Postato su 2017-05-15 In Schoenstatt in uscita

Il Rosario degli Uomini Valorosi – Un fenomeno sempre più forte in Paraguay

PARAGUAY, Nery Cabrera e Francisco Ugarte •

Tupãrenda è un luogo davvero adatto per approfondire la vita spirituale e lasciare indietro tutto ciò che ci spinge verso il basso. Con il Rosario degli Uomini Valorosi, tutto questo si compie ancora meglio. Abbiamo ricevuto una grande benedizione tutti insieme come fratelli, e siamo ripartiti spiritualmente rafforzati per continuare a progredire in questo bellissimo apostolato che si compie attraverso la recita del Rosario e nel portare la Madre Pellegrina ai bisognosi della nostra comunità.

Ringrazio la Madre per l’opportunità di partecipare al quarto ritiro del RUV (Rosario degli Uomini Valorosi), che mi ha fatto credere di più e crescere spiritualmente, conoscere meglio gli uomini valorosi e i miracoli che Lei sta realizzando in ognuno di noi. Mi sento rafforzato e ho una pace interiore senza precedenti, mentre ricordo ogni momento che ho trascorso al ritiro: da quando mi sono registrato all’accoglienza fino alla Messa d’Invio.

Assaporare ogni Mistero

Abbiamo iniziato con una preghiera di benvenuto davanti all’immagine proiettata della Mater, che ci ha fatto sentire in armonia e in pace con noi stessi, sentendo la sua presenza nell’auditorium.

Il primo intervento è stato presentato da P. Oscar Saldívar, sul tema “Il significato dei Misteri del Rosario” e sul perché si parli di “misteri”. Un mistero è qualcosa di nascosto, ma non impossibile da conoscere. È qualcosa che deve essere assaporato per essere capito, qualcosa che non è compreso, non perché è buio, ma perché contiene troppa luce, fonte di energia e di semi che daranno molto frutto. Ci mostra il piano di Dio per noi; è un piano di salvezza e di saggezza. Pregare il Rosario significa allora guardare attentamente la vita di Dio e vedere in che modo mi tocca.

Poi è stata la volta del nostro fratello Hugo Maciel (che ci ha parlato della Lectio Divina). È stato un discorso che mi ha catturato ancora di più, perché vedevo di fronte a me un uomo come me parlava così chiaramente sul tema in questione – come la Mater ha lavorato in lui perché parlasse a noi con parole così belle, delicate e precise; mi ha lasciato un’immensa curiosità di sapere come sia arrivato a questo punto. Santa Madre, fa che questo tuo servo possa diffondere le parole del tuo Figlio e nostro Salvatore Gesù.

Durante il pomeriggio, abbiamo partecipato con entusiasmo ad un discorso del nostro consigliere spirituale, P. Antonio Cosp, dal titolo: “Come crescere spiritualmente pregando il Rosario”. L’intervento, come indicato dal titolo, era una domanda per la quale quanti di noi pregano il Rosario già conoscono la risposta esatta. La crescita spirituale avviene nella santità quotidiana, pregando il Rosario e contemplando ogni mistero: nel nostro rapporto con il lavoro, nei rapporti familiari e con Cristo. Questa crescita si svolge quotidianamente, anche se è pregando un mistero del Rosario, attraverso la sua contemplazione e la preghiera della Comunione Spirituale che ci santifica.

La Mater ci porta a suo Figlio, Gesù, attraverso il Rosario

Sabato sera, alla luce della luna, dopo giorni di maltempo, siamo stati di fronte al Santuario Nazionale per un momento speciale davanti al Santissimo Sacramento in Adorazione, come non l’avevamo mai sperimentato, perfettamente guidato dal Diacono José Núñez, Uomo Valoroso attivo a Luque. Abbiamo sentito la vicinanza della Madre Benedetta e soprattutto del Nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, presente tra noi nel Santissimo Sacramento.

Nel giorno del Signore, il secondo giorno del ritiro, abbiamo cominciato con la cosa più bella, pregando il Santo Rosario. Questo ci ha preparato al successivo discorso, di P. Pablo Mullin, (Maestro dei Novizio a Tupãrendá), su “Cristo e il Rosario”. La via più veloce per arrivare a Gesù è attraverso il Rosario, perché Gesù e sua madre, Maria, sono il centro del Rosario, con noi ai loro lati.

Con P. Antonio Cosp e P. Pablo Mullin che hanno concelebrato la Santa Messa nella Cappella di San Giuseppe della Casa per Ritiri “P. Kentenich”, siamo infine arrivati al culmine, ringraziando Gesù e la Santa Madre per averci permesso tutto questo e per darci la gioia necessaria per continuare nella lotta costante, per tenerla con noi e per portarla a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Fonte: Revista Tupãrendá, marzo 2017

Originale: Spagnolo. Traduzione: Gian Francesco Romano, Roma, Italia

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