Postato su 2016-12-22 In Campagna

La Madonna pellegrina avanza in Medio Oriente

ARGENTINA / SIRIA / IRAQ, M. Isabel Ubierna, Sanatorio Mater Dei, Missionaria della Madonna Pellegrina e Nazarena •

Il 27 giugno 2016, su invito del Sanatorio Mater Dei (Argentina), suor Guadalupe Rodrigo, missionaria della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato (IVE), ha dato una  testimonianza dei cristiani perseguitati in Medio Oriente. A quel tempo, le furono consegnate  quattro immagini della Madonna Pellegrina, destinate  alla Siria e all’Iraq. Ora, a qualche mese di distanza vi diamo qualche aggiornamento su di loro.

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Le Pellegrine sono a Baghdad e ad Erbil

Baghdad, capitale dell’Iraq, è situata nel centro del paese. Ci sono attacchi quasi tutti i giorni, tra i 40 e i 100 al mese, e in luoghi in cui vi è presenza dell’ ISIS ci sono pochissimi cristiani. Invece, nella zona del Kurdistan, vicino a quello dell’ ISIS, non vi è nessun attacco. Oggi si sta sconfiggendo lo Stato islamico e si stanno recuperando molti villaggi della piana di Ninive: Qaraqosh, Baghdayia, Baddala, ecc., mentre d’altra parte, a Mosul, la lotta contro lo Stato islamico continua.

Le due immagini (La Madonna Pellegrina e la  Pellegrina per i bambini) che sono arrivate in Iraq sono a Baghdad e a Erbil (precisamente a  Ankawa, attaccata a Erbil). I Padri dell’Istituto del Verbo Incarnato ci hanno  inviato il seguente video, in cui si vede  il momento di preghiera organizzato per la consegna della Mater.

Irak

Sì, la Madonna Pellegrina è a Aleppo

La Siria era, fino a pochi anni fa, un paese che aveva una insolita caratteristica in Medio Oriente: la pacifica armonia tra diverse religioni e credenze, convivialità tra cristiani e musulmani.

La sua capitale è Damasco, e la seconda città, Aleppo, è un importante centro economico del paese. Attualmente, Aleppo è distrutta, ma sembra che l’esercito governativo sia finalmente riuscito a sconfiggere i terroristi. Il 12 dicembre, il giorno della Vergine di Guadalupe, il governo di Assad, con l’aiuto russo, ha riconquistato quasi tutta la città. Aleppo è stato “liberata” dai ribelli e dai terroristi. La sofferenza della popolazione, bambini, donne, uomini, va al di là di quello che si può immaginare.

Ed è proprio in questa città che è arrivata, poco più di un mese fa, la Mater. Chi l’ha inviata lì può affermare con certezza che si sentono  strumenti nelle mani della Regina per la pace in Siria.

Pochi giorni fa ho ascoltato una intervista di P. Enrique Montes, missionario IVE in Iraq. In quell’occasione, ha citato le parole di Papa Giovanni Paolo II: “Dio mette un limite al male” e il sacerdote argentino ha aggiunto: “Dio  fisserà anche un limite allo Stato islamico”.

 

img_7240Alepo, Siria

Portare la Vergine ed essere disposti a essere un eroe

Il cristianesimo è sempre seguire Gesù. Ciò è proprio quello che scoprirono gli apostoli: Gesù, quel Gesù che li aveva entusiasmati e che aveva cambiato la loro vita.

I grandi santi trascinarono altri e generarono altri  grandi santi: San Francesco d’Assisi e Santa Chiara; San Ignazio e San Francesco Saverio; e molti altri esempi. Il Dio provvidente unisce  gli uomini per compiere i suoi grandi progetti. João  Pozzobon capì il grande mandato che Dio gli aveva dato di portare la Vergine a tutti, guidato dalle parole di P. Josef Kentenich “guidare il carro del trionfo della Vergine in tutto il mondo”. Oserei dire che chi vuole essere missionario, sul serio, deve conoscere queste due condizioni : portare la  Madonna  ed essere disposto a essere un eroe.

“Schoenstatt è un figlio della guerra, è nato in guerra e cresciuto in guerra. È stato sempre agitato dalla lotta. E così sarà, e deve sempre essere, se vuole essere fedele alla sua missione originaria”.

Lettera di P. Josef Kentenich, ottobre 1949.

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Iraq

La Mater tra esplosivi, bombe, terroristi e persino tra i musulmani di buona volontà

Siamo alla fine del tempo di Avvento,  tempo in cui ricordiamo che il Salvatore viene sempre di nuovo nel  nostro mondo, nella nostra storia, nella vita di ognuno. Attraverso la testimonianza di suor Guadalupe, i cristiani perseguitati ci scuotono, dandoci un avvertimento a non farci distrarre da passioni che presto si esauriscono nel nulla, da una fame che non soddisfa, da motivazioni che ci intrattengono , ma che non hanno senso. Sembra che a dicembre viviamo immersi in un vortice continuo: corriamo qua e là, cercando di organizzare tutto per le vacanze, e la maggior parte di noi dimentica di preparare la parte più importante di noi: il nostro cuore.

Attraverso la presenza dei missionari della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato in Medio Oriente, oggi la Mater si fa strada tra esplosivi, bombe, terroristi e anche tra i musulmani di buona volontà. Lei, la Grande Missionaria, esce di nuovo e invita ciascuno di noi a prendere esempio proprio dai cristiani perseguitati, martiri del nostro tempo. Pieni di fiducia, preghiamo per il desiderio di essere le croci nere di oggi, imbevuti dello spirito dei cristiani perseguitati.

 

Come il fuoco del cuore del Padre Fondatore incendiò il cuore di João, i martiri del Medio Oriente ci infiammino e ci incoraggino a dare la nostra vita per Gesù Cristo. Accompagnamo i missionari con le nostre preghiere, con i nostri contributi al Capitale di Grazie e preghiamo che la Madonna effonda in Medio Oriente le grazie dell’accoglienza, trasformazione interiore e dello zelo apostolico.

Avvento, tempo per farsi tempo. Così come la Madonna Pellegrina avanza oggi in Medio Oriente, presto torneranno a soggiornarci tutti loro: Giuseppe, Maria e il bambino nascente. Ancora una volta, si fermeranno in ogni casa e busseranno alle porte. Quando busseranno alla nostra porta, noi come risponderemo?

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Originale: spagnolo. Traduzione: Pamela Fabiano, Roma, Italia

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