere la loro “casa Romana”, il loro luogo di sostegno e luogo di riposo “come famiglia”, con la casa (Santuario), la Madonna (la nostra Madre e Regina) e con il Padre (Padre Kentenich, il nostro Fondatore) . Tutti dovrebbero sentirsi a casa qui.

Padre Kentenich parla spesso di una Chiesa rinnovata, una nuova Chiesa. In questo senso, questo Santuario ha una missione speciale, e, se è così, come sarà portato avanti questo suo nuovo compito?

A Roma Belmonte, il nostro Padre e Fondatore ha parlato concretamente di una visione della Chiesa. Cinquanta anni sono passati da quando quel messaggio è stato proclamato, e possiamo vedere ora come è ancora in vigore. Ha parlato della “Chiesa sulle nuove sponde”, una Chiesa in stile familiare che è una “roccia del pellegrino”: inamovibile nei suoi principi e missione, e, allo stesso tempo, accompagnando l’uomo di oggi, partecipando alla sua vita, è anche anima della cultura e del mondo. Questo Centro Internazionale dovrebbe rendere questo messaggio conosciuto e collaborare in modo efficace con il rinnovamento della Chiesa, a partire dal carisma dato da Dio a Padre Kentenich e, attraverso di lui, a tutta la sua famiglia spirituale. Il Rettore è, in un certo modo, un garante che Belmonte compia la sua missione.

La nostra newsletter Belmonte in italiano ha dovuto essere sospesa per alcuni mesi a causa della mancanza di traduttori. Grazie alla generosità di due schoenstattiani italiani è ora di nuovo disponibile!

Una volta al mese riceverete questa newsletter in cui il Rettore, P. Daniele Lozano e il team di comunicazione di Belmonte vi relazioneranno sulla vita a Roma intorno “al Santuario di tutti noi”, così come sulle iniziative di successo e dei progetti, e cercheranno di motivarvi per realizare il sogno di padre Kentenich di un Centro Internazionale di Schoenstatt nel proprio nel cuore della vostra Chiesa.

Fate in modo che altri non perdano le notizie da Belmonte e trasmettano la nostra newsletter. Ancora meglio: fate in modo che si iscrivano!


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